William Xerra – Visibile sapere
Un’accurata scelta di opere storiche datate dai primi anni Settanta fino agli inizi del Duemila ripercorre i momenti più significativi del lavoro di Xerra sempre, per sua natura, teso a praticare la pluralità dei linguaggi.
Comunicato stampa
Nella sede milanese di Albè & Associati Studio legale, in via Durini 5, la Galleria Cristina Moregola presenta, dal 14 al 27 aprile 2018, con inaugurazione venerdì 13 alle ore 18.30, la mostra William Xerra “Visibile sapere”.
Un’accurata scelta di opere storiche datate dai primi anni Settanta fino agli inizi del Duemila ripercorre i momenti più significativi del lavoro di Xerra sempre, per sua natura, teso a praticare la pluralità dei linguaggi.
Il titolo è un riferimento alla capacità dell’artista di mettere a confronto i saperi del passato con quelli del presente e renderli visibili allo sguardo.
Tutte le opere esposte sono tele interinali, con chiodi che fermano la tela sulla parte anteriore del telaio, e tutte declinano con raffinate sfumature le variazioni tematiche di un pensiero tanto artistico quanto poetico.
Di volta in volta convergono nei lavori di Xerra pittura e scrittura in continuo dialogo, collage o residui di oggetti dimenticati, scritte al neon piuttosto che frammenti di antiche tele accostati a quella che, riferendosi alle opere dell’artista piacentino, Gillo Dorfles definiva “Una pittura tonale e atmosferica fatta di nuances impercettibili, di poche pennellate sapienti, di vaste zone di tela vacua, intervallata da qualche minuto accenno figurativo”.
La mostra, proposta a Milano in un periodo dell’anno in cui la città vive il fermento artistico e culturale di due importanti eventi quali il Miart e Il Salone del Mobile, proseguirà nel mese di maggio nella sede della galleria a Busto Arsizio (Va) con una seconda parte in cui, accanto alle opere, sarà presentata una importante selezione di carte.
Cristina Moregola Gallery - Via Andrea Costa 29 - 21052 Busto Arsizio (Va)
T. + 39 340 8670647 [email protected]
Albè & Associati Studio legale, Via Durini 5, 20122 Milano
T. +39 02 58430276 [email protected]
Biografia
William Xerra nasce a Firenze nel 1937 e fin dalla prima infanzia è a Piacenza, dove la famiglia si trasferisce. Inizia a dipingere in età giovanile esponendo nel 1952 al Circolo della Borsa della città di adozione. Frequenta l'Istituto d'Arte Gazzola di Piacenza, poi il Liceo Artistico e l'Accademia di Brera a Milano. Nei primi anni sessanta la pittura di Xerra si svolge nell'ambito delle poetiche del segno e della materia proprie dell'informale.
Nella seconda metà del decennio l'artista s'inoltra nei territori della pop art con opere intrise di ironia dissacrante nelle quali appare la parola scritta che avrà un importante ruolo in tutta la sua produzione successiva. Sono gli anni in cui Xerra, attraverso la lunga amicizia con Corrado Costa, Adriano Spatola, Sebastiano Vassalli, Antonio Porta, Emilio Villa e la sua frequentazione di altri poeti e scrittori del Gruppo 63, si appassiona alla poesia visiva, concreta e sonora. A questo proposito sono significative le sue partecipazioni alle due edizioni, nel 1967 e nel 1968, di Parole sui muri a Fiumalbo in provincia di Modena. Questo interesse ha come esito un'intensa attività editoriale continuata fino ad oggi.
Tra la fine degli anni sessanta e l'inizio del decennio successivo, l'interesse prevalente di Xerra è rivolto all'indagine dello spazio, visto in particolare nel suo rapporto con l'uomo. Conosce in questi anni Pierre Restany, teorico del Nouveau Réalisme, con il quale nasce un importante sodalizio intellettuale.
Il 1972 è un anno particolarmente significativo nel percorso di Xerra: interviene sulle Lapidi dismesse e realizza insieme al poeta Corrado Costa tre Poemi-flipper: Laocoonte, Lampone, Lavare, presentati da Emilio Villa.
Sempre nel 1972 compare nelle sue opere il termine VIVE che accompagnerà, anche se a fasi alterne, il suo lavoro degli anni successivi. Nel 1986 Federico Zeri scriverà: “...Il suo “Vive” del 1972 resta per me un risultato di eccezionale forza, e di inesauribile suggestione.”
Da allora l'artista comincia a inoltrarsi nel territorio delle performance, fra le quali le più significative sono, nel 1973, Verifica del Miracolo a San Damiano di Piacenza e nel 1979 il percorso rituale nei Sassi di Matera.
L'impegno nella pittura, che contrassegna tutto il decennio degli anni ottanta, con l'adozione di partizioni spaziali, di proiezioni ortogonali non impedisce a Xerra di continuare ad utilizzare la scrittura come elemento fondamentale della sua ricerca.
Nel 1985 e nel 1990 Xerra partecipa con particolari composizioni poetiche alla rassegna Milanopoesia mentre nel 1987 viene invitato alla mostra itinerante Pittura-scrittura-pittura con, tra gli altri, Giuseppe Capogrossi, Cy Twombly, Gastone Novelli.
Nel 1993 è presente alla XLV Biennale di Venezia, nella sala di Emilio Villa, con il Poema-flipper Laocoonte.
Nel 1995 esce un'importante monografia, William Xerra. La soglia del visibile, a cura di Aldo Tagliaferri, per le edizioni Mazzotta di Milano.
Realizza, verso la fine degli anni ’90, un importante ciclo pittorico sulla Via Crucis in cui alla tele dipinte da un pittore anonimo del '700 piemontese Xerra affianca la propria interpretazione.
Nel 2002 presenta, alla Fondazione Mudima a Milano, il manifesto IO MENTO, letto da Pierre Restany e discusso, nel mese di settembre 2002 a Piacenza, in un convegno nazionale presso l'Auditorium della Fondazione di Piacenza e Vigevano, al quale parteciparono Andrea Borsari, Andrea Bortolon, Antonio Calbi, Giorgio Celli, Giulio Ciavoliello, Gillo Dorfles, Eugenio Gazzola, Loredana Parmesani, Pier Aldo Rovatti, Aldo Tagliaferri.
Nel 2006 è presente alla X Biennale di Architettura di Venezia La città nuova. Invito a Vema per il progetto di Massimo Ferrari e Tomaso Monestiroli.
A ottobre del 2010, in occasione della Giornata del Contemporaneo, partecipa alla performance Sessanta secondi ma tutti primi, curata dal gruppo BAU, al Mart di Rovereto e nel 2011 si tiene la personale allo Spazio Biffi di Piacenza
Nel 2013 partecipa alla mostra E subito riprende il viaggio … Opere dalle collezioni del MA*GA dopo l’incendio alla Triennale di Milano
Nel febbraio 2016, nell’ambito del XII edizione del festival di Filosofia FILOSOFARTI, la galleria Cristina Moregola presenta la personale Io mento.
Nel maggio del 2016 i Cento amici del libro presentano presso la Casa del Manzoni a Milano il cinquantunesimo volume Apelle figlio di Apollo con tavole illustrate di William Xerra e testi di Luigi Ballerini e nel gennaio 2017 a Milano nella loro sede la mostra “Il verbo incerto del tempo”.
Visibile traccia è l’opera site specific inaugurata nell’estate 2017 realizzata da Xerra per il Comune di Farini (Pc).
Nel mese di marzo 2018 il Laboratorio di Arte Grafica di Modena nella sede di “Arte su Carte” presenta la mostra Assenza di vuoto.
Visibile sapere è la personale presentata nel mese di aprile 2018 dalla Galleria Cristina Moregola presso la sede di Milano di Albè & Associati Studio legale.
Le sue opere sono presenti nella collezione Gallerie d’Italia - Cantiere del ‘900 a Milano.