Willy Verginer – Rêverie
L’artista gardenese Willy Verginer torna allo Studio d’Arte Raffaelli con una personale intitolata Rêverie, in omaggio alle atmosfere oniriche evocate dal suo lavoro scultoreo.
Comunicato stampa
L’artista gardenese Willy Verginer torna allo Studio d’Arte Raffaelli con una personale intitolata Rêverie, in omaggio alle atmosfere oniriche evocate dal suo lavoro scultoreo.
Il percorso espositivo si articola infatti in tre sezioni, corrispondenti ad altrettante serie di opere, che compongono un poetico racconto a tutto tondo in armonia con i suggestivi spazi di Palazzo Wolkenstein.
Nella sala principale della galleria, protagonista sarà l’universo faunistico, in cui animali selvatici ed esotici sovvertono la realtà impossessandosi di arredi liturgici e barocchi; nella seconda sala compaiono figure adolescenziali di giovani colti nel momento del sonno, in una sorta di abbandono fantastico ed estatico; nella terza e ultima sala, si assiste a una fusione metamorfica tra presenze umane e mondo naturale.
Obiettivo dell’artista, attraverso una raccolta di sedici sculture inedite realizzate in parte a grandezza naturale, in parte in scala ridotta, è creare e suscitare riflessioni e interrogativi sull’impatto ambientale e sugli equilibri che regolano le relazioni interpersonali. Attraverso l’uso del colore e – per la prima volta – della combustione, il lavoro figurativo di Willy Verginer assume una valenza concettuale che lo rende unico nel panorama artistico contemporaneo.
In concomitanza con la mostra, la galleria presenta la nuova edizione limitata in ceramica dell’artista, tratta dall’opera “La pianeta per il nostro pianeta”: un ironico gioco di parole tradotto visivamente in una nuova scultura a firma di Willy Verginer, edita in 25 esemplari realizzati a mano.
Accompagna Rêverie un catalogo con testo di Camilla Nacci Zanetti, che raccoglie le immagini di tutte le opere esposte.
La mostra inaugura martedì 17 dicembre 2024 alle ore 18:00 in presenza dell’artista e prosegue allo Studio d’Arte Raffaelli fino al 3 maggio 2025.