Winfred Gaul
L’esposizione propone una selezione di lavori già presenti in mostre dell’epoca e provenienti da varie collezioni italiane. In primo piano saranno le celebri “Markierungen”, le minimali tracciature che il Maestro di Düsseldorf realizzò come passo decisivo verso il “grado zero” del linguaggio pittorico.
Comunicato stampa
La Fondazione Zappettini dedica la prossima personale a uno dei fondatori negli anni Settanta della Pittura analitica. Winfred GAUL, protagonista di mezzo secolo di pittura in Germania, sarà ricordato nella mostra che si inaugura nella sede milanese giovedì 3 maggio 2012 (ore 17.30).
Visitabile fino al 29 giugno, l’esposizione propone una selezione di lavori già presenti in mostre dell’epoca e provenienti da varie collezioni italiane. In primo piano saranno le celebri “Markierungen”, le minimali tracciature che il Maestro di Düsseldorf realizzò come passo decisivo verso il “grado zero” del linguaggio pittorico.
«La biografia di GAUL parla da sé – commenta Riccardo ZELATORE, Direttore della Fondazione – con le decine di personali e collettive in Germania, Italia e altri Paesi europei che fino alla sua scomparsa gli sono state dedicate. È un caposaldo dell’arte tedesca, ma fu anche un intenditore e appassionato della pittura italiana. Forse, anche se tardi, è venuto il momento di riconoscere il suo ruolo fondamentale per la rinascita di questa disciplina in tutto il continente».
La mostra è curata da Alberto RIGONI ed è accompagnata da un catalogo a colori con una lettera dell’epoca di Winfred GAUL a Gianfranco ZAPPETTINI.
Winfred GAUL è nato nel 1928 a Düsseldorf, dove è morto nel 2003.
Dopo aver frequentato nel 1949 l’Università di Colonia, nel 1950 si iscrive all’Accademia di Belle Arti di Stoccarda. Per fare arte, Gaul, sceglie senza indugi la pittura, cui rimane costantemente fedele fino alla sua ultima opera. Nel campo della pittura esordisce con dipinti di matrice informale che espone nella sua prima personale, alla Galleria Gurlitt di Monaco di Baviera nel 1956. Sempre con quadri elaborati all’interno delle poetiche dell’informale, nel 1959 viene invitato a “documenta 2” di Kassel. Il soggiorno romano del 1961 segna per Gaul l’abbandono dell’informale in favore del cosiddetto “periodo dei segnali”: acrilici su formati sagomati, caratterizzati da profili e contrasti netti, colori saturi. Di ritorno in Europa, dopo un’esperienza negli Stati Uniti, l’artista tedesco si dedica a più riprese anche all’insegnamento. Nel 1968, mentre è di stanza a Genova per preparare la sua personale alla Galleria La Polena dell’anno seguente, conosce Gianfranco Zappettini, cui lo legherà fino all’ultimo una forte amicizia. Grande esperto di astrazione italiana, assieme a Zappettini e al critico tedesco Klaus Honnef è tra i fondatori teorici della Pittura analitica. È del 1973 la sua prima retrospettiva presso il Westfälischer Kunstverein di Münster. Tra le mostre collettive dedicate all’astrazione internazionale, negli anni Settanta ha partecipato a “Tempi di percezione” (Livorno, 1973), “Un futuro possibile. Nuova pittura” (Ferrara, 1973), “Geplante Malerei” (Münster, 1974), “Analytische Malerei” (Düsseldorf, 1975). Nel 1977 ritorna a Kassel, invitato a “documenta 6” con le “Markierungen”. Le sue opere su cartone note come “quadri neri” e “recycling” caratterizzano il biennio 1981-1983. La prima retrospettiva dell’opera su carta di Winfred Gaul arriva invece nel 1988, al Museum Morsbroich di Leverkusen. La produzione degli ultimi due decenni è impostata su composizioni corsive calibrate sui contrasti cromatici come testimoniano, tra le altre, le personali tenutasi al Von der Heydt-Museum di Wuppertal nel 1998 e alla galleria Brüning & Zischke a Düsseldorf nel 2000.
Alla Fondazione Zappettini ha già esposto nelle collettive Pittura 70. Pittura-pittura e astrazione analitica (Chiavari, 2004) e Le superfici opache della Pittura analitica (Chiavari, 2009).
La Fondazione Zappettini si è costituita nel 2003 a Chiavari con lo scopo di assicurare la conservazione, la tutela e la valorizzazione dell’opera e del patrimonio artistico di Gianfranco Zappettini. Tra le principali finalità della Fondazione vi è quella di favorire una migliore conoscenza sia in Italia che all’estero, tramite la promozione di mostre antologiche, pubblicazioni d’arte e di iniziative di ricerca e di studio, dell’opera dell’artista.
La Fondazione ha sede in una villa liberty nel centro di Chiavari e ha in donazione un’imponente collezione di opere del maestro dagli anni ’70 a oggi. Nel maggio 2005, è stato inaugurata la seconda sede nel prestigioso spazio nella centralissima via Nerino a Milano, in un palazzo settecentesco a due passi da piazza Duomo. L’obiettivo è costituire il maggiore centro di studi sulle arti visive degli anni ’70, con particolare attenzione verso la “pittura analitica”. Questo centro di documentazione, oltre all’attività espositiva, garantisce un servizio aggiornato di informazione bibliografica, fotografica e audiovisiva e fornisce anche una consulenza specializzata, oltre che ai singoli studiosi, a redazioni di riviste e periodici, a case editrici e ad altre associazioni promotrici di mostre sia in Italia che all’estero. L’archivio della Fondazione e la sua collezione sono destinati a creare infine un vero e proprio museo, rappresentativo dei più significativi autori della pittura analitica, punto di riferimento internazionale di questo specifico settore.
La Fondazione Zappettini è riconosciuta dal Ministero per il Beni e le Attività Culturali.
Oltre ai cataloghi di tutte le esposizioni ad oggi allestite, la Fondazione Zappettini ha pubblicato anche:
Collana Monografie:
- Gianfranco Zappettini – Blu, 2004
- Gianfranco Zappettini – La trama e l’ordito, 2009
Collana Quaderni di arte contemporanea:
- Gianfranco Zappettini, Scritti teorici 1973-1999, 2004
- Alberto Rigoni, La Nuova Pittura in Italia - Pittura Pittura e Pittura Analitica 1972-1978, 2007
- AA.VV., Come dipingono, 2010
Tra le mostre organizzate dalla Fondazione:
_Pittura 70. Pittura pittura e astrazione analitica (Chiavari, Fondazione Zappettini, 27 marzo – 2 maggio 2004; Gallarate, Museo Civico d’Arte Moderna, 10 ottobre 2004 – 2 gennaio 2005).
_Pittura 70 (Praga, Istituto Italiano di Cultura, 2 – 30 giugno 2005).
_Pittura 70 – then and now (Londra, Istituto Italiano di Cultura, 12 gennaio – 10 febbraio 2006).
_Oltre il monocromo (Chiavari, Fondazione Zappettini, 18 dicembre 2004 – 30 gennaio 2005).
_Supports/Surfaces. 4 artisti ieri e oggi. Dezeuze, Dolla, Saytour, Viallat (Milano, Fondazione Zappettini, 5 maggio – 31 luglio 2005; Chiavari, Fondazione Zappettini, 28 maggio – 31 luglio 2005).
_Nuova Generazione Astratta (Milano, Fondazione Zappettini, 1° dicembre 2005 – 22 gennaio 2006).
_L’immagine in/possibile (Milano, Fondazione Zappettini, 20 aprile – 30 giugno 2006).
_Sincretiche astrazioni (Chiavari, Fondazione Zappettini, 6 maggio – 31 luglio 2006).
_Fil Blanc (Milano, Fondazione Zappettini, 14 dicembre 2006 – 20 gennaio 2007)
_Aniconica - Nuove presenze nella pittura (Chiavari, Fondazione Zappettini, 3 maggio – 30 giugno 2008)
_Le superfici opache della Pittura Analitica (Chiavari, Fondazione Zappettini, 21 febbraio – 27 marzo 2009)
_Continua la Pittura (Chiavari, Fondazione Zappettini, 20 febbraio – 26 maggio 2010)
_Pittura e Pittura (Acqui Terme, Palazzo Robellini, 13 marzo – 11 aprile 2010)
_AstrattaUNO (Chiavari, Fondazione Zappettini, 14 maggio – 22 luglio 2011)
_Antonio Calderara (Milano, Fondazione Zappettini, 28 settembre – 25 novembre 2011)
_Alberto Biasi (Milano, Fondazione Zappettini, 18 gennaio-16 marzo 2012)