Xante Battaglia – ControStoria

Informazioni Evento

Luogo
SPAZIO XANTE BATTAGLIA
Venezia, Castello 2265, Calle dei Forni (fermata vaporetto ACTV: Arsenale - Linea 1,41,42), Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
01/06/2011

ore 19, anche sabato 4 giugno 2011, ore 19.00

Contatti
Email: info@segnoperenne.it
Sito web: http://www.segnoperenne.it
Biglietti

ingresso libero

Artisti
Xante Battaglia
Curatori
Gaetano Salerno
Generi
arte contemporanea, personale

Segnoperenne, in occasione della 54^ Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea di Venezia, presenta al pubblico e alla stampa ControSTORIA, personale dell’artista milanese Xante Battaglia, a cura di Gaetano Salerno.

Comunicato stampa

Segnoperenne, in occasione della 54^ Esposizione Internazionale d’Arte Contemporanea di Venezia, presenta al pubblico e alla stampa ControSTORIA, personale dell’artista milanese Xante Battaglia, a cura di Gaetano Salerno.
La doppia presentazione della mostra, prevista nei giorni di mercoledì 1° giugno 2011 e sabato 4 giugno 2011 (a partire dalle ore 19.00) rappresenta anche l’inaugurazione ufficiale del nuovo spazio espositivo veneziano del noto artista milanese, recentemente tornato nella città lagunare dopo aver ricoperto in passato la cattedra di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Venezia.
Xante Battaglia è uno dei protagonisti più significativi dell' arte contemporanea; presente da tempo sulla scena italiana ed internazionale, creatore di contaminazioni culturali, poliedriche, eccentriche e sempre in linea con i principali accadimenti politici e di attualità riportati all’attenzione pubblica dai media, l’artista si caratterizza per il forte vitalismo segnico, concettuale e comportamentale, in continuo dialogo con segni e gesti, con colori e dripping, con demistificazioni e trasgressioni, percorsi ininterrotti nella cultura visiva del dopoguerra, segnati da numerose tappe e da periodi che sottendono storie complesse, pubbliche e personali, individuali e collettive.

Ancora oggi il linguaggio dell'artista, a lungo prima cattedra di pittura presso l’ Accademia di Belle Arti di Brera a Milano, utilizza un registro vivo e puntualmente illuminante, capace di sintonizzare la propria grammatica artistica con la storia del nostro tempo e di far rifluire nel suo mondo delle immagini – immediate e schiette - modelli narrativi desunti dal mondo della comunicazione, della politica, dell’economia per i quali e in virtù dei quali offre nuove ed originali chiavi di lettura.

Dopo la Marylin di Warhol, i tagli di Fontana, gli impacchettamenti di Christo, le plastiche di Burri, Xante Battaglia trova nelle velate e nella visione post-arcaica della società attuale la propria cifra stilistica, ritagliandosi un ruolo prestigioso tra gli artisti più veri del Ventesimo Secolo grazie all’analisi documentaristica dei fatti storici e politici, dei fenomeni della globalizzazione, de-costruendo - dopo averli individuati ed evidenziati - i giochi di potere della cultura consumistica che conquista con violenti linguaggi impropri gli spazi lirici un tempo riservati alla riflessione ed espressione artistica.

L’arte di Xante Battaglia si struttura così attraverso una forma di pittura altra ricca di filosofie, riferimenti culturali, personaggi noti le cui azioni, reiterate e cristallizzate nell’ attimo più eloquente dal gesto artistico, costituiscono la realtà speculare del nostro percepirci e collocarci nell’asse vettoriale del tempo, consentendo un riconoscimento immediato ed un coinvolgimento emotivo (dalla risata allo sdegno) nei nuovi livelli interpretativi che l’artista ci suggerisce.

L’evento veneziano presenterà una selezione ragionata di opere storiche e recenti con le quali l’artista si è inserito nella storia e posto criticamente di fronte ad essa ed ai suoi protagonisti, testimone super partes di eventi sempre anticipati con lungimiranza e dei quali ha messo in luce – con rigore cronicistico – le illogicità, le assurdità, le anomalie, fornendone una lettura inaspettata (una contro-storia) e antitetica a quella – apparentemente l’unica – fornita dai media e dagli organi ufficiali di stampa la cui attendibilità può finalmente essere messa in discussione.

La lettura antologica della lunga carriera dell’artista parte dalle donne arcaiche per giungere fino agli ultimi quadri binari tra i quali il più recente, dedicato a questa edizione della kermesse veneziana e al suo protagonista più discusso e al tempo stesso rappresentativo (Sotto la capra), passando per lavori divenuti già capisaldi della contemporaneità dell’arte visuale.

L’artista non sceglie l’immagine sancendone poi la sua trasformazione iconica; è la società a decretare i propri miti ed i propri eroi, assecondando linee di pensiero ed atteggiamenti non sempre condivisibili ma specchio di un sentire sociale dal forte valore storicistico e documentaristico; all’artista è riservato il compito di ricollocare semanticamente il soggetto pop evidenziandone, attraverso interventi pittorici e concettuali, talvolta l’origine incerta della popolarità mediatica, talvolta la consistenza/inconsistenza virtuale e reale, talvolta l’errore valutativo di massa.

Se la storia fagocita immagini e se ne appropria individuando simboli di riconoscimento socialmente condivisi, l’artista intraprende un processo diametralmente opposto di cancellazione, annientamento, modificazione, rigenerazione, mettendoci così a confronto con la nostra quotidianità attraverso la galleria di personaggi-icona che ne determinano gli eventi (nel passato|presente|futuro) in una sorta di de-iconizzazione dell’immagine.

“L’arte interviene dopo aver creato” e la sacralità dell’opera prescinde dal valore attribuitole dalla religione populista del consenso collettivo per giungere, senza metafore e senza veli, ad una ricostruzione più oggettiva che solo la militanza critica oggi sembra in grado di scorgere oltre gli imperativi del qualunquismo e dell’ ovvietà: dietro l’immagina patinata, oltre le narrazioni assertive della storia, esiste solo il Nulla e il Nonsense.

La presentazione del progetto artistico, organizzato da Segnoperenne in collaborazione con la Fondazione Xante Battaglia che da anni segue e promuove l’opera del maestro, avrà luogo presso lo Spazio Xante Battaglia, sito a Venezia, Castello 2265, Calle dei Forni (fermata vaporetto: Arsenale).
Durante la vernice Xante Battaglia attuerà la performance Opera a Tempo, pittura sul corpo di un’artista-modella, firmata come scultura vivente e affittata al pubblico presente (opera oggetto - soggetto).
L’intervento critico è curato da Gaetano Salerno, direttore dell’agenzia di produzione e promozione eventi culturali Segnoperenne.

La mostra sarà visitabile fino al 27 novembre 2011.
Nel corso del lungo periodo espositivo lo Spazio Xante Battaglia proporrà altri eventi artistici collaterali, alternando a personali di giovani artisti presentazioni di opere in permanente di importanti protagonisti del XX° secolo.
Xante Battaglia

Ha esposto tra l’altro presso: Bonino Gallery di New York, Biennale di Venezia, Gran Palais e Galerie Heyram di Parigi, Galleria Borgogna e Galleria Apollinaire di Milano, Museo d’Arte Moderna di Monaco di Baviera, Palazzo dei Diamanti di Ferrara, Museo della Permanente di Milano.
Sono stati pubblicati 15 libri sul suo lavoro, con scritti, tra gli altri, di: Giulio Carlo Argan, Pierre Restany, Michel Tapiè, Rossana Bossaglia, Gregory Battcock, Gaetano Salerno, Silvio Ceccato, Dino Buzzati, Nino Materi, William Zimmer, Carlo Franza, Thomas M. Messer.