Xiaoyi Chen e Giulia Marchi – One giant leap
La doppia personale vede le artiste unificate da un tema comune, la luna, concettualizzata ed esaminata tramite l’utilizzo installativo della fotografia e la scultura, spesso adoperate in chiave site-specific.
Comunicato stampa
La doppia personale vede le artiste unificate da un tema comune, la luna, concettualizzata ed esaminata tramite l’utilizzo installativo della fotografia e la scultura, spesso adoperate in chiave site-specific.
Nella prima sala della galleria viene presentata una selezione di lavori recenti e inediti di Giulia Marchi. Fluxus, esposto per la prima volta in forma completa, è composto da 20 polaroid meticolosamente allestite dall’artista nello spazio. Giulia Marchi non alza mai lo sguardo a fotografare la luna, bensì ne immagina e ne crea una nuova, manualmente, attraverso l’utilizzo di una maschera circolare posizionata sulla lente del suo foro stenopeico con il quale scandisce i tempi di scatto in riferimento diretto alle maree dettate dalla luna.
A completare l’installazione, Giulia Marchi presenta in anteprima Campo del Cielo # Chorotis, un corpus di sculture in ferro proiettate ad una visione futura dell’universo e Ciclo di Saros, di cui troviamo esposti quattro dei nove studi sulle eclissi lunari che avverranno in un futuro prossimo.
Le riflessioni e gli spunti proposti da Marchi trovano terreno fertile nell’installazione presentata nella seconda sala della galleria da Xiaoyi Chen. L’opera site specific ruota intorno ad un video di grandi dimensioni, proposto dall’artista come fulcro di un’installazione multidisciplinare, profondamente legata alle tematiche che hanno sin qui caratterizzato la carriera della giovane artista.