Xilografie modenesi

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA ESTENSE - PALAZZO DEI MUSEI
Largo Porta Sant'agostino 337, Modena, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
03/02/2017
Patrocini

La mostra è realizzata grazie al prezioso contributo di Rotary Club di Modena e di Ciaccio Insurance Services.

Curatori
Marco Mozzo, Maria Ludovica Piazzi, Chiara Travisonni
Generi
disegno e grafica

In una sala adibita della Galleria Estense di Modena la mostra-dossier dedicata all’eccezionale collezione di matrici lignee provenienti dalle botteghe dei tipografi Soliani e Mucchi, attivi a Modena tra Seicento e Novecento.

Comunicato stampa

Si apre venerdì 3 febbraio prossimo in una sala adibita della Galleria Estense di Modena la mostra-dossier dedicata all'eccezionale collezione di matrici lignee provenienti dalle botteghe dei tipografi Soliani e Mucchi, attivi a Modena tra Seicento e Novecento.

La mostra, organizzata e promossa dalle Gallerie Estensi in collaborazione con la Fondazione Memofonte di Firenze, presenta una accurata selezione della ricca collezione di oltre 6000 matrici della Galleria Estense di Modena, una delle più importanti nel panorama internazionale.

Strutturata in quattro sezioni tematiche, la mostra - che espone, tra gli altri, capolavori come Il giardino dei pensieri di Francesco Marcolini e I cavalli di Hans Baldung Grien - sarà corredata da un ricco apparato didascalico e da postazioni multimediali che permetteranno al visitatore di ripercorrere cinque secoli di storia della stampa.

Xilografie modenesi. Cinque secoli di stampa nelle matrici lignee della Galleria Estense si propone inoltre di illustrare i risultati raggiunti nell'ambito del progetto che ha previsto la catalogazione, il restauro e la digitalizzazione del ricchissimo patrimonio da ora consultabile on-line attraverso un sito apposito e la banca dati delle Gallerie Estensi.

La mostra, visitabile sino al 30 aprile 2017, è a cura di Marco Mozzo, Maria Ludovica Piazzi e Chiara Travisonni.

Le Gallerie Estensi ringraziano per la collaborazione l'Archivio di Stato di Modena, l'Accademia di Belle Arti di Bologna e l'Arcidiocesi di Modena e Nonantola.