XXVI Valcamonica Symposium
Prospettive sulla ricerca dell’arte rupestre a 50 anni dalla fondazione del Centro Camuno.
Comunicato stampa
La scoperta dell’arte rupestre si allarga a tutto il mondo
Si aprirà a Capo di Ponte il 9 settembre 2015, presso la sede del Centro Camuno di Studi Preistorici, che è anche l’organizzatore della manifestazione, la XXVI edizione del Valcamonica Symposium. L’incontro di studiosi a livello internazionale è incentrato sulle prime manifestazioni artistiche dell’uomo preistorico che ha, in Valle Camonica, uno dei più importanti siti mondiali. La Valcamonica è inoltre il primo sito italiano inscritto nel 1979 nella Lista del Patrimonio Mondiale dell’UNESCO.
E proprio da qui è partita, nel 1964, attraverso i Valcamonica Symposium, la grande campagna mondiale di ricerca dell’arte rupestre che ha portato alla scoperta dei primi 40.000 anni di storia ed iconografia dell’Uomo. Oggi sono noti in Europa oltre 12.000 siti con arte rupestre mentre in tutto il mondo stanno emergendo testimonianze che hanno anticipato la datazione delle prime rappresentazioni di immagini e simboli di 70.000 anni, in particolare in Tanzania.
Al Valcamonica Symposium 2015 hanno dato fino ad oggi la loro adesione studiosi di 19 Paesi e sono soprattutto le aree esterne all’Europa a portare le maggiori novità: in Medio Oriente, in Arabia Saudita ed Oman in particolare, sono in corso di studio siti rupestri che testimoniano la presenza di gruppi organizzati che, già nel corso del Paleolitico, hanno lasciato importanti contesti rupestri con affinità comuni dal nord Africa all’Oman.
Durante il Simposio verrà presentata anche l’area brasiliana della Capivara: un grande sito di 130.000 ettari con oltre 1.400 ripari istoriati e dipinti precedenti al 20.000 a.C., che fanno di questa grande area il contesto rupestre più antico dell’America. Queste scoperte hanno sollevato interrogativi anche in merito al popolamento del continente americano da parte dell’Uomo, con ipotesi di una provenienza africana dei primi colonizzatori.
Oltre alle ricerche sull’arte rupestre, il Valcamonica Simposio accoglierà una tavola rotonda, curata da Roberta Alberotanza, ex Presidente del Comitato Cultura del Consiglio d’Europa, sul tema della sostenibilità turistica dei contesti rupestri che si sono conservati spesso grazie alla loro relativa lontananza dai centri urbani e che un turismo non programmato e controllato rischierebbe di compromettere.
Partecipano:
- Prof. Emmanuel Anati, Presidente Onorario del Centro Camuno di Studi Preistorici
- Prof. Tino Bino, Università Sacro Cuore di Brescia
- Mr. Peter De Brine, (Programme Specialist in charge of the UNESCO World Heritage and Sustainable Tourism Programme) in rappresentanza di Kishore Rao, Direttore World Heritage Centre, UNESCO
- Prof. Stefano De Caro, Direttore Generale ICCROM
- Dr Paolo Del Bianco, Presidente della Fondazione Romualdo del Bianco
- Ing. Maurizio Di Stefano, Presidente ICOMOS Italia
- Prof. Filippo Maria Gambari, Soprintendente Mibact
- Prof. Giovanni Puglisi Presidente CNI, Commissione Nazionale Italiana per l'UNESCO.
Il XXVI Valcamonica Symposium è realizzato anche grazie al sostegno di:
- MIBACT
- Regione Lombardia
- BIM – Comunità Montana di Vallecamonica
- Comune di Capo di Ponte
- Riserva Naturale delle incisioni rupestri di Ceto, Cimbergo e Paspardo
- UBI - Banca di Valle Camonica
- SIAS (Segnaletica stradale)