Yansu Wang – It’s all Paperwork

Informazioni Evento

Luogo
NUMERO 51
Viale Emilio Caldara, 51, 20122 Milano, MI, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
28/01/2025
Artisti
Yansu Wang
Generi
arte contemporanea, personale

Mostra personale.

Comunicato stampa

Quando Yansu Wang si trasferì in Italia nel 2015 per studiare, un’amico le regalò un quaderno con una mappa di Milano all’interno. Da quel momento, Yansu iniziò
a creare un Junk Journal personale (un quaderno riempito di collage con materiali riciclati) per narrare la sua vita quotidiana attraverso il collage. I materiali cartacei che
utilizza provengono dalle fonti più disparate: scontrini, biglietti del cinema, brochure, multe, manuali di istruzioni, password Wi-Fi di hotel scritte su pezzi di carta, involucri
di caramelle e molto altro. In mostra sarà possibile ammirare una selezione dei suoi libri pop-up, oltre a nuove opere realizzate in collaborazione con Pineider, che ha
fornito i suoi preziosi quaderni e carte per i nuovi lavori di Yansu Wang.

In Europa, e più in generale nel mondo occidentale, siamo abituati a pensare al collage nell’arte come ad una tecnica esplorata all’inizio del XX secolo da Cubismo e Futurismo, seguiti da Dadaismo, Surrealismo e successivamente dalla Pop Art. In realtà, anche in Cina il collage ha una lunga tradizione: qui la carta è stata inventata nel 200 a.C. e sviluppata come mezzo artistico sia in Cina che in Giappone a partire dal X secolo. In Cina, una particolare reinterpretazione artistica si è affermata attraverso le composizioni Bapo, o “Otto Frammenti.” Questa tecnica, emersa intorno alla metà del XIX secolo e sviluppata fino al 1949, è considerata distinta dalla pittura e dalla calligrafia tradizionali, utilizzando vari elementi per decostruire concetti culturali e creare immagini con giustapposizioni sempre nuove su carta. Queste composizioni includevano una varietà di elementi, dai testi calligrafici alle iscrizioni su sigilli, ma anche lettere strappate, bruciate o in decomposizione.

Il compositore che stratificava questi elementi, metteva in mostra la propria abilità e intelligenza incorporando numerosi commenti nascosti, aforismi o giochi di parole per stimolare la riflessione. Nel 2017, un’ importante mostra presso il Museum of Fine Arts di Boston ha presentato il primo studio formale su quest’arte grazie a Nancy Berliner (Wu Tung Senior Curator of Chinese Art presso il MFA di Boston), che si imbatté in questo insolito stile pittorico durante una visita a un mercato delle pulci a Taiwan, nell’estate del 1978. Il suo instancabile lavoro ha portato alla luce una rara opportunità di scoprire, nelle parole della curatrice, “una forma d’arte storica e radicalmente moderna che non era mai stata documentata e che era quasi dimenticata”. Ora Yansu Wang sta pensando di sperimentare in questa direzione, attingendo al suo archivio visivo e giocando con parole, simboli e significati.