Yasuhiro Ogawa. Yuki – Winter Journey
Yasuhiro Ogawa. Yuki – Winter Journey è il progetto che Doozo presenta nel circuito della XII edizione di FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma, che indaga sul tema “Vacatio. Sospensione e assenza nella fotografia”.
Comunicato stampa
Yasuhiro Ogawa. Yuki - Winter Journey è il progetto che Doozo presenta nel circuito della XII edizione di FotoGrafia – Festival Internazionale di Roma, che indaga sul tema “Vacatio. Sospensione e assenza nella fotografia”. Una mostra che giunge per la prima volta in Italia, dopo essere stata esposta nel gennaio 2013 con il titolo “Winter Journey” alla galleria Roonee 247 Photography di Tokyo diretta da Toshiyuki Shinohara e Kanako Sugimori.
“Un viaggio è un luogo di sospensioni, piattaforma di azzeramento degli stadi di consuetudine, in cui gli orizzonti si dischiudono alle varianti dell’incognito e dell’imprevisto.”, scrive Manuela De Leonardis a proposito del lavoro di Yasuhiro Ogawa.
Il fotografo giapponese intraprende questo suo lungo viaggio invernale allontanandosi dal luogo dove è nato e cresciuto (a Yokohama nevica raramente), per assaporare le suggestioni di uno scenario che nella sua visione non perde mai la connotazione fiabesca.
L’inverno, quindi, è il riferimento temporale che sceglie, codificando questo suo sguardo introspettivo che guarda fuori per riflettersi all’interno.
Ogawa parla di illusione: “ghenkaku” nella sua lingua. Il processo mentale, la proiezione dell’inconscio, la dimensione poetica al limite tra sogno e realtà, entrano nelle sue fotografie che partono sempre da un approccio documentaristico per proseguire lungo una traiettoria affrancata dagli schemi.
Yuki - Winter Journey è il racconto di tre viaggi che l’autore ha realizzato con la Leica M6 al collo, tra la fine del 2008 e la primavera 2011, in Giappone e nella Cina del Nord. Se in altri progetti, incluso il libro Slowly Down the River (2008) Ogawa ha fotografato in digitale, lasciando affiorare suggestioni cromatiche, in questo caso è stato significativo per lui recuperare una tecnica ormai desueta e stampare in camera oscura. La macchina fotografica analogica, infatti, diluisce i tempi di riflessione, imponendo (non solo dal punto di vista tecnico) quelle ritualità percepibili nelle stampe in bianco e nero alla gelatina ai sali d’argento.
Informazioni tecniche:
25 fotografie b/n stampe alla gelatina ai sali d’argento
Informazioni biografiche sull’artista:
Yasuhiro Ogawa (Yokohama, prefettura di Kanagawa, Giappone 1968, vive e lavora a Tokyo).
Si laurea in Letteratura Inglese alla Kanagawa University iniziando a interessarsi di fotografia nel 1993, passione che dal 2000 diventa carriera professionale. Collabora con varie testate giapponesi e internazionali, tra cui: Aera, Weekly Asahi, Asahi Camera, Nippon Camera, Chuo Kouron, Sekai, Weekly Mainichi, Camera Magazine, Leica Tsushin e Telerama. Nel 2008 pubblica il volume fotografico Slowly Down the River (edizioni Cleo, Japan) che racconta un viaggio nella Cina moderna. La fotografia documentaria è il genere che accomuna tutti i suoi progetti: ha raccontato la vita quotidiana a Tokyo e in altri luoghi del Giappone, ma anche il rapido sviluppo di Shanghai e i cambiamenti avvenuti lungo il fiume Yangtse (Cina) attraverso oltre 20 viaggi in Cina.
Mostre personali e collettive: 2013 - Winter Journey, Roonee 247 Photography, Tokyo (personale); 2010-2012 - Crown on the Earth (mostra itinerante Germania, Serbia, Russia; 2009 - The photographic Society Award memorial exhibiton, Fuji Photo Salon, Tokyo (personale); Kawa-no-Kioku, Konica Minolta plaza, Tokyo (personale); 2007 - Okinawan Color, Gallery Niepce, Tokyo (personale); 2006 - Slowly Down the River, Ginza Nikon salon, Tokyo (personale); 2005 - Tokyoland (doppia personale con Jeremy Sutton-Hibbert), Konica Minolta plaza, Tokyo; 2002 - Portrait of Shanghai, Konica Plaza, Tokyo (personale); 2000 - Taiyo-Award memorial exhibition, Olympus photo gallery, Tokyo (personale); 1999 - Futashika-na-chizu, Kodak photo salon Ginza, Tokyo.
Premi: 2009 - The Phototraphic Society of Japan New Comer Award; 2006 - Shortlisted, Oskar Barnack Award; 2000 - Taiyo Award.