Yi Zhou – Fragments of Rome past future parallel worlds
In occasione di questo terzo appuntamento sarà presentata la mostra Fragments of Rome, past, future, parallel worlds di Yi Zhou, artista cinese che vive tra Roma, Shanghai, Hong Kong e Los Angeles che rappresenta la nuova generazione di artisti interdisciplinari di talento.
Comunicato stampa
From La Biennale di Venezia to MACRO.
International Perspectives #3
a cura di Paolo De Grandis e Claudio Crescentini
presenta
YI ZHOU
Fragments of Rome, past, future, parallel worlds
Preview Stampa: 20 ottobre ore 11.00
Inaugurazione: 20 ottobre 2016 ore 18.00
Apertura al pubblico: 21 ottobre – 27 novembre 2016
MACRO - Museo d’Arte Contemporanea Roma
MACRO Hall, Via Nizza 138
comunicato stampa
Terza tappa per il progetto espositivo From La Biennale di Venezia to MACRO. International Perspectives, ideato e curato da Paolo De Grandis e Claudio Crescentini, dedicato alla presentazione presso gli spazi del MACRO di alcune installazioni internazionali provenienti dall’Esposizione Internazionale d’Arte - La Biennale di Venezia, ricomposte e rimodellate site-specific appositamente per il MACRO.
Promosso da Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, e organizzato in collaborazione con PDG Arte Communications, il progetto vede convergere insieme le “prospettive” d’arte di due città che lavorano per far viaggiare le esperienze dell’arte internazionale sul territorio nazionale. Dalla città lagunare appunto alla Capitale. Due città legate da una tradizione storico-artistica imponente che sono riuscite ad arricchire ulteriormente questo bagaglio per dare voce e vita all’arte contemporanea e far emergere e valorizzare questa risorsa, ricorrendo ad azioni di documentazione dell’esistente, di promozioni di iniziative ma anche di connessioni internazionali. Ricerca avviata da Paolo De Grandis già nel 1995 con l’ideazione dei padiglioni esterni alla Biennale di Venezia e la presentazione di nuovi paesi.
In occasione di questo terzo appuntamento sarà presentata la mostra Fragments of Rome, past, future, parallel worlds di Yi Zhou, artista cinese che vive tra Roma, Shanghai, Hong Kong e Los Angeles che rappresenta la nuova generazione di artisti interdisciplinari di talento. Yi Zhou crea grandi installazioni multimediali in cui abbina cinematografia, animazione digitale, fotografia, scultura, pittura, disegno e composizioni di musica contemporanea con collaborazioni prestigiose come con il Maestro Ennio Morricone in occasione delle sua partecipazione alla Biennale nel 2011.
Il suo lavoro esplora il regno dell’iperrealismo e del neorealismo: da un lato, trae forme visive e tangibili dall’immaginazione e dai sogni; dall’altro, conferisce un aspetto surreale alla stessa natura. Le sue opere, sintesi complessa di fantasia, letteratura, mitologia, filosofia e nuova tecnologia, imbevute di cultura cinese e mediterranea, introducono la magia conturbante di personaggi e paesaggi virtuali e soprannaturali, calati nella realtà effimera della vita, dell’amore e della morte, usando il linguaggio simbolico dell’inconscio. Fonde metodi espressivi antichi, come la scultura in marmo e la pellicola da 35 mm a tecniche estremamente avanzate, come l’animazione 3D. I suoi film esplorano il limite tra sogno e realtà, immaginazione e follia, verità e menzogna, vita dopo la morte.
Nella MACRO Hall Yi Zhou presenterà un’installazione multimediale con animazione 3D con echi letterari e richiami alla storia di Roma e alle sue rovine. I video saranno proiettati su lastre di marmo a ricreare un ambiente interattivo.
Aprono il percorso il nuovo video di realtà virtuale realizzato in collaborazione con Sundance New Frontier nel quale Yi Zhou rilegge Roma e la sua storia e, in anteprima mondiale, New Shorelines, prodotto in Cina ma con ambientazioni e tracce della tradizione europea. L’opera mette in scena un mondo in trasformazione dove tutte le arti convergono in una sola per seguire il principio nel quale i margini delle arti stesse si confondono. In bilico tra ombra e luce, Yi Zhou prende ispirazione da Tim Burton e dai personaggi di Walt Disney per poi innestare visioni tratte da mondi sommersi e nuove ere glaciali. Un viaggio fantastico liberamente interpretato dalle numerose associazioni di immagini su cui si inseriscono le emozionanti note di Bryan Ferry che ha composto la musica.
In mostra sarà anche presente My Heart Laid Bare video che ha visto la partecipazione di Charlotte Gainsbourg dove Yi Zhou reinterpreta il Decameron di Boccaccio ed in particolare la novella di Nastagio degli Onesti. Girato nella periferia romana tra il porto di Fiumicino e Ostia, il video narra la fine di un amore attraverso la personalissima visione surreale dell’artista nella quale la quotidianità dialoga con visioni oniriche sulle quali si inserisce la costante simbolica del cuore e la fonte primigenia dell’acqua.
Segue The Ear con protagonista Pharell Williams e la musica del maestro Ennio Morricone. Qui, ispirandosi al racconto breve di Nikolaj Vasil'evič Gogol' intitolato Il Naso, tratto dai Racconti di Pietroburgo, Yi Zhou ha scritto il suo corto sulla storia assurda della perdita di un orecchio. L’orecchio è di fatto l’elemento chiave del film, ripreso in ROSSO e in parte in animazione 3D. Per tutta l’opera, l’orecchio e l’orecchio interno si trasformano insieme in EarBridge, un ponte auricolare, man mano che vengono attraversati da un ponte.
The Greatness con il magistrale intervento di Ennio Morricone rappresenta un’importante tappa espressiva per Yi Zhou. Traendo nuovamente ispirazione dalla Divina Commedia l’artista racconta il suo viaggio immaginario attraverso l’Inferno, il Purgatorio e il Paradiso scegliendo immagini, scene e personaggi specifici e appropriati delle sue precedenti opere. In The Greatness la musica riveste un’importanza fondamentale. Il video inizia sulle note di un misterioso valzer e la stessa colonna sonora richiama l’attenzione sulla speciale affinità tra l’artista e il compositore, il vincitore dell’Oscar Ennio Morricone, alla loro seconda collaborazione. L’esplorazione di Morricone delle vibrazioni sonore emozionali in vari stati di timore, piacere, esaltazione e mistero, come il suo uso in questo lavoro di segmenti di melodie e suoni inediti tratti dal suo archivio personale, sono ambedue un’estensione della sua attiva preoccupazione professionale per la “fusione di oggetti e soggetti”, perfetto complemento dello stile visivo multistrato che Yi Zhou adotta nei suoi film e nelle sue animazioni. Le ossessionanti melodie sono reminiscenze di colonne sonore di Morricone composte per la prima trilogia di film di Dario Argento. The Greatness è stata prodotto da Contrasts Gallery e in partenariato tra MK2 e Yi Zhou. La colonna sonora è stata registrata nello studio Morricone a Roma all’inizio del 2010.
Quello di Yi Zhou è un mondo popolato di visioni notturne filtrate da reminescenze letterarie, riferimenti reinventati, capovolti o recuperati che si ripetono con insistenza, rifuggendo facili esempi didascalici per aprirsi a contaminazioni culturali ed esperimenti di linguaggio. Nelle animazioni 3D, popolate di visioni apocalittiche ma che lasciano sempre uno spiraglio di luce, le immagini alterate, desemiotizzate, danno vita ad un haiku nostalgico che azzera ogni traccia di senso compiuto, aprendo la narrazione a una dimensione astratta, diluita lungo un movimento a spirale.
Come affermato da Achille Bonito Oliva in occasione della mostra curata alla Biennale di Venezia del 2011:
«‘L’arte è una speranza di felicità, ha detto Baudelaire. L’arte totale di Yi Zhou è la dimostrazione del desiderio dell’artista cinese di rappresentare la profondità e la superficie delle cose, le apparenze del mondo e le pulsioni profonde che attraversano l’animo umano. La sua opera è frutto di un linguaggio multimediale, la sintesi di cinema, animazione digitale, fotografia, scultura, pittura, disegno e musica contemporanea. In tal modo, anche attraverso il video, l’opera diventa la capacità di rappresentare il tempo nello spazio, di cogliere i transiti scorrevoli della vita dentro una visione frammentaria che riesce a cogliere il presente senza dimenticare il passato, in un dialogo tra diverse culture, Oriente e Occidente.»