Your ghosts are mine: Expanded Cinemas Amplified Voices

Informazioni Evento

Luogo
PALAZZO CAVALLI FRANCHETTI
S. Marco 2847, Venezia (accanto al Ponte dell’Accademia), Venezia, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
18/04/2024

ore 11 su invito

Uffici stampa
ANNA DEFRANCESCO COMUNICAZIONE
Generi
video

A Venezia con una mostra che presenta attraverso film e video le nuovi voci dal mondo arabo e dal sud del mondo globale. In mostra lavori di oltre 40 registi e video artisti. Una mostra in collaborazione con ACP Art Capital Partners.

Comunicato stampa

Qatar Museums annuncia il proprio progetto espositivo per una grande mostra in occasione de La Biennale di Venezia,60. Esposizione Internazionale d’Arte, nella quale vengono rappresentate le visioni di decine di registi e videoartisti provenienti dal Medio Oriente, dall’Africa e dal Sud-Est asiatico sul palcoscenico più prestigioso del mondo dell’arte. L’esposizione intitolata Your ghosts are mine: Expanded Cinemas, Amplified Voices, in programma presso ACP–Palazzo Franchetti da 19 aprile al 24 novembre, presenta un viaggio per immagini in movimento attraverso esperienze contemporanee di vita comune e memoria, migrazioni ed esili.

 

Your ghosts are mine: Expanded Cinemas, Amplified Voices è prodotta da Qatar Museums, co-organizzata da Doha Film Institute e da Mathaf: Arab Museum of Modern Art e dal futuro Art Mill Museum (attualmente in costruzione) in collaborazione con ACP Art Capital Partners. La mostra è a cura di Matthieu Orléan in collaborazione con Majid Al-Remaihi e Virgile Alexandre, concept design a cura degli architetti e progettisti Cookies (Federico Martelli and Clément Périssé). Fanno parte del comitato d’indirizzo: Fatma Hassan Alremaihi, Zeina Arida e Catherine Grenier.  Project management: Minas Stratigos. Exhibition Manager: Khalifa Al Thani.

 

La mostra intende presentare un viaggio esperienziale attraverso dieci sezioni, ognuna dedicata ad un tema come, a titolo esemplificativo, deserti(culla della civiltà e luogo di rinascita), rovine (resti di antiche culture), voci di donne, confini (delimitazioni tra luoghi accessibili e luoghi inaccessibili) ed esilio, attraverso i film selezionati, supportati, co-finanziati o avviati dal Doha Film Institute e con opere video provenienti dalle collezioni del Mathaf: Arab Museum of Modern Art e dal futuro Art Mill Museum. Questi film e video spaziano tra generi differenti: fiction, documentari, prodotti d’animazione e memoriali, spesso fondendo immaginario con fatti realmente accaduti, modernità con tradizione, spiritualità con sensibilità postcoloniale. Sono previsti estratti da oltre 40 lavori da altrettanti registi provenienti da Algeria (Hassen Ferhani, Tariq Teguia), Egitto (Morad Mostafa, Sameh Alaa), Etiopia (Jessica Beshir), Iran (Shirin Neshat, Shoja Azari, Ali Asgari), Libano (Khalil Joreige & Joana Hadjithomas, Ali Cherri), Lesotho (Lemohang Jeremiah Mosese), Marocco (Faouzi Bensaïdi, Randa Maroufi, Asmae El Moudir), Stato di Palestina (Elia Suleiman, Raed Andoni, Larissa Sansour, Abdallah Al-Khatib), Qatar (Hamida Issa, Amal Al-Muftah, Majid Al Remaihi, A.J. Al-Thani, Rawda Al Thani), Sudan (Suzannah Mirghani), Mauritania (Abderrhamane Sissako), Siria (Yasser Kassab, Mohamad Malas, Fares Fayyad), Senegal (Ramata-Toulaye Sy), Yemen (Shaima Al Tamimi) e oltre una dozzina di altri Paesi, così come opere video degli artisti Wael Shawky, Lida Abdul, Hassan Khan e Sofia Al Maria.

Sua Eccellenza Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al-Thani, Presidente di Qatar Museums e del Doha Film Institute, ha dichiarato, “il fatto di inaugurare Your ghosts are mine durante La Biennale d’Arte, proseguendo fino al periodo del Venezia Film Festival, consentirà ad un gran numero di visitatori stranieri di poter aprire gli occhi sulle idee, emozioni e soprattutto sugli sguardi artistici dei registi contemporanei provenienti dal mondo arabo e aree limitrofe.

Nel presentare questa esposizione, Qatar Museums persegue la sua missione di favorire il dialogo superando i confini attraverso lo scambio culturale, mentre il Doha Film Institute adempie al suo mandato di coltivare e promuovere i talenti emergenti della nostra regione”.

 

Fatma Hassan Alremaihi, Chief Executive Officer del Doha Film Institute (DFI), ha aggiunto: “Per circa 15 anni, l’Istituto ha lavorato per correggere l’interpretazione inesatta della cultura Araba, delle storie e dell'estetica araba coltivando nuove importanti voci nel cinema. Siamo orgogliosi di aver sostenuto più di 800 progetti in 74 Paesi differenti, sottolineando così l’impegno del Qatar nello sviluppo di una nuova generazione di storyteller, portando equilibrio nel panorama globale della produzione cinematografica. L’ecosistema creativo del DFI è stato messo a disposizione per promuovere talenti del mondo arabo e oltre, permettendo loro di entrare in contatto con un nuovo pubblico e auspichiamo che i visitatori scoprano queste prospettive uniche, cucite insieme da un team di esperti tra cui i registi del Qatar Majid Al Remaihi e Khalifa Al-Thani”  “In qualità di co-organizzatori di Your ghosts are mine, siamo orgogliosi di poter collaborare a questa esposizione innovativa” dichiara Zeina Arida, direttrice del Mathaf: Arab Museum of Modern Art, e Catherine Grenier, direttrice del concept del futuro Art Mill Museum, aggiunge “Il lavoro dei nostri due musei è molto in sintonia, ciascuno a modo proprio, con l’ambizioso tentativo di Your ghosts are mine di ripensare le categorie che usiamo per comprendere il XXI secolo, sia che i confini da oltrepassare siano quelli geopolitici, sia che siano quelli tra finzione e documentario o l’antiquata distinzione tra film e video. Crediamo che i musei abbiano un ruolo particolare da svolgere nell’integrare pienamente il cinema nella storia dell’arte”. “Il cinema non è solo lo specchio dei cambiamenti politici: vi partecipa, li anticipa, li accompagna, li sostiene, li trasforma in un approccio estetico ardito” dichiara Matthieu Orléan. “Questi film non appartengono all’industria culturale dei mass media. Seguono la propria strada, senza mai dimenticare che sono e saranno percepiti come pezzi di storia”. “Il progetto espositivo creato dallo studio Cookies offre ai visitatori un'esperienza diversificata e coinvolgente interagendo con ciascuno dei temi curatoriali proposti” sostengono Federico Martelli e Clément Périssé. “Per ciascuna sala dell’esposizione, Cookies ha progettato strutture originali che rispondono alle esigenze tecniche della presentazione cinematografica pur rispettando il concept di mostra. Questo approccio fa sì che la mostra dialoghi con l'architettura del palazzo e faciliti contemporaneamente momenti immersivi in cui gli spettatori possano vivere appieno il percorso esperienziale dato dalla selezione accurata dei film scelti dal catalogo del Doha Film Institute”.

 

In programma fino al 24 novembre, la mostra è una delle tante iniziative di Qatar Museums in occasione de La Biennale di Venezia. Mathaf presta numerose opere dei principali artisti arabi contemporanei per l’esposizione Foreigners Everywhere, a cura di Andriano Pedrosa, mostra principale de La 60. Esposizione Internazionale d’Arte. Qatar Museums è inoltre sostenitore del Padiglione della Nigeria e founding sponsor del convegno Art for Tomorrow, in programma a Venezia dal 5 al 7 giugno 2024. Your ghosts are mine: Expanded Cinemas, Amplified Voices rimane aperta anche in occasione de La 81. Mostra Internazionale d’Arte Cinematografica che prenderà avvio il 28 agosto.

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About Qatar Museums

Qatar Museums (QM), è la principale istituzione nazionale per l'arte e la cultura, che offre esperienze culturali uniche, d’ispirazione e stimolanti, attraverso una rete sempre crescente di musei, siti storici, festival, installazioni di arte pubblica e iniziative. QM preserva, restaura e amplia le offerte culturali e i siti storici della nazione, presentando da un lato al resto del mondo l'arte e la cultura del Qatar, del Medio Oriente, del Nord Africa e dell'Asia meridionale (MENASA) e dall’altro arricchendo la vita di cittadini, residenti e visitatori.

 

Con il Patrocinio di Sua Altezza Amir, Sheikh Tamim bin Hamad Al Thani, e guidato dalla sua Presidente, Sua Eccellenza Sheikha Al Mayassa bint Hamad bin Khalifa Al Thani, QM fa reso il Qatar un centro vibrante per le arti, la cultura, la formazione in Medio Oriente e oltre. QM è parte integrante dell’obiettivo di sviluppare una nazione innovativa, diversificata e progressista, unendo le persone affinchè si inneschino nuovi ragionamenti, si sviluppino conversazioni culturali critiche, educando e incoraggiando alla gestione degli aspetti ambientali e pratiche sostenibili, amplificando le voci del popolo del Qatar. Sin dalla sua nascita nel 2005, QM ha sovrainteso il Museum of Islamic Art and MIA Park, Mathaf: Arab Museum of Modern Art, il National Museum of Qatar, QM Gallery Al Riwaq, QM Gallery Katara e il 3-2-1 Qatar Olympic and Sports Museum. I future musei includono: Dadu, Children's Museum of Qatar, Qatar Auto Museum, Art Mill Museum oltre al Lusail Museum.

 

Attraverso il suo nuovissimo Creative Hub, QM avvia inoltre e sostiene progetti come la Fire Station Artist in Residence, il Tasweer Qatar Photo Festival e l’ hub per l‘innovazione, la moda e il desgin M7—che coltivano i talento artistici e creano opportunità per costruire un’infrastruttura culturale autorevole e sostenibile.

 

Lo spirito che anima Qatar Museums è il legame autentico con il Qatar e il suo patrimonio, un impegno costante per l’inclusività e l’accessibilità e la convinzione che si crei valore attraverso l’invenzione.

 

About Doha Film Institute

Doha Film Institute è una organizzazione culturale indipendente no-profit. Sostiene la crescita della comunità cinematografica locale investendo per l’apprezzamento del cinema, migliorando la conoscenza del settore e contribuendo allo sviluppo di industrie creative sostenibili in Qatar e nella regione.

Le piattaforme dell’Istituto includono il finanziamento e la produzione di film locali, regionali e internazionali; programmi di condivisione delle competenze e di tutoraggio; proiezioni di film; l'Ajyal Film Festival; e Qumra, un incubatore professionale unico nel suo genere, fondamentale per il successo di registi esordienti e no provenienti dal mondo arabo e non solo. Ponendo al centro la cultura, la comunità, l’apprendimento e l’intrattenimento, l’Istituto è impegnato a sostenere gli obiettivi del Qatar per il 2030 volti allo sviluppo di un’economia fondata sulla conoscenza.

 

About Mathaf: Arab Museum of Modern Art

Mathaf: Arab Museum of Modern Art è il principale museo d’arte moderna e contemporanea del mondo arabo. Il Museo offre un contest accogliente, vibrante che invita a coinvolgenti confronti sull’arte contemporanea nella regione e oltre. Il museo è sede di una collezione permanente che presenta una panoramica completa e unica dell'arte moderna e contemporanea del Nord Africa e del Medio Oriente, Mathaf ("museo" in arabo) svolge inoltre un ruolo vitale come centro per il dialogo e la formazione oltreché risorsa per promuovere la creatività.

 

Mathaf è stato aperto nel 2010 da Qatar Museums in partnership con Qatar Foundation (QF) ed è situato nella cosiddetta Education City. L’istituzione museale è stata fondata da Sua Eccellenza Sheikh Hassan bin Mohammed bin Ali Al Thani, collezionista dagli anni ’80 di artisti qatarini. Sheikh Hassan ha poi ampliato il suo interesse includendo in collezione opere di artisti del XX secolo dal Medio Oriente, Nord Africa, dalla diaspora araba e reperti archeologici che hanno ispirato numerosi artisti arabi contemporanei, di epoca mesopotamica e dall’antico Egitto. Un primo gruppo di opere collezionate da Sheikh Hassan fu donato all’istituzione pubblica. Negli ultimi dieci anni, Mathaf ha contribuito in maniera consistente alla ricerca e al dibattito sull’arte moderna e contemporanea, mettendo a disposizione di studiosi e pubblico la Mathaf Encyclopedia of Modern Art and the Arab World.  Il Museo si è inoltre affermato come punto di riferimento per gli studiosi di tutta la regione grazie a programmi di formazione, conferenze e pubblicazioni. Si pone come piattaforma dinamica per gli artisti favorendo la creazione e approfondimento di opere contemporanee.

 

About the Art Mill Museum

L’Art Mill Museum - progettato da ELEMENTAL, studio guidato dall’architetto Alejandro Aravena vincitore del Pritzker Prize – completa il distretto culturale che già comprende il Museum of Islamic Art, il MIA Park e il National Museum of Qatar, compreso il giardino progettato da VOGT Landscape Architetti guidato Günther Vogt. Un villaggio creativo per le arti, l’artigianato e il design che metterà a disposizione contenuti per l’intrattenimento e l’apprendimento per il pubblico generico, per la comunità creativa del Qatar e oltre.

 

Il futuro Art Mill Museum ospiterà una straordinaria collezione di arte internazionale raccolta negli ultimi 40 anni, con opere molto diversificate databili dal 1830 ad oggi. Nell’edificio principale di 80.000 mq (che comprende 23.000 mq di spazi espositivi), l’Art Mill Museum presenterà vere e proprie icone dell’arte, oltre a oggetti d’architettura e design, opere cinematografiche, della moda, dell’artigianato e altro ancora.

 

Istituzione pionieristica nel mondo non occidentale, rappresenterà pariteticamente le arti moderne e contemporanee di tutte le aree del mondo, coinvolgendo il pubblico locale e internazionale attraverso narrazioni plurali della storia dell’arte. Il concept del museo è stato sviluppato dalla storica dell'arte e direttrice del museo Catherine Grenier e dal team di progettazione.

 

About ACP – Palazzo Franchetti

ACP Art Capital Partners è un'organizzazione culturale che si avvale della competenza di professionisti di talento con esperienze professionali in diversi ambiti: dal fine art management alla storia dell'arte, dalla curatela all'architettura, dal design alla musica, dalla logistica alla comunicazione, dalle pubbliche relazioni alla pianificazione di eventi. Inoltre, è inserita in contesti prestigiosi, potendo contare su un'ampia rete di importanti organizzazioni internazionali, fondazioni, musei, collezioni pubbliche e private e gallerie d'arte. In costante crescita, ACP Art Capital Partners è in grado di organizzare qualsiasi tipo di progetto culturale. Grazie alla sua peculiare struttura organizzativa, ACP Art Capital Partners garantisce il rispetto di elevati standard etici, nonché una forte indipendenza e rapide capacità operative e decisionali. Icona veneziana, Palazzo Franchetti si trova ai piedi del Ponte dell'Accademia, sul lato del sestiere di San Marco. Secondo sighsmap.com e molte altre piattaforme di photo sharing, lo spettacolo del Canal Grande ripreso dal Ponte dell'Accademia con Palazzo Franchetti a sinistra, e la Collezione Peggy Guggenheim e le cupole della Chiesa della Salute a destra, è uno dei dieci luoghi più fotografati al mondo.