YoVo #6
YoVo #6 è la sesta mostra di YoungVolcano, progetto della RizzutoGallery pensato per sostenere e promuovere i govani artisti siciliani e i futuri professionisti del settore.
Comunicato stampa
YoVo #6 è la sesta mostra di YoungVolcano, progetto della RizzutoGallery pensato per sostenere e promuovere i govani artisti siciliani e i futuri professionisti del settore. Protagonisti di questo sesto appuntamento sono: Elisabetta Marino (Palermo, 1989), Laura Scalia (Palermo, 1986) e Francesco Surdi (Partinico, 1986).
La mostra, accompagnata da un testo di Giulia Campanella, sarà inaugurata sabato 10 dicembre alle ore 18:00 (RizzutoGallery, via Maletto 5, Palermo).
Elisabetta Marino ha studiato architettura e paesaggio all'Università degli studi di Palermo e successivamente si è laureata all'Accademia di Belle Arti della stessa città. Attraverso i linguaggi tradizionali della pittura e una struttura narrativa non lineare, la sua ricerca si concentra su immagini evocative che si collocano in una zona del tempo liminale. Sviluppa un personale vocabolario di brani alienati ai limiti della realtà, a volte utilizzando riferimenti all'arte classica innestati in derive pop e sintassi postmoderna. Oggi lavora con diversi mezzi: dalla serigrafia al collage digitale, dal video alla scultura con paste sintetiche non convenzionali. Vincitrice del premio Factus, ha collaborato più volte col Verein Duesseldorf-Palermo. Ha partecipato al progetto Planeta Session/Moon e alcuni suoi lavori recenti sono stati scelti per la comunicazione dell'Ortigia Sound System Festival. Le sue opere fanno parte della collezione Soho House Roma.
Laura Scalia dopo aver conseguito il diploma di maturità presso l’Istituto Tecnico per il Turismo, e continunado un percorso universitario in Scienze del Turismo, nel 2013 - sollecitata dal forte interesse verso le arti visive e da una innata tensione all’espressione artistica - si iscrive al corso di pittura presso l’Accademia di Belle Arti di Palermo. La sua ricerca pone l’attenzione nei confronti della dimensione intima dell’individuo, nel tentativo di evocare attraverso la pittura e l’installazione, un ambiente domestico, facente parte della sfera privata e quotidiana. Come artista di origine siciliana, ha inizialmente incentrato la sua ricerca sull’autoctonia del segno pittorico, rinviando costantemente alla tradizione locale, da attività artigianali quali la lavorazione del ferro battuto e il ricamo, fino alla caratteristica decorazione della produzione di maioliche. Da un lato i suoi oggetti personali vengono custoditi nella superficie pittorica, ma dall’altro diventano custodi di un ambiente intimo, la cui universalità consente al singolo osservatore di riconoscersi in un passato e rivivere il proprio, in un luogo che è al tempo stesso portatore di memoria individuale e collettiva.
Francesco Surdi ha frequentato le Accademie di Belle Arti di San Martino Delle Scale (ABADIR) e di Palermo, dove nel 2010 consegue il diploma di II livello in Pittura. Negli anni ha collaborato con numerosi spazi indipendenti e ha preso parte a diverse mostre in spazi pubblici e privati. Nel 2016 è tra i finalisti del Premio Cairo e del Premio FAM. Attualmente vive e lavora ad Alcamo, dove collabora come artista e curatore indipendente con la piattaforma Landescape.
La sua ricerca attraversa il disegno, la scultura e la stampa di pezzi unici con stampanti laser corrotte dall’uso massivo. In quest’ultimo caso i rulli della stampante accarezzano il foglio con dilatati errori di battitura e campiture disfunzionali. La materia depressa e scompaginata dei gruppi scultorei, si rivela attraverso un processo di mimesi delle superfici, della pelle, del tessuto connettivo di organismi e sedimenti del mondo conosciuto. Paraffina, argilla, marmi e gessi policromi sono provati da immersioni e scavi, alte temperature, agenti atmosferici, erosioni e velature. I disegni assecondano la medesima ricerca su superfici erose e spaccate da un ripetuto errore di codifica e rappresentazione. Sono soggetti rocciosi effimeri, trasparenti, o probabili ombre.
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Il progetto YoungVolcano dà agli artisti invitati la possibilità di presentare - anche per la prima volta - le proprie opere nell’ambito di brevi mostre ospitate in uno spazio dedicato all’interno della sede della RizzutoGallery a Palermo.
Le mostre sono contemporaneamente presentate online dove, oltre alle opere esposte in galleria, sarà permanentemente disponibile un’ampia selezione della produzione di ciascun artista.
Il progetto coinvolge anche futuri professionisti del settore arte - curatori, critici, fotografi, videomakers, grafici, allestitori, social media strategist - anche alle prime armi - allo scopo di fornire esperienze professionalizzanti utili all’inserimento nel mondo lavorativo.
YoungVolcano è attivamente promosso anche attraverso i profili social, contribuendo a creare uno spazio energico, operoso e vitale rivolto ai collezionisti e agli amanti dell’arte, dove è possibile conoscere gli artisti e comprendere il valore del loro lavoro, incoraggiando il collezionismo e la sana passione per l’arte anche nelle nuove generazioni.
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