Yuliya Lanina – Tales We tell
per la prima volta in Italia, a Milano, la personale dell’artista russo-americana Yuliya Lanina.
Comunicato stampa
Tales We tell:
per la prima volta in Italia, a Milano, la personale dell’artista russo-americana
Yuliya Lanina:
pittura di grandi dimensioni su carta, animazione e mini-figurine musicali animate
Yuliya Lanina, artista multidisciplinare moscovita in asilo politico a New York dalla tenera età, approda per la prima volta a Rabataroom con la mostra personale Tales We Tell, invitata dalla curatrice Oxana Maleeva. In mostra i suoi lavori più recenti: 30 tra pitture e collage su carta, animazioni e music figurines - queste creature ironiche ed oniriche sono una sorta di mini scultura musicale che suona una melodia composta per l’occasione diversa per ciascun pezzo.
Rabotaroom è invasa dalla cifra colorata e surrealista dei lavori di Lanina. Con tratto sofisticato ed empatico al tempo stesso, riescono a raccontare vividamente il lato solare e quello buio dell’esistenza umana.
Sin dai suoi primi passi creativi, Yuliya Lanina mischia arte visiva, performance e tecnologia per indagare i temi più importanti del vissuto umano (i traumi, la sessualità, la perdita, la maternità) e delle istanze sociali.
Ha esposto e ricevuto premi in tutto il mondo - dalla Cina alla Germania, alla Russia. Una sua recente personale (sulla High Line di New York) è stata visitata da oltre 1000 persone al giorno per tre settimane. Nel 2020 è stata una borsista Fulbright, insegna arte e tecnologia all’Università del Texas (Austin). Dopo la mostra milanese prenderà parte al Tricky Women Festival (Vienna).
La pittura ed i collage (anche di notevoli dimensioni) in mostra a Rabotaroom sono l’ossatura della trama dei video animati brevi esposti nella sala in fondo. Quella centrale ospita le figurine musicali che l’artista ha realizzato, ciascuno, con la collaborazione del compositore Yevgeniy Sharlat e dell’ingegnere Theodore Johnson.
Never and Both at the Same Time(2018), è una serie di dipinti e un’animazione con lo stesso titolo (preso in prestito da una poesia di Jennifer Atkinson) esposti per la prima volta al ManhattanBridge Anchorage (Brooklyn, NY). Un vero e proprio viaggio nella mente di Lanina, sono un’esplorazione della relazione simbiotica tra un artista e il suo lavoro. La musica è composta da Russell Pinkston.
Always and Forever è un lavoro del 2020 nato in piena pandemia che ha ricevuto il supporto del Cultural Arts Division of the City of Austin Economic Development Department.
L’artista inventa un alter-ego che trasforma il suo vissuto - in quel momento funestato dalla diagnosi di cancro terminale del padre, ricoverato a miglia di distanza senza poter avere, come tanti pazienti in ogni paese, il conforto delle visite - in un’opera animata composta da piccoli disegni dove una donna si trova davanti a una scelta. Molti disegni sono stati regalati agli infermieri del Servizio Sanitario americano. La musica è composta da Nina Young.
Anche la serie Misread Signs prende in prestito un verso di Jennifer Atkinson e indaga il potere devastante di un trauma, accaduto realmente all’artista dopo un brutale assalto sessuale che le ha fatto perdere la parola per diversi giorni.
José Martinez, il compositore che ha collaborato con l’artista per quest’opera, ha usato la vera voce dell’artista come colonna sonora, estremizzandola per comunicare la necessità urgente di ritrovare la parola. La visione di Misread Signs è stata anche concepita con il sistema immersivo CAVE, di solito usato per la realtà virtuale che avvolge completamente gli spettatori in un ‘cubo’ di proiezione dove tre proiettori spalmano le immagini su tutte le pareti.
Tra le sue opere più amate, le figurine musicali sono una sorta di carillon a forma di essere in miniatura come la strana coppia Edgar e Virginia: uccello e bambina che danzano insieme. Programmati per esprimere sentimenti e stati d’animo tipicamente umani come la nostalgia e l’innocenza, invitano i visitatori ad avvicinarsi per scrutarli e per continuare a dar loro la carica.
Lanina non è nuova alle animazioni e alla creazione di mondi senzienti dotati di programmazione: le sue ‘animatronics’ spaziano da veri e propri stage teatrali animati a sculture e dipinti meccanici il cui movimento segue la composizione musicale originale abbinata.
Rabotaroom è una galleria di ricerca nell'ambito dell'arte contemporanea le cui ambizioni si estendono ben oltre i confini del semplice spazio espositivo di opere e concetti. È un luogo inteso come territorio di creazione e realizzazione di processi, progetti ed avvenimenti legati al mondo dell'arte, del design, dell'architettura e di altre forme di esperienza associate alla bellezza. Rabotaroom si occupa di individuare, promuovere ed esporre tutte quelle forme estetiche che generano una condizione di reazione e trasformazione nel pubblico, consumatore partecipe ed elemento indispensabile nel processo di attivazione dell'opera.
La mostra sarà inaugurata il 18 maggio 2023 alla presenza dell’artista e si concluderà il 18 giugno.