Yumi Karasumaru – Tokyo Monogatari
Nei dipinti, come nelle performance, l’artista esplora la storia e lo spirito di un popolo sospeso tra tradizione ed avvenire; analizza la crisi di una società che ha subito la modernizzazione e l’occidentalizzazione dei costumi determinando traumi profondi ed insostenibili lacerazioni che si riflettono in un numero sorprendentemente elevato di suicidi ed assasinii.
Comunicato stampa
Carlotta Pesce è lieta annunciare l’inaugurazione della mostra personale dell’artista giapponese Yumi Karasumaru - Tokyo Monogatari -.
Dopo il successo di publico e di critica riscosso dalle performance realizzate a Bologna presso la Chiesa sconsacrata di San Mattia, in occasione di Arte Fiera, nell’ambito di ART City, Yumi Karasumaru presenta una nuova serie di dipinti realizzati appositamente per la personale presso lo Studio Carlotta Pesce.
Dagli inizi degli anni Novanta la ricerca di Yumi Karasumaru si sviluppa parallelamente tra immagine pittorica e performance perseguendo un’intensa indagine culturale che riguarda il rapporto tra presente e passato del suo paese d’origine, il Giappone.
Nei dipinti, come nelle performance, l’artista esplora la storia e lo spirito di un popolo sospeso tra tradizione ed avvenire; analizza la crisi di una società che ha subito la modernizzazione e l’occidentalizzazione dei costumi determinando traumi profondi ed insostenibili lacerazioni che si riflettono in un numero sorprendentemente elevato di suicidi ed assasinii.
Nelle performance, che combinano il teatro giapponese alla performance occidentale, così come nelle opere pittoriche, la memoria della pittura tradizionale giapponese convive con la cultura pop nipponica, con particolare riferimento ai personaggi Manga ed agli Anime (i cartoni animati giapponesi).
I suoi quadri nascono a partire da immagini fotografiche, spesso scattate dall’artista stessa,
in cui si alternano ritratti di famiglia e di adolescenti incontrate per le strade dei quartieri di Tokyo frequentati dai giovani come Shibuya, Harajyuku, Ginza e visioni urbane di Tokyo. Dalla metà degli anni Novanta ha cominciato a dipingere una serie di quadri sugli orrori di Hiroshima e Nagasaki.
Ogni opera nasce da un lavoro lento, paziente e meticoloso utilizzando una personalissima tecnica pittorica che parte dalla proiezione delle immagini fotografiche sulla tela, al fine di tracciare accuratamente i contorni dei colori, per poi riempirle con stesure di colori non realistici che simulano l’effetto delle immagini digitali celando il forte coinvolgimento emotivo dell’artista.
Il nuovo progetto di Yumi Karasumaru riassume le tematiche principali che hanno caratterizzato il percorso dell’artista in questi ultimi anni: memoria personale e collettiva, eventi storici e quotidianità, quali punti focali di una riflessione esistenziale sulla fatica di vivere, sulla difficoltà di tutti gli individui, anche dei più piccoli, di rispondere alle aspettative della società. Il titolo stesso Tokyo Monogatari (genere letterario della tradizione giapponese legato alla narrazione orale) evoca la volontà dell’artista di mostrare e raccontare “storie che oscillano tra passato e presente, storie vere e false, storie nere e storie bianche” raccolte nel corso della sua vita.
Yumi Karasumaru nata ad Osaka, vive e lavora tra Bologna e Kawanishi, Japan.
Dall’inizio degli anni Novanta ha partecipato a rassegne internazionali di grande rilievo dall’Europa agli Stati Uniti al Giappone.