Yuval Avital – Lessico Animale. Mysterion
Performance, video arte, fotografie, sculture sonore, dipinti, installazioni, composizioni materiche: nei sotterranei e nel mitreo delle Terme di Caracalla arriva Lessico Animale. Mysterion, di Yuval Avital, prodotto dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, in collaborazione con il Reggio Parma Festival e la Fondazione Teatro Due di Parma.
Comunicato stampa
Performance, video arte, fotografie, sculture sonore, dipinti, installazioni, composizioni materiche: dal 25 febbraio al 23 aprile nei sotterranei e nel mitreo delle Terme di Caracalla arriva Lessico Animale. Mysterion, di Yuval Avital, prodotto dalla Soprintendenza Speciale di Roma, diretta da Daniela Porro, in collaborazione con il Reggio Parma Festival e la Fondazione Teatro Due di Parma.
Secondo il Soprintendente Speciale Daniela Porro «È una operazione importante, perché crea dialogo e collaborazione a vari livelli tra diverse istituzioni culturali tra Roma e Parma che ringrazio per questo. La Soprintendenza conferma l’attitudine alla sperimentazione, alla contemporaneità e alla contaminazione, quando questi elementi si fondono con i siti archeologici che li ospitano, rispettandone la storia e il valore».
Curata da Cristiano Leone con la curatela scientifica del Direttore delle Terme Mirella Serlorenzi, più che una mostra Lessico Animale Mysterion è un’opera articolata in vari spazi attraverso molteplici linguaggi artistici, per intrecciare un fitto dialogo con ambienti delle Terme non sempre aperti al pubblico.
«Il termine Mysterion richiama i riti misterici antichi che, spogliando l’uomo della sua veste quotidiana e sociale, creavano un ponte tra conscio e inconscio, tra animale e umano, tra ragione e istinto – dice Yuval Avital –. Lessico Animale. Mysterion è un viaggio negli abissi della sfera più emotiva, istintiva e animalesca dell’essere umano. Nel mitreo gli adepti compivano le ritualità sacre attraverso sette stadi di iniziazione, rappresentati da animali e simboli archetipici: è un luogo di forte valore esperienziale che permette un recupero contemporaneo del rito».
L’impaginato, costruito con Mirella Serlorenzi che con Avital e Leone ha esplorato gli spazi delle Terme nei loro significati storici e rituali, si apre con tre composizioni materiche create riassemblando frammenti archeologici del sito che danno vita a figure ibride.
«Con questo intervento artistico – secondo la curatrice scientifica Mirella Serlorenzi – La Soprintendenza sperimenta un modo nuovo per avvicinare i resti archeologi alla contemporaneità in modo che la mostra renda ai visitatori il senso del monumento antico: un percorso culturale condiviso con l’artista e il curatore che nasce da riflessioni profonde e non da semplici giustapposizioni. La ricerca scientifica, l’analisi dei riti e dei miti, sottendono l’opera di Yuval che svela le Terme, le gallerie sotterranee e il Mitreo restituendogli la vita attraverso una visione immaginifica, una rilettura degli archetipi e della ritualità antica».
Tra sculture, fotografie e installazioni sonore un lungo dipinto di 130 metri, con creature archetipiche, che emergono dallo sfondo scuro dell’inconscio e delle paure, accompagna al mitreo: il luogo della performance con la drammaturgia dinamica di Leone, proposta dal vivo nelle giornate inaugurali e poi attraverso un allestimento video.
Secondo il curatore Cristiano Leone «Yuval Avital è un investigatore, un esploratore del rito: lo ricerca, lo esercita, lo compie. E, compiendolo, lo studia, lo documenta, e lo trasforma. La performance per Avital è solo uno dei media attraverso i quali si manifesta la sua visione dell’universo, in cui l’archeologia del passato è nello stesso tempo una possibilità di esistenza futura. La rovina è una traccia di un tempo che non si è mai concluso, e per questo essa è un monumento, un monito e una pista per una spiritualità futura libera e condivisa».