Yuval Avital – Open Fence
Una struttura dal peso di 12 tonnellate, lunga 64 metri e alta più di 4, per un totale di 1km di tubi di ferro e 320 campane tubolari: la nuova avventura artistica di Yuval Avital ha il nome di Open Fence, la più grande scultura sonora mai realizzate sul territorio italiano.
Comunicato stampa
Una struttura dal peso di 12 tonnellate, lunga 64 metri e alta più di 4, per un totale di 1km di tubi di ferro e 320 campane tubolari: la nuova avventura artistica di Yuval Avital ha il nome di Open Fence, la più grande scultura sonora mai realizzate sul territorio italiano.
Partendo da un recinto di tubi di ferro progettato dal designer Mario Milana, l’artista multimediale e compositore Yuval Avital ha trasformato quest’oggetto architettonico in uno strumento suonabile da tutti, musicisti e non, invitando il pubblico a diventare esecutore di un rito sonoro collettivo nel giorno del solstizio d’estate, il 21 giugno, nel cuore degli spazi degli East End Studios.
Nel 1914 il Teatro dal Verme apre la serie dei “gran concerti futuristi” di Luigi Russolo, in cui il geniale compositore dirige 18 intonarumori - macchine da lui ideate e in grado di ricreare gorgoglii, ululi, sibili, ronzii, scrosci etc. - con l’intenzione di “conquistare la varietà infinita dei suoni-rumori” e ampliare così la portata artistica e sensoriale della musica moderna. A poco più di cento anni da questo grande evento musicale, gli East End Studios – situati nelle storiche officine dell’azienda aeronautica Caproni - inaugurano la trasformazione operata da Avital di un recinto di tubi di ferro in imponente strumento sonoro. La collaborazione tra il compositore israeliano e il complesso architettonico d’avanguardia milanese inizia nel 2014, quando Avital sta lavorando a Reka, la sua opera icono-sonora per masse vocali andata in scena proprio negli East End Studios, e continua nel 2015 con Alma Mater, la più grande installazione visiva nella storia d’Italia, di cui gli Studios hanno realizzato l’allestimento. Con Open Fence si apre un nuovo capitolo del fruttuoso sodalizio, da quando Avital, colpito dalla potenzialità artistica e musicale del recinto di ferro, propone agli East End Studios di farne un’enorme scultura musicale.
In Open Fence, progetto nato dall’incontro tra architettura, arte, etica ed estetica, Avital usa il suono per trasformare l’ontologia del “recinto” da barriera di chiusura a varco di apertura. Il suono diventa quindi connettore e risorsa per produrre arte accessibile a tutti, indipendentemente dal background culturale, dalla conoscenza musicale o dall’età, dando vita a un continuum multisensoriale ed immersivo interdisciplinare.
L’evento sonoro offrirà al pubblico la possibilità di prendere parte a un rito collettivo in cui si affiancheranno musicisti professionisti e gente comune che suoneranno Open Fence contemporaneamente lungo i due lati del recinto, utilizzando sia partiture musicali complesse (per i musicisti) che altre dalle linee guida semplici (pensate per il pubblico non professionista). L’esecuzione si appoggerà infatti sia a un organico di percussionisti solisti del Conservatorio “G. Verdi” di Milano guidati dal Maestro Andrea Dulbecco, sia a un ensemble di Crowd Music (il termine “crowd music”, coniato da Avital nel 2011, fa riferimento alla ‘folla’ come un gigantesco anti-coro e si basa sul coinvolgimento attivo di un grande pubblico, eterogeneo e non necessariamente composto da musicisti, guidato da partiture grafiche e verbali di facile comprensione): il primo eseguirà una partitura complessa di 15 patterns a 5 note; il secondo ensemble, formato da un gruppo di volontari che prenderanno parte attiva alla performance, suonerà le canne di ferro del recinto attraverso un meccanismo complesso di maniglie e pesi, seguendo linee guida semplicissime, leggibili ed eseguibili anche da un bambino.
La durata della performance di quest’imponente scultura sonora può variare da un minimo di 25 minuti fino a un massimo di 24 ore: nel caso del 21 giugno partirà alle ore 19:00 e terminerà alle 21:00.
Per partecipare all’evento come esecutore volontario all’interno del Crowd Music Ensemble si può scrivere a: [email protected].
LINEE GUIDA DEL CROWD MUSIC
1. Per far parte della folla non c’è bisogno di sapere leggere la musica, né di avere esperienze musicali precedenti.
2. Non c’è bisogno di essere intonati.
3. Tutte le componenti della partitura per folla devono essere facili e imparabili in pochi minuti.
4. La partitura è composta da una semplice spiegazione testuale e/o da un’indicazione grafica.
5. Il direttore userà gesti estremamente semplici per comunicare con la folla.
6. Non c’è un modo “giusto” o uno “sbagliato” per eseguire un elemento della partitura; ciascuna interpretazione è il risultato del dialogo tra direttore e folla.
7. LA COMUNICAZIONE È PIÙ IMPORTANTE DELL’INTERPRETAZIONE.
8. La folla è una, ma a volte può essere suddivisa in sottogruppi:
9. NON C’È UN NUMERO MASSIMO DI PARTECIPANTI alla folla (l’unico limite può essere imposto dagli spazi geografici/fisici della sede d’esecuzione).
10. Tutti coloro che lo desiderano possono essere parte della folla, con la condizione di usare la voce per arricchire la folla e non andare contro di essa.