Yuxiang Wang / Leila Mirzakhani – Parallelo Oriente/Occidente
Mostra bipersonale che vede interagire per la prima volta negli stessi spazi espositivi l’artista cinese Yuxiang Wang e l’artista iraniana Leila Mirzakhani con le loro più recenti realizzazioni.
Comunicato stampa
La galleria Mimmo Scognamiglio è lieta di presentare Parallelo Oriente/Occidente, bipersonale che vede interagire per la prima volta negli stessi spazi espositivi l’artista cinese Yuxiang Wang e l’artista iraniana Leila Mirzakhani con le loro più recenti realizzazioni.
L’artista emergente Yuxiang Wang da sempre dedica molta attenzione ai luoghi e gli spazi con i quali si relaziona fino ad arrivare ad un allineamento tra la tradizione artistica dei suoi luoghi d’origine e l’ambiente culturale preso in esame. Alla stessa maniera la giovane artista Leila Mirzakhani trova un equilibrio tra la dimensione spirituale della sua terra natale e il rapporto intimo che ritrova nella natura. I due artisti, seppur provenienti da dimensioni lontane, uno dall’Oriente e l’altra dal Medioriente, fanno emergere in maniera lampante delle esigenze e dei desideri comuni che confluiscono in un’ibridazione con la cultura occidentale.
Attraverso un approccio più poetico e riflessivo Mirzakhani riporta con diverse tecniche, dall’acquerello su carta alla ceramica smaltata, degli studi istintivi sul mondo del naturale trasmettendone la dimensione più placida, fatta di atmosfere effimere e colori ispirati alle stagioni. L’artista iraniana rende minimo il segno pittorico per far affiorare la traccia spontanea delle componenti organiche e materiche con cui fa interagire la propria tela offrendo un esempio di pratica istintiva che delinea l’impermanenza della natura.
Una bellezza armonica e sottile che incontra i canoni stilistici dell’artista Yuxiang Wang che invece utilizza roccia, legno, ceramica e acciaio per ripensare il rapporto tra uomo e ambiente urbano. La pratica di Yuxiang si radica tra spazio architettonico e spazio pubblico e cerca di riflettere l’esperienza intima dell’artista a contatto con una popolazione e i luoghi che meglio la rappresentano.
La decostruzione e la ricostruzione di oggetti simbolo di una cultura sono per l’artista cinese un modo per appropriarsi e ridare la propria versione dei meccanismi storici e culturali a lui sconosciuti. Oggetti che rappresentano un ambiente e che decontestualizzato e relazionato ad altri elementi assume nuovo valore narrativo.
Nella stanza centrale della galleria ci si accorge come la figurazione della gabbia abbia portato i due artisti, così differenti e lontani per tradizioni, a ragionare su tematiche analoghe. L’atto drammatico di rinchiudere qualcuno o qualcosa in gabbia viene visto da entrambi come metafora dei possibili pericoli che le condizioni di libertà di pensiero possono subire e contemporaneamente osservano il limite spaziale come possibilità al di fuori di esso.
Leila Mirzakhani nata a Tehran nel 1978, vive in Italia dal 2005. Si è laureata nel 2004 in pittura all’Università d’Arte di Tehran, per proseguire i suoi studi presso l’Accademia di Belle Arti di Roma dove si è diploma in grafica d’arte. La sua ricerca artistica parte dallo studio di metafore e collegamenti tra la natura stessa e il mondo interiore. Nei suoi disegni il segno diventa l’alfabeto visivo usato per far emergere l’aspetto poetico da ciò che ci circonda. Nel 2008 vince la sesta edizione del “Premio per l’incisione al Centro per l’incisione e grafica d’arte” a Formello e nel 2018 le viene assegnato il “Premio Pavoncella per la “creatività femminile” a Sabaudia. Nel 2019 è stata ospite in residenza negli studi di ViaFarina a Milano. Recentemente si è tenuta la sua mostra personale “Immersions” presso la Ogallery a Tehran, Iran.
Yuxiang Wang nato a Anhui, Cina, nel 1997, vive e lavora a Roma, Italia. Studia pittura presso la RUFA, Università di Belle Arti di Roma. Assistente in molteplici occasioni di artisti italiani, come Andrea Aquilanti. Nel 2018 l’inserimento dell’opera “Scatola dei Ricordi” nella collezione permanente con il progetto “Made in Italy” presso l’Ambasciata italiana a Città del Messico, Messico. Nel 2019 partecipa al programma residenze per artisti “Via del Sale” a Capodistria (Slovenia) e nello stesso anno prende parte a Lumen, istallando un’opera permanente ad Albinia, Orbetello. Nel 2020 vince il premio della popolare rivista cinese Kuart Magazine “Il Futuro è in Arrivo” Nomination Academic Award, Most Popular Artist Award. Nel 2021 ha partecipato al progetto “Piazze Romane” con la scultura “DOOR STOP” esposta a piazza Poli promosso dal Municipio Roma I Centro. Nel febbraio 2022 vince la prima edizione della Biennale di Todi, con l’installazione “Pensa di uscire” collocata nello spazio antistante il Tempio di Santa Maria della Consolazione di Todi.