Zaza Calzia – dalla A alla Z
La mostra, attraverso 16 pezzi – tra dipinti e collage – e 1 installazione, intende ripercorrere le fasi fondamentali della sua ricerca artistica, dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri.
Comunicato stampa
Martedì 8 marzo, alle ore 19, si inaugura allo Spazio (In)Visibile la mostra personale di Zaza Calzia, “ZAZA CALZIA dalla A alla Z”, a cura di Efisio Carbone e Anna Oggiano. La mostra, attraverso 16 pezzi - tra dipinti e collage - e 1 installazione, intende ripercorrere le fasi fondamentali della sua ricerca artistica, dagli anni Sessanta fino ai giorni nostri. Figura centrale del panorama artistico sardo, dopo gli studi con Filippo Figari e Mauro Manca, ha fatto parte di quella generazione che alla fine degli anni Cinquanta ha sovvertito i canoni estetici in Sardegna. Dagli anni Ottanta ai dipinti ad olio, acquerelli e tempere, accosta la produzione di collage, iniziati oltre un decennio prima, tra Poesia visiva e linguaggio informale. La mostra è visitabile fino al 25 marzo.
Scrive Mauro Manca nel 1966:
“L’essenziale, ai fini dell’arte, è dato soltanto dalla convinzione che tali forme-spazio ormai prive di comuni contenuti tradizionali siano di per se stesse un fatto poetico (pur presentandosi, come del resto avviene per l’architettura, senza l’aiuto di una allusione o un adeguamento al mondo oggettivo) capaci però do muovere all’orrore, alla commozione, al dramma e così via al nostro animo. Gli spazi lacerati di Zaza Calzia e le sue ultime vibranti superfici materiche appartengono a questo mondo. La sua serietà, il suo impegno, il suo metodo di lavoro, uniti ad una volontà precisa e ad un’intuizione chiara dei fermenti, delle ansie e dei valori del proprio tempo ne fanno in Sardegna uno degli esponenti più seriamente impegnati dell’ultima generazione di artisti.”
Zaza Calzia nasce a Cagliari nel 1932.
Compie studi artistici presso l'Istituto Statale d'Arte. Dal 1961 ha diretto il laboratorio di decorazione pittorica con l'insegnamento di progettazione e il disegno professionale dell'Istituto d'Arte di Sassari e ha fatto parte del "Gruppo A". Svolge l'attività di designer per l'artigianato e l'industria.
Dal 1967 si occupa di libri per l'infanzia. Socia nella cooperativa "Prove 10", ha pubblicato nel 1974 a Roma "Un Paese" (una favola colorata).
Dal 1975 al 1997 ha diretto, presso l'Istituto Statale d'Arte di Roma 2, il laboratorio di decorazione pittorica con l'insegnamento della progettazione e del disegno professionale. Svolge la sua attività artistica a Roma, dove risiede dal 1970.