Zedz per Mudec – Artist Talk
Il primo murale a Milano ispirato a Piet Mondrian inaugura alla presenza dell’artista e delle istituzioni. Zedz racconta la sua opera al pubblico presso il Mudec.
Comunicato stampa
Piet Mondrian dal Mudec alla strada.
L’opera di Mondrian ha avuto un impatto trasversale su tutte le sfere dell’espressione artistica: dall’architettura al design, dalla moda all’arte urbana.
Alla poliedricità dell’effetto Mondrian, il Mudec ha dedicato una serie di Public Panel, video e podcast realizzati con la collaborazione di grandissimi esperti in ogni settore e che hanno accompagnato la grande mostra “Piet Mondrian. Dalla figurazione all’astrazione” fino alla sua conclusione, il 27 marzo scorso.
Immagine che contiene testo, cielo, esterni, strada Descrizione generata automaticamente
L’effetto Mondrian però non abbandona Milano, che ha deciso di ricordarlo ed evocarne la magia di colori e forme anche attraverso un progetto di arte pubblica, in particolare con la realizzazione di un’opera di neo-muralismo ispirata proprio dalla produzione artistica del pittore olandese e dalla sua influenza in ogni ambito creativo, realizzata dall’artista olandese Zedz.
Il nuovo murale è in fase di lavorazione e si affaccia su Piazza Angilberto II, nel cuore del quartiere di Corvetto, Municipio 4. Il murale verrà presentato lunedì 9 maggio alle ore 12:30, e l’artista racconterà la sua opera più approfonditamente al pubblico presso l’Auditorium del Mudec lo stesso 9 maggio alle ore 19.
Il progetto nasce dalle volontà di diversi attori: il Museo delle Culture e l’Ufficio Arte negli Spazi Pubblici, il Consolato dei Paesi Bassi, con la collaborazione di 24ORE Cultura e il sostegno di Unipol.
La scelta del Mudec di affidare il murale a Zedz non avrebbe potuto essere più puntuale.
Oltre a essere già noto per aver appreso e reinventato la lezione di Mondrian, l’olandese Zedz è anche riconosciuto come uno tra i più importanti street artist internazionali.
Zedz è, inoltre, un artista multidisciplinare e designer poliedrico.
Instancabile sperimentatore, porta avanti una ricerca che interseca writing, architettura, graphic design, animazione e wall painting, abbattendo i confini che separano i settori. Questa sua poliedricità rappresenta un ulteriore punto di incontro con il programma che il MUDEC e 24 ORE Cultura, in collaborazione con il Consolato dei Paesi Bassi, hanno messo in atto: l'influenza dell'opera di Mondrian è visibile in tutte le sfere artistiche, e Zedz continua ad esprimerne gli effetti in ciascuno dei campi in cui opera.
Il Murale di Piazza Angilberto inaugura un appuntamento fisso annuale, in cui il Mudec sarà uno dei principali attori della valorizzazione dell’arte urbana, intesa come espressione artistica e contemporaneamente come ambito di ricerca antropologica. L’arte ‘uscirà’ fuori dal museo, contribuendo a creare così un prezioso legame tra le istituzioni e le comunità.
Un percorso che il Museo delle Culture sta conducendo da tempo sull’arte pubblica in coerenza con la visione del Comune di Milano, il primo comune in Italia ad avere un Ufficio Arte negli Spazi pubblici, dedicato esclusivamente all’arte urbana, oggi situato al Mudec, e diretto da Marina Pugliese.
L'inedito murale di Zedz rappresenta la finalizzazione artistica dell’area di p.zza Angilberto II, appena rigenerata. Nel 2022 è stata infatti completata la trasformazione definitiva della piazza Angilberto II, in precedenza un semplice incrocio. L'area è stata ridisegnata per creare un nuovo spazio pedonale e potenziare le piste ciclabili esistenti, con nuove aree verdi e un rinnovato arredo urbano, con marciapiedi più larghi per nuove sedute, tavoli da pingpong, piante e rastrelliere per biciclette.
Appuntamento, dunque, lunedì 9 maggio alle ore 12:30 per l’inaugurazione dell’opera, alla presenza del Presidente del Municipio 4, del Consolato Olandese e della Direttrice del Mudec, nonché dei partner che ne hanno permesso la realizzazione, ovvero 24 ORE Cultura e Unipol, che sostiene il progetto.
Nella stessa giornata alle ore 19:00 Zedz presenterà al pubblico la sua opera presso l’Auditorium del Mudec. Sarà l’occasione per raccontare il lavoro realizzato dall’artista ma anche per fare il punto sull’arte pubblica a Milano e sui prossimi appuntamenti in città.
Il talk sarà aperto al pubblico, dietro prenotazione obbligatoria e fino a esaurimento posti su: https://www.eventbrite.it/e/biglietti-talk-zedz-332058394597
IL MUDEC E L’ARTE URBANA. Una Vision comune.
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Il Mudec vanta una stretta relazione con il mondo dell'Arte urbana, avendo già lavorato con street artist non solo per progetti espositivi ma anche per interventi nella città di Milano.
Le collaborazioni hanno portato, ad esempio, alla realizzazione del progetto di riqualificazione urbana ‘’Un Muro che Unisce’’, una galleria a cielo aperto di 400 metri che, all’interno del Municipio 6, collega San Cristoforo al Mudec.
Oltre ai progetti espositivi temporanei quali “A VISUAL PROTEST. The art of Banksy” e “TVBoy. La mostra”, il Museo ha dedicato alla Street Art anche uno spazio all'interno del suo cortile posteriore, dove l’artista SEF.01 ha realizzato un murale in rappresentanza della comunità peruviana milanese.
L'opera di Zedz si inserisce dunque in una visione che prevede un progetto a lungo termine di valorizzazione dell’arte urbana nell’ambito della costante attività di ricerca antropologica, oltreché artistica, su cui il Mudec insiste da sempre, in quanto parte della sua Vision e della sua identità di Museo delle Culture del Mondo.
Chi è ZEDZ.
Dopo aver finito il liceo e aver fatto graffiti per le strade per diversi anni, Zedz ha iniziato uno studio alla Gerrit Rietveld Art Academy di Amsterdam. Nel 1998 si diploma come artista/designer indipendente. Il suo lavoro consiste principalmente in una tipografia astratta e un dimensionale approccio del lettering. Negli ultimi anni le opere hanno preso un maggiore impulso di critica sociale.
Zedz crea graffiti dalla metà degli anni Ottanta e il suo lavoro, in questa fase, è ancora fortemente legato al formato puro dei graffiti, mentre allo stesso tempo ricerca ed esplora nuove strade e formati, senza perdere di vista alcuni principi chiave dei graffiti e spingendosi oltre i confini del lettering espressivo.
La collaborazione con MUA (Maurer United Architects) 1999-2002 è un buon esempio dell’approccio avuto da Zedz in questi anni e del suo metodo di ricerca non convenzionale; il suo lavoro si bilancia continuamente tra graffiti e architettura. La collaborazione sperimentale ha portato a diverse proposte di 'architettura-graffiti' e in seguito anche in una serie di -temporanee- monumentali sculture nello spazio pubblico che fungono da arredo urbano.
Le installazioni pubbliche sono apparse in diverse occasioni in diversi europei città e comunità minori.
I campi di interesse di Zedz sono l'architettura, il design, i graffiti, la moda, i robot, il rapporto tra design e spazio fisico, design dell'interazione e interazione tra diverse discipline.