Informazioni Evento

Luogo
PAC - PADIGLIONE D'ARTE CONTEMPORANEA
Via Palestro 14, Milano, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Il

Da martedì a domenica 10:00 - 19:30, giovedì fino alle 22:30 | Ultimo ingresso un'ora prima della chiusura | Chiuso lunedì

Vernissage
06/07/2021

ore 18,30

Artisti
Zehra Doğan
Generi
presentazione

Zehra Doğan presenta in anteprima Prigione n.5, diario illustrato dal carcere dove è stata rinchiusa.

Comunicato stampa

Martedì 6 luglio alle 18:30 al PAC Padiglione d’Arte Contemporanea di Milano l‘artista Zehra Doğan presenta in anteprima Prigione n.5, diario illustrato dal carcere dove è stata rinchiusa: la prigione numero 5 di Diyarbakir, nella Turchia orientale, inscritta nella storia del paese come luogo di persecuzione, ma anche di resistenza e di lotta del popolo curdo.

Testimonianza autobiografica di straordinario coraggio e profonda ingiustizia, il libro pubblicato da BeccoGiallo (2021) è il risultato di un lavoro ostinato e creativo che ha trasformato quasi tre anni di reclusione in resistenza. I disegni che lo compongono, fatti uscire clandestinamente dalla prigione, sono stati realizzati da Zehra Doğan nonostante la mancanza di materiale, sfidando muri e divieti.

L'EVENTO

Il diario, presentato dall’artista insieme al direttore della casa editrice Federico Zaghis, sarà il punto di partenza per aprire un dialogo con la curatrice della Project Room di Zehra Doğan al PAC Elettra Stamboulis sulla pratica dell’artista e sul suo attivismo, e con il direttore del Festival dei Diritti Umani Danilo De Biasio per inquadrare l’esperienza dell’artista nel più ampio contesto storico-politico e umanitario in relazione al tema dei diritti umani e dei diritti violati.

L’evento verrà trasmesso anche in streaming sui canali Facebook e YouTube del PAC attraverso i quali il pubblico collegato potrà porre domande ai relatori.

LA PROJECT ROOM AL PAC

Artista, attivista e giornalista curda, incarcerata dalle autorità turche per un disegno,

Zehra Doğan (Diyarbakır, 1989) ha inaugurato una nuova attenzione all'arte che nasce dietro i confini delle sbarre. La sua Project Room al PAC, a cura di Elettra Stamboulis e realizzata in co-produzione con la Fondazione Brescia Musei, espone una selezione di opere realizzate durante la sua detenzione nella prigione femminile di Amed e in quella di massima sicurezza di Tarso.

Le sue opere sono state esposte al Peace Forum di Basilea, al Drawing Center di New York, alla Tate Modern di Londra, al Museo di Santa Giulia di Brescia, all’Opéra de Rennes e alla Biennale di Berlino. Nel 2020 ArtReview l’ha inserita tra i 100 artisti più influenti al mondo.