Zhang Enli – Bird Cage a temporary shelter

Informazioni Evento

Luogo
GALLERIA BORGHESE
Piazzale Scipione Borghese 5, Roma, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al
Vernissage
08/04/2019

su invito

Artisti
Zhang Enli
Curatori
Davide Quadrio, Geraldine Leardi
Uffici stampa
ALESSANDRA SANTERINI
Generi
arte contemporanea, personale

Nell’ambito del programma Committenze Contemporanee, ideato da Anna Coliva, la Galleria Borghese presenta, negli spazi dell’Uccelliera e dell’adiacente Giardino segreto di Tramontana, il progetto monumentale site-specific Bird Cage, a temporary shelter di Zhang Enli, a cura di Geraldine Leardi e Davide Quadrio.

Comunicato stampa

Nell’ambito del programma Committenze Contemporanee, ideato da Anna Coliva, la Galleria Borghese presenta, negli spazi dell’Uccelliera e dell’adiacente Giardino segreto di Tramontana, il progetto monumentale site-specific Bird Cage, a temporary shelter di Zhang Enli, a cura di Geraldine Leardi e Davide Quadrio.
L’artista cinese (nato a Jilin nel 1965, vive a Shangai) riflette sulla relazione tra l’architettura e l’opera d’arte, in particolare sulla peculiarità del rapporto fra la Galleria Borghese e i giardini segreti limitrofi. In un gioco di trasposizioni, echi storici e ibridismi Zhang Enli crea tre strutture simboliche che rivelano allo spettatore narrazioni inaspettate, che parlano di terre lontane, di contaminazioni e che trasferiscono la complessità del tempo antico nella realtà ugualmente stratificata del presente.
Le due strutture che si trovano all’interno dell’Uccelliera rammentano colonne, torri e architetture religiose in un ideale viaggio lungo la Via della Seta (colonne greche, torri comunali, palazzi persiani e minareti di Samarcanda) su cui l’artista dipinge generando suggestioni astratte attraverso l’uso della luce, dei colori e delle superfici, che a loro volta rinviano all’architettura della Galleria e del suo universo cromatico. La struttura esterna, invece, gioca con il concetto di “terzo paesaggio”, una natura dipinta a ridosso della natura reale attraverso la quale il pittore si appropria di uno spazio non abitato, e che esso stesso diventa modulo architettonico in sintesi (cubo) e performativo (il pubblico può interagire con l’oggetto anche entrandoci).
In queste relazioni raffinate e criptiche dell’istallazione di Zhang Enli si riassume il lavoro che l’artista sta percorrendo negli ultimi anni al di fuori dello spazio pittorico codificato e che apre la sua pratica a nuove esperienze tra spazio e pittura. Per mezzo di deformazioni e riflessi visivi Zhang Enli produce effetti cromatici, luci e ombre, astrattismi e forme organiche che si ispirano a cromie e composizioni di capolavori della collezione della Galleria Borghese, di artisti quali Tiziano, Bellini, Caravaggio e Bernini.
Nell’opera concepita per la Galleria Borghese Zhang Enli riprende inoltre l’uso, a lui caro, di materiali poveri, che attraverso il gesto pittorico e artistico maturano a opera d’arte in un processo di astrazione e sublimazione. In questo senso il ricorso alla materia di cartoni, legno e nastro adesivo è al tempo stesso un omaggio a forme artistiche che hanno avuto un’influenza culturale globale - in particolare l’Arte Povera - e costituisce la base creativa su cui l’artista dipinge ispirandosi, in questo caso, alle superfici decorate della Galleria Borghese e dell’Uccelliera.
Cover: Zhang Enli, Camoufflage balls, installazione sul Portico della Galleria Borghese, Roma

©Zhang Enli Studio, 2018