Zin Taylor – Le piante fanno cose…
Plants do things… dà inizio a un progetto in evoluzione dell’artista canadese Zin Taylor all’interno del negozio di piante Palma.
Comunicato stampa
Le piante fanno cose. Crescono, muoiono, si ammalano, bevono, occupano spazio, hanno effetto sullo spazio, causano reazioni allergiche, mangiano cose, odorano. Alcune fanno male alle persone, guariscono le persone, causano allucinazioni alle persone. Si credeva che alcuni curassero le malattie veneree, anche se ciò fu smentito poco tempo dopo. Dal punto di vista visivo, alcune sono silenziose e altre rumorose. Dal punto di vista uditivo, non saprebbe dire. Non era una pianta.
Non pensava che fosse possibile comprendere appieno una pianta, soprattutto questa. È possibile pensare insieme a una pianta, occupare uno spazio simile e attraversarlo con curiosità, ponendo domande agli oggetti e alle forme presenti nella scena. Pensando insieme a questa pianta in particolare, pensò che le sue foglie gonfie erano come piccole mani, 65 mani per l'esattezza. Le contò tutte. Aveva memorizzato tutto. (...) Decise che conoscere un soggetto è un modo per generare con il soggetto stesso.
Estratto da Le piante fanno cose di Zin Taylor, pubblicato da Bywater Bros. Edizioni, 2010
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Plants do things... dà inizio a un progetto in evoluzione dell'artista canadese Zin Taylor all'interno del negozio di piante Palma. A partire da Torino, questa puntata stagionale presenta una disposizione discreta di elementi per introdurre un dialogo sulla creazione di un linguaggio organico della crescita. La presentazione prende spunto dal contesto di Palma per collocare una serie di oggetti e proposte progettate, all'interno del negozio di piante situato nel centro storico di Torino.
Le piante sono la sede naturale per visualizzare l'astrazione e insinuare la sperimentazione, offrendo un contesto concettualizzante per queste proposte di crescita. Lo spazio del negozio di Palma offre una casa generativa dove queste opere possono evolvere in diverse unità di pensiero, utilizzando ingredienti semplici come il tempo e la cura per visualizzare una narrazione. Una situazione non dissimile dalle esigenze specifiche delle piante che vendono.
Secondo una temporalità organica, questo progetto si evolverà attraverso il tempo e alcuni spazi diversi, presentando un processo di diversificazione che comprende un poster; oggetti come vasi e mobili modellati con un vernacolo di strisce e punti (una narrazione del linguaggio visivo astratto, sviluppata dall'artista); alcuni libri, sia scritti che presi in prestito; una storia (Plants do things, 2010); un programma radiofonico (perché, come tutti sappiamo, le piante ascoltano suoni e musica); e laboratori che informano sui vari modi di curare e propagare la vita delle piante.
La struttura organica delle piante e la loro lenta linfa vitale simboleggiano una forma di resistenza di fronte alla smania di modernità invasiva e alla sua spalla tecnologica. L'uomo ha invaso, rendendolo fragile, l'ecosistema del mondo, ma in cambio il vivente prolifera. Più che mai, nella nostra crisi ambientale, le piante indirizzano verso un modello di resilienza e di nuova fertilità. Allontanandosi dall'eredità della filosofia antropocentrica occidentale (che consiste nel separare l'uomo dalla natura come entità superiore), le nuove prospettive sulle piante (e sugli altri esseri viventi) incoraggiano coesistenze alternative e nuove ecologie quotidiane.
Le piante fanno cose; potrebbero dirci cosa fare?
Palma è un negozio di piante nato nel 2022 a Torino, Milano e Roma dedicato a una selezione di organismi clorofilliani (piante rare) immaginati dall'artista Gabriele de Santis, per mettere in discussione i meccanismi dell'arte e dell'attenzione ricorrendo a una diversa economia di produzione che collega natura e cultura rivolta a tutti. Palma presenta un'accurata e ampia selezione di piante in vendita, insieme a un programma pubblico di orticoltura realizzato attraverso laboratori che mettono in contatto una comunità con il potenziale immaginativo della cura e della convivenza con le piante.
Zin Taylor (1978, Calgary, Canada) vive e lavora a Torino. Con un approccio espansivo e filosofico al fare arte, Taylor utilizza spunti visivi familiari per sondare le divisioni malleabili e misteriose tra concetto e materiale. Il suo lavoro rivisita il processo, la costruzione e l'iscrizione della forma attraverso specifiche storie culturali, chiedendosi come gli oggetti possano tradurre il pensiero e come le idee astratte possano trovare un'articolazione tangibile impegnandosi in un processo in cui i pensieri su un soggetto sono tradotti in forme su un soggetto.