Zino – Pop-notes

Informazioni Evento

Luogo
ARETUSA ARTE CONTEMPORANEA
Viale Guglielmo Oberdan 8/10, Pietrasanta, Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

venerdì, sabato e domenica 16:00-20:00.

Vernissage
31/10/2014

ore 18,30

Artisti
Zino
Curatori
Andrea Zanetti
Generi
arte contemporanea, personale

In una istallazione inedita, le opere di Zino andranno a riempire il muro con memorie e ricordi; un insieme di appunti e di note che aiuteranno a rigenerare l’iconografia pop per consegnarla ad una nuova interpretazione.

Comunicato stampa

Prendete un oggetto qualsiasi, di uso comune; provate a scomporlo oppure a metterlo in relazione ad altri oggetti.
Adesso guardatelo di nuovo e immaginate un racconto.
Questo esercizio, apparentemente banale, è il cuore del lavoro di Zino (Luigi Franchi all’anagrafe).
Richiamando da un punto di vista formale l’estetica della Pop Art, Zino parte dagli oggetti per raccontare un mondo di significati e un insieme di relazioni; per sbrogliare l’intreccio delle sensazioni più intime.
Scompone l’immagine classica che abbiamo davanti al nostro quotidiano per indagare tra i significati nascosti e recuperare alla memoria sensazioni di vita vissuta o semplicemente per recuperare nel ricordo la sensazione tattile, il profumo o il sapore di un particolare momento legato all’oggetto rappresentato.
In un continuo movimento che parte da fotografie che vengono scomposte per piani, Zino esce dalla bidimensionalità dell’opera d’arte per invitarci ad assumere uno sguardo diverso.
Le sue sono opere che si guardano almeno da tre lati e ci invitano ad abbandonare l’interpretazione immediata dell’oggetto raffigurato per aprirci alla memoria; per spingerci attraverso il ricordo alle sensazioni, all’ironia dei giochi di parole, alle profondità delle relazioni.
“Un’urgenza comunicativa, a volte nostalgica a volte impulsiva, è ciò che porta a dar forma alle mie idee avvalendomi di un collaudato alfabeto iconografico, quello dell’oggetto di consumo che domina i nostri orizzonti, del marchio che realizza identità sociale, del simbolo collettivo che influenza le nostre azioni, declinati in un personale paradigma di misurazione del presente” (Zino).
In una istallazione inedita, le opere di Zino andranno a riempire il muro con memorie e ricordi; un insieme di appunti e di note che aiuteranno a rigenerare l’iconografia pop per consegnarla ad una nuova interpretazione.

Zino, nome d’arte di Luigi Franchi, nasce a Teramo nel 1973. Durante gli anni 90 studia storia dell’arte presso l’Università di Bologna laureandosi con una tesi su Francis Bacon e inizia a frequentare il mondo dell’arte contemporanea collaborando con alcuni artisti dell’ex-pastificio di Roma. Tornato in Abruzzo sul finire del millennio contribuisce alla realizzazione di alcune installazioni per eventi artistici in regione (Fuori Uso, Trasalimenti) prima di intraprendere un percorso parallelo nel restauro di opere d’arte diplomandosi nel 2003 presso Palazzo Spinelli a Firenze. Dal 2004 vive a Pescara.
Tra le mostre principali: Altre consuetudini: di Venere e di Marte, collettiva sala Polivalente Cupra Marittima (AP) a cura di Dario Ciferri (2014); Imago mundi: mostra personale galleria Cesare Manzo Pescara a cura di Maria Letizia Paiato (2014); Vedute, vedere, sentire: collettiva Marche Centro D’Arte Palariviera San Benedetto del Tronto a cura di Maria Letizia Paiato (2014); Artour-O: collettiva Villa Fani e Accademia del Disegno Firenze e Setup art fair: autostazione – Bologna (2014); POPs, totem e tribù del nuovo millennio: Zino/Frisco sala espositiva comunale N. Palma Teramo a cura di Alberto Melarangelo (2013).