Ziqian Liu – Inner Eye
Un invito alla conoscenza di sé e a riprendersi il proprio tempo, lentamente. Un elogio della solitudine che “può essere anche divertente”. É questa la rivoluzione gentile della giovane fotografa cinese Ziqian Liu che con i suoi scatti armoniosi e quieti dimostra che un nuovo equilibrio con il mondo che ci circonda è possibile.
Comunicato stampa
Con uno sguardo sempre più internazionale e un’attenzione sempre maggiore all’autorialità femminile, Other Size Gallery di Milano presenta dal 16 giugno al 16 settembre 2022 la personale “Ziqian Liu. Inner Eye”, a cura di Claudio Composti.
La mostra, realizzata in collaborazione con Paola Sosio Contemporary Art, espone una galleria di dieci autoritratti di medie e grandi dimensioni, realizzati a partire dal 2020, in cui la fotografa cinese accosta il proprio corpo a elementi naturali come fiori o frutta in composizioni che esprimono – grazie al sapiente uso delle forme e dei colori – un senso di equilibrio e pacata contemplazione.
Se da un lato l’armonia raggiunta dalle scene di Ziqian Liu allude all’auspicio di un equilibrio tra l’essere umano e il mondo che lo circonda, dall’altro il lavoro della fotografa è fortemente introspettivo e intimo.
Per l'artista, infatti, l'autoritratto è un modo per parlare a se stessa: il processo di costruzione dell’immagine – la composizione degli oggetti, il proprio posizionamento all’interno della fotografia – viene svolto in completa solitudine, in piena libertà e con tempi lenti, come lungo e lento è il processo di conoscenza di sé.
“Scelgo l'autoritratto – racconta Ziqian – perché nella vita di tutti i giorni abbiamo molto tempo per comunicare con gli altri, ma penso che sia necessario dedicare del tempo anche a se stessi. Penso che a volte la solitudine sia anche divertente. Adoro i momenti in cui riesco a sentirmi respirare".
Per questo, nel guardare i suoi scatti, l’osservatore ha la sensazione di leggere le pagine di un diario personale, di assistere a un momento privato a cui però non ha completo accesso. Il volto di Ziqian, infatti – e paradossalmente, trattandosi di autoritratti – viene sempre negato o svelato a piccoli tratti, come a invitare chi guarda a immaginarlo o a sostituirlo con il proprio, in un gioco di rimandi tra il sé e l’altro.
L’esito finale di tale processo creativo evoca una figura femminile, e un mondo intorno a lei, armoniosa e quieta, frutto in realtà di un lavoro meticoloso di totale controllo di sé e di tutti gli elementi in gioco: “Durante gli shooting – spiega l’autrice – effettuo aggiustamenti continui degli oggetti di scena e della posizione del mio corpo, fino a quando non sono soddisfatta del risultato. Premo l'otturatore dozzine di volte su ogni immagine per scegliere quella che mi piace di più. Talvolta quindi non si tratta solo di un lavoro creativo, ma anche di un esercizio di forza fisica e resistenza”. Nelle sue immagini non ci sono significativi processi di post-produzione, poiché la composizione deve essere perfetta nel momento dello scatto.
Ziqian Liu nasce nel 1990 in Cina, si laurea all'università di Tecnologia di Sidney nel 2015, si stabilisce a Shangai dove inizia a fotografare nel 2018.