Zoi Pappa – Gardens

  • CORTE

Informazioni Evento

Luogo
CORTE
Piazza Dante, 3 - 00185 , Roma , Italia
(Clicca qui per la mappa)
Date
Dal al

dal lunedì al venerdì, h 10.00/18.00

Vernissage
30/01/2016

ore 18,30

Generi
arte contemporanea, personale

​Le opere in mostra​ sono​car atterizzate da un’imponente dimensione murale e da una tramatura effimera che “offrono un posto altro, metafisico, ricco di nuovi mondi e capace di raccontare con i suoi dettagli simili a grottesche una rielaborazione contemporanea ed onirica della carta da parati”, nelle parole dei giurati del contest che le hanno assegnato il primo posto unanime.

Comunicato stampa

“Gardens” è composta da una serie di opere - eseguite con tecniche miste su carta da parati - ​esistenti e previste in posti specifici, alla quale Zoi Pappa ha lavorato tenendo presente il concetto di Nuovi Mondi. La carta da parati è in realtà una pittura già pronta, sulla quale l'artista dipinge sopra mantenendo alcune parti del disegno precedente. Lo spettatore difficilmente riuscirà a distinguere il confine tra il disegno della carta e l'intervento artistico.

Il centro del progetto consiste nell’idea della sperimentazione all’interno del processo percettivo. Niente è come sembra, niente è dato per scontato. Mondi transitori dove soggetti, oggetti e territori vivono in stati di continua trasformazione e assistono in maniera sorprendente alla loro potenziale rinascita, creazione, evoluzione, disfacimento e scomparsa. Questa giustapposizione sottolinea la natura contingente e transitoria della vita alla base della nostra esperienza quotidiana, dove un incidente casuale può accadere in ogni momento e cambiare il flusso delle cose. In un certo senso i “Gardens” costituiscono “altri mondi” con un margine di inaspettato che si riflette in modo visivo nella selezione delle diversità delle immagini.

È una reazione contro i valori e le sovrastrutture predominanti della società. Un rifiuto romantico di quel “senso di realtà” che lotta per invadere e controllare la sfera personale delle emozioni. Attraverso l’uso di un linguaggio in parte radicato nell’immaginario subconscio di simboli, sogni e miti e in parte nel mondo esteriore fatto da impressioni, scienza, nanotecnologia, fisica, matematica, architettura, chimica, biologia e anatomia, l'artista ha cercato di raggiungere un “non senso” e una incoerenza che porta all’intera esplorazione di un senso interiore profondo e della sostanza.

Una trasformazione poetica del mondo in un mondo spirituale, dove ogni cosa è connessa e relativa. Le conquiste umane, le ricerche, le osservazioni e la conoscenza che cresce e prospera dalla natura. Il desiderio è quello di andare oltre il valore della moralità attuale per ritornare all’innocenza e creare un mondo indipendente da ogni logica o principio. I punti di vista selettivi o personali forniranno degli stimoli per mitologie personali e diversità di interpretazione e significato.

Nel corso della serata sarà presentato il catalogo del contest con le opere dei dieci finalisti: "Punti di Vista" di Danilo Chiesa e Walter Larteri, "Mappe per un nuovo mondo" di Arianna Favaro, "Take the white tablets first/ Permenides of Elea" di Fabio Gaudio, "Io amo l'invisibile" di Golsa Golchini, "Letsworktogether" di Martin Ernst Groß, "Eterogenesi" di Matteo Preite, Alessandro Legittimo e ​Gianmarco Macchia, "Cheloide alchemico" di Jacopo Mandich, "Gardens” di Zoi Pappa, "Cosmomorphia" di Roberta Isai e David​ Erwin Sever, "Guggenheim NY" di Luca Zanta.

​"Gardens" rappresenta l'esito finale del contest Nuovi Mondi – lanciato a giugno 2014 - a cui hanno partecipato artisti di diverse nazionalità e appartenenti a differenti ambiti creativi: pittura, illustrazione, design, architettura, graphic design, scenografia, animazione, digital art, installazioni audio-video, video art, fotografia, scrittura e poesia, tecnologia. Il contest richiedeva di esprimere le proprie percezioni e interpretazioni di Nuovi Mondi intesi come nuove visioni, nuovi paesaggi, nuovi colori e nuovi materiali. Come spazi fisici e virtuali, stratificati e multiculturali, dove le frontiere vengono superate e sono possibili inediti meccanismi di interazione. Territori d’esplorazione dell’immaginifico, spazi utopici eppure possibili. Le opere proposte e selezionate hanno raccontato luoghi illusori o reinterpretato spazi già esistenti, evanescenti, o materici come legno e ferro. Oppure mappature sottili, e città inestricabili simili a sistemi neuronali. Fotografie sovrascritte, concettuali, delicatissime. O grafiche utopiche, di realtà aumentate, inesistenti, altre.

Nuovi Mondi, in numeri: 13 nazionalità, 14 ambiti creativi, 1 evento di lancio, 112 partecipanti, 8 giurati, 10 finalisti, 2 lingue ufficiali, 1 catalogo, ​2 mostre.

Zoi Pappa, n​ata ad Atene (Grecia) nel 1975, possiede una doppia identità di artista e curatrice indipendente. È la proprietaria dello spazio di progetti alternativi “Zoi’s” e occasionalmente lavora come tutor artistico in diverse istituzioni. Ha lavorato presso l’Exhibition Department della Glasgow School of Art e lo spazio di arte contemporanea “Tramway” (Glasgow-Scozia). Ha fatto parte della Reconstruction Community, una piattaforma avviata da un gruppo di teorici e storici dell’arte, architetti, sociologi e artisti. Il punto di partenza è stato il ripensamento dell’attuale Atene come una metropoli contemporanea. (A cura di: Trauma Queen, “Translate me”, “Who cares about Greek art?”, Trash Art. Curatori ospiti: “Street Hacker”, Centro de Extensión de la Pontificia Universidad Católica de Chile, Cile-San Diego).

​CORTE è il co-working elettivo che unisce il mondo professionale a quello culturale, mantenendo in entrambi un profilo basato sulle affinità dei suoi frequentatori. CORTE è una famiglia allargata di esperti in ambiti diversi che intrecciano la propria vita lavorativa tra le stesse alte mura. Fondata a Roma nel settembre del 2013, ha già conquistato un posto nella sempre più interconnessa terra di mezzo che si estende tra l’architettura, il design, la comunicazione, le arti visive e i servizi culturali. Un'autorialità collettiva, che unisce saperi apparentemente distanti e li mette a disposizione di progetti integrati. È all'interno di questa ricerca multidisciplinare che si inserisce “Nuovi Mondi”, declinazione ideale di incontro tra le visioni.