Zoltan Fazekas – R/ 953. Della vita delle immagini
Per la prima volta a Palermo si espone la decennale produzione artistica del fotografo ungherese. Muovendo dalla fotografia analogica documentaristica, dal ritratto partecipato, dall’utilizzo di immagini trovate nei mercati o appartenenti all’archivio di famiglia, Zoltan Fazekas sviluppa, sin dagli anni Ottanta, una ricerca incentrata sulle potenzialità dell’immagine fissa e in movimento.
Comunicato stampa
Giovedì 20 marzo (ore 18:00), la Galleria Nuvole presenta “R/ 953. Della vita delle immagini”, a cura di Giusi Affronti, mostra personale di Zoltan Fazekas: per la prima volta a Palermo si espone la decennale produzione artistica del fotografo ungherese. Muovendo dalla fotografia analogica documentaristica, dal ritratto partecipato, dall’utilizzo di immagini trovate nei mercati o appartenenti all’archivio di famiglia, Zoltan Fazekas sviluppa, sin dagli anni Ottanta, una ricerca incentrata sulle potenzialità dell’immagine fissa e in movimento (video digitale e, più recentemente, in Super 8). Lo studio della pellicola fotografica lo conduce alla frammentazione del soggetto e alla sua riproposizione in fase di post-produzione e montaggio: quella di Zoltan Fazekas è una narrazione che avviene attraverso la contrazione di spazio e tempo realizzata nella costruzione dell’immagine. In una sperimentazione senza fine, a partire dalla tecnica avanguardistica del collage e del decollage di rotelliana memoria, Zoltan Fazekas abbandona la fotografia tradizionale (analogica e digitale) in favore di composizioni astratte e cut-up fotografici, fino alle più recenti e inedite elettrografie. Queste (stampate su carta fotografica, montate su lightbox o proiettate con lavagna luminosa) sono composizioni di immagini trovate dove l’estetica, il significante ed il caso sono dialetticamente in tensione.
La mostra, ad ingresso libero, resterà aperta fino al 24 maggio 2014 (da martedì a sabato ore 11– 13; 17-20).
Biografia. Zoltan Fazekas nasce nel 1969 a Budapest. Dal 1996 vive in Italia giocando da professionista a pallanuoto. Inizia a interessarsi alla fotografia negli anni ’80. Dal 2003 al 2006 partecipa al Festival Internazionale del Cinema di frontiera di Marzamemi col cortometraggio TEMACDWQ8 e la pubblicazione di alcuni suoi scatti sul Mediterraneo. Per lo stesso Festival, tra il 2007 e 2008, collabora nell’organizzazione della sezione cortometraggi, facendo anche parte della giuria. Nel 2006 presenta l’installazione Priolo in occasione della manifestazione “I veleni di Priolo”, presso la Camera Teatro Studio di Catania, a cura di Sebastiano Pennisi. Nello stesso anno, con un gruppo creativo indipendente, crea “La paura mangia l’anima”, rassegna nomade di video, radiodrammi, diaporami. In febbraio, alla Sala del Granaio della Fondazione Grimaldi a Modica, presenta la prima parte della mostra itinerante “Uscita d’emergenza”. Dal 2006 è presidente dell’associazione culturale “Cinecircolo L’eclisse”, aderente al Centro Studi Cinematografici. Dal 2006 collabora con il collettivo canecapovolto al progetto “Helmut Doppel”, “Presente Continuo (Lo stato dell’Arte),” “Praktisix (La vostra vista non è perfetta)”, “UMISIDIMAI”, esponendo alla Galleria Civica Montevergini di Siracusa, all’Auditorium-Fondazione Musica per Roma, Galleria Francesco Pantaleone Arte Contemporanea di Palermo, Galleria Gianluca Collica di Catania.