Zoom Festival 2016
Il festival, che ha per titolo Algoritmi – numeri di teatro recente, è come sempre forgiato e condotto da Giancarlo Cauteruccio, che ne è anche l’ideatore. In tutti questi anni ha dipinto un ciclorama della scena teatrale italiana e dei suoi fermenti, e non rinuncia a questa missione anche nell’undicesima edizione.
Comunicato stampa
Comincia venerdì 25 novembre e durerà fino a sabato 3 dicembre Zoom, il festival promosso dalla Fondazione Teatro della Toscana al Teatro Studio ‘Mila Pieralli’ di Scandicci, con la direzione artistica di Giancarlo Cauteruccio.
L’edizione 2016, XI della sua storia, inaugura con un evento speciale: ON THE FLOOR – FOSCA PARTY, una festa per i 10 anni di Fosca e dell’artista Caterina Poggesi.
Completano il primo fine settimana i Gogmagog con INFINITA GUERRA ITALIANA, sabato 26 novembre, e un altro evento speciale domenica 27 novembre: la video performance di e con Daniela Nicolò e Enrico Casagrande che celebreranno al Teatro Studio i 25 anni di carriera dei MOTUS.
Da undici anni è un’esplorazione indefessa e ininterrotta nei territori del nuovo, o dello sperimentato che si rinnova. Zoom festival affronta ora una nuova fase della sua esistenza sotto l’insegna del Teatro della Toscana, gestore da gennaio scorso del Teatro Studio ‘Mila Pieralli’. Il festival, che ha per titolo Algoritmi – numeri di teatro recente, è come sempre forgiato e condotto da Giancarlo Cauteruccio, che ne è anche l’ideatore. In tutti questi anni ha dipinto un ciclorama della scena teatrale italiana e dei suoi fermenti, e non rinuncia a questa missione anche nell’undicesima edizione.
“Opporre sentimento, passione, bellezza, poesia ad una realtà numerica della quale anche ogni istituzione culturale è costretta ad avvalersi – scrive Cauteruccio nella sua nota artistica – per scegliere, selezionare, affidare favorendo così la quantità a discapito della qualità, questo nell’arte e, in particolar modo nel teatro, è molto pericoloso. Intitolare il festival Algoritmi è una denuncia. Scrivere nel sottotitolo numeri di teatro recente, invece che spettacoli di teatro contemporaneo, è un allarme necessario”.
Zoom apre venerdì 25 novembre, alle 20:45, con l’evento speciale ON THE FLOOR – FOSCA PARTY, teatro, danza, musica, performance, dj set per festeggiare Fosca e i 10 anni di carriera dell’artista Caterina Poggesi. Una festa per un’artista sensibile che proprio al Teatro Studio ha mosso i suoi primi passi.
La sera di sabato 26 novembre è tutta per i Gogmagog, compagnia nata anch’essa al Teatro Studio e che oggi vive un importante sodalizio artistico con l’autore e regista Virginio Liberti: insieme presentano INFINITA GUERRA ITALIANA, un progetto in quattro battaglie per raccontare lo stato di conflitto permanente che dimora nelle pieghe più intime della nostra società.
Chiude il primo fine settimana del festival, domenica 27 novembre, un altro evento speciale: i MOTUS, uno dei più importanti gruppi teatrali italiani e internazionali, dalle 20:45 festeggiano il 25° anno di ricerca con una videoperformance di e con Daniela Nicolò e Enrico Casagrande, proprio al Teatro Studio dove hanno presentato la maggior parte delle loro creazioni.
venerdì 25 novembre, dalle 20:45 EVENTO SPECIALE
ON THE FLOOR – FOSCA PARTY
ore 20.45 2BEE performance danza contemporanea di Kirillov/Fosca
ore 22 concerto Jennifer Woods Orchestra
ore 23 retrospettiva video dei lavori di FOSCA
ore 24.00 dj set
FOSCA celebra i suoi 10 anni di attività al Teatro Studio, nel luogo che da sempre ha ospitato le sue creazioni, coinvolgendo artisti e collaboratori storici per ricreare le atmosfere che ne hanno caratterizzato il percorso artistico.
Gli ospiti saranno i protagonisti della serata: FOSCA metterà a disposizione il “camerino”, per mascherarsi con costumi e oggetti di scena degli spettacoli.
FOSCA, progetto fiorentino di arte contemporanea, principalmente performativa, voluto da Caterina Poggesi, Maria Caterina Frani e Maria Pecchioli, è una rete in continua definizione che mira a creare spazi di indagine e riflessione nella cultura contemporanea, attraverso creazioni nell’ambito delle arti performative e visive. All’interno delle varie iniziative ogni volta collaborano artisti diversi, legati ai tratti specifici dell’opera.
FOSCA non vuole essere una formazione di persone, piuttosto un insieme di collaborazioni e vissuti, in continua mutazione fra soggetti, linguaggi, territori e ambiti disciplinari, occupandosi trasversalmente di cultura, educazione, socialità, scienze umane.
Caterina Poggesi è formatrice, regista, attrice e autrice. Da anni impegnata nella ricerca in ambito delle arti della scena e della formazione, è fondatrice, regista e codirettrice del progetto FOSCA e collaboratrice di Virgilio Sieni per l’Accademia sull’arte del gesto. Lavora a progetti tra arte e educazione per Tempo Reale e Fabbrica Europa.
Maria Caterina Frani è attrice, performer e speaker. Da anni lavora nell’ambito dello spettacolo dal vivo e non, spaziando dal teatro, al cinema, alla radio, con particolare interesse ai linguaggi contemporanei. Dal 2009, insieme a Caterina Poggesi e Maria Pecchioli, coordina la parte ideatrice e performativa del progetto Fosca.
sabato 26 novembre, dalle 20:45 alle 24
Gogmagog / Armunia Festival Costa degli Etruschi
con il sostegno di Giallo Mare Minimal Teatro e Regione Toscana - Sistema Regionale dello Spettacolo
INFINITA GUERRA ITALIANA
Un progetto in quattro battaglie
di Virgilio Liberti
con Cristina Abati, Rossana Gay, Johnny Lodi, Ciro Masella, Tommaso Taddei
direzione tecnica Antonella Colella
regia Tommaso Taddei
PRIMA BATTAGLIA | ore 20.45 > 45 minuti
Tommaso Taddei
NON È QUEL CHE SEMBRA
di Virginio Liberti
regia Tommaso Taddei
SECONDA BATTAGLIA
Cristina Abati e Johnny Lodi
DURANTE IL CARNEVALE
di Virginio Liberti
scena realizzata da Alberto Fantini
regia Tommaso Taddei
TERZA BATTAGLIA | ore 21.45 > 45 minuti
Ciro Masella
S. M.
di Virginio Liberti
voci di Carlo Salvador e Alessandra Comanducci
regia Tommaso Taddei
QUARTA BATTAGLIA
Rossana Gay
SOLO UN PUGNO D’AMORE
di Virginio Liberti
regia Tommaso Taddei
Infinita guerra italiana è un dato di fatto davanti al quale siamo chiamati da Gogmagog, gruppo fiorentino di ricerca e sperimentazione teatrale, a prendere posizione. Possiamo aderire e prendere parte alla guerra o disertare, ma non possiamo fingere di ignorarla.
Quattro battaglie, quattro atti unici, scritti da Virginio Liberti e diretti da Tommaso Taddei, della durata di venti minuti ciascuno, che abitano due spazi. Con Cristina Abati, Rossana Gay, Johnny Lodi, Ciro Masella e lo stesso Tommaso Taddei.
Uno stato di conflitto permanente, di guerra perenne, dimora nelle pieghe più intime della nostra società, all’interno dei rapporti che ci legano l’uno all’altro, dandoci l’impressione di avere sempre un nemico da distruggere. Con il nemico non c’è dialogo, non c’è accordo possibile, è guerra. Non si tratta dei conflitti globali che insanguinano aree sempre più vaste del pianeta, non delle crociate contro migranti, profughi e poveri che di queste guerre sono il risultato, non delle lotte tra organizzazioni criminali, né di quelle economiche tra poteri finanziari.
Si tratta, piuttosto, di una cultura dell’aggressività, del ricatto, della sopraffazione talmente radicata da sembrare connaturata all’esistenza, in un contesto dove il confine tra vittima e carnefice diventa labile, quasi superfluo. Un dato di fatto davanti al quale siamo chiamati a prendere posizione. Possiamo aderire e prendere parte alla guerra o disertare, ma non possiamo fingere di ignorarla.
Infinita guerra italiana si articola in quattro battaglie, quattro atti unici della durata di venti minuti circa che abitano due spazi. La prima e seconda battaglia, Non è quel che sembra e Durante il carnevale, avvengono nello stesso luogo senza intervallo tra le due, così come la terza e la quarta battaglia, S. M. e Solo un pugno d’amore. Si può assistere a tutte e quattro le battaglie o solo alle prime due o solo alle seconde due.
domenica 27 novembre, dalle 20:45 alle 24 EVENTO SPECIALE
MOTUS
A Zoom Festival i romagnoli Motus fanno festa per i loro primi 25 anni di carriera.
La compagnia Motus è stata fondata nel 1991 da Enrico Casagrande e Daniela Nicolò. Da allora è continuo il tentativo di espandere, dilatare, contaminare l’esperienza teatrale oltre i confini fra i generi. Motus ha sempre scolpito i propri progetti agendo e reagendo ai fatti del quotidiano, nutrendosi delle contraddizioni del contemporaneo, traducendole, facendone materia attiva di riflessione e provocazione anche attraverso il prolifico dialogo con alcuni grandi classici del teatro.
Dopo un lungo periodo di produzione in cui s’intrecciano influenze di vari autori quali Genet, Ballard, Pasolini, De Lillo, Fassbinder, con gli ultimi progetti ha indagato grandi classici per prendere di petto questioni brucianti della quotidianità. Nel 2008 si inaugura il progetto ‘Syrma Antigónes’, entro il quale si collocano tre Contest - performance intese come confronto tra soli due attori - e Alexis. Una tragedia greca (2010), presentato, tra l’altro, con grande successo di critica e pubblico al Festival TransAmérique di Montréal e a Under The Radar, New York e in tanti prestigiosi teatri e rassegne tra Europa e Sud America. Da anni, infatti, la compagnia è protagonista di importanti tournée internazionali. Nel 2011 si apre ‘AnimalePolitico Project’ con The plot is the revolution, incontro scenico tra due Antigoni: Silvia Calderoni, storica attrice della compagnia, e l’indomita Judith Malina del Living Theatre. Di questo percorso fanno parte le produzioni Nella Tempesta (2013) e Caliban Cannibal (2013). Nell’estate 2015 MDLSX apre un nuovo fronte di ricerca sul confine/conflitto con le “diversità” con il progetto che porterà al debutto nel 2018 di Black Drama (un musical tragico) ispirato (anche) agli Appunti per un’Orestiade africana e Pilade di P.P.Pasolini.