A Miami un’installazione immersiva degli studenti di arti visive di IED Milano 

L’Istituto Europeo di Design ha presentato la mostra 'Denoise' alla prima edizione di Alcova alla Miami Art Week

“Crediamo che il design e la creatività siano intrisi di curiosità e comprensione: sono la base per soluzioni, rappresentazioni e stimoli per interpretare la contemporaneità e valorizzare la vita”: così il Dean del Gruppo dell’Istituto Europeo di Design Riccardo Balbo ha commentato la partecipazione degli studenti del Master in Arti Visive per l’Era Digitale alla prima edizione di Alcova alla Miami Art Week 2023. Il progetto degli studenti milanesi, coordinato dall’artista visivo Martin Romeo, è l’esperienza interattiva di video mapping Denoise che invita i partecipanti ad abbracciare l’ignoto come parte integrante della nostra esistenza. “Siamo entusiasti di partecipare per la prima volta alla Miami Art Week e di presentare un insieme di lavori che invita le persone a considerare l’ignoto e il rumore come parte della nostra esistenza”, ha aggiunto Balbo. “Alcova è un’importante piattaforma culturale e il contesto perfetto per condividere l’approccio formativo unico di IED”. 

L’esperienza interattiva di video mapping ‘Denoise’

Traendo ispirazione dal Gruppo T, l’influente gruppo di artisti cinematografici italiani degli anni Cinquanta, l’installazione multisensoriale ha trasformato la stanza 35 del Selina Gold Dust Motel su Biscayne Boulevard in un “viaggio teatrale”, combinando volumi, superfici e suono su più livelli di narrazione. Adattamento del progetto di fine anno degli studenti presentato a Milano lo scorso settembre, Denoise è una profonda opera collettiva di Daniela Cimarelli, Emma Scarafiotti, Sofia Masiello, Monica Rivolta, Erica Gariboldi, Mattia Solazzo, Ottavio Mannarino e Kamilla Lucarelli M che valorizza il concetto di riduzione del rumore (denoising), traducendo il rumore stesso in un’azione positiva di riconoscimento, tolleranza e appropriazione artistica.

Gli studenti di arti visive dello IED a Miami

Individualmente gli studenti hanno reinterpretato il lavoro del Gruppo T, presentando sette situazioni comunicative – Linguaggi Paralleli, Traduzioni Simultanee, Disarmonia, Dialoghi Impossibili, Barriere, Nuovi Silenzi e Ingressi – attraverso sculture, animazioni e narrazioni. Insieme, le singole opere di ogni artista diventano corali, abitando il concetto di rumore e stimolando una riflessione sulle situazioni quotidiane, sulle connessioni umane, sulle correlazioni tra macchine e sulle interazioni tra uomo e macchina.

https://ied.edu/

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Redazione

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