Gli studenti dello IED di Roma trasformano gli spettatori in avatar in un’installazione immersiva

Presentata all'ultima edizione del Bright Festival di Lipsia, “URBAN SECRETS” è un'installazione che affronta temi come la privacy e il voyeurismo digitale

Il condominio di una metropoli contemporanea come metafora della pervasività della tecnologia, tra privacy e voyeurismo digitale: è questo il cuore dell’installazione immersiva URBAN SECRETS realizzata dagli studenti di IED Roma Arti Visive e presentata all’ultimo Bright Festival di Lipsia, manifestazione culturale che promuove la creatività digitale a livello internazionale.

L’installazione immersiva “URBAN SECRETS”

L’opera nasce come progetto di tesi interdisciplinare sviluppato da nove studentesse e studenti in Media Design, Sound Design e Graphic Design, ed evidenzia l’influenza reciproca tra osservatori e osservati. Sebbene gli spettatori siano gli osservatori, potrebbero non rendersi conto di essere a loro volta soggetti a un’osservazione: così URBAN SECRETS non si limita a essere un’installazione visiva, ma rappresenta anche una riflessione sulle complesse relazioni umane e digitali.

La trasformazione dei fruitori in avatar con il progetto “URBAN SECRETS”

Il progetto installativo ha coniugato la progettazione interattiva in Touch Designer con la fotogrammetria, i metahuman e la motion grafica trasformando i fruitori in avatar e lo spazio in un limbo emotivo dal forte impatto. In parallelo, il corso di Graphic Design ha realizzato una pubblicazione per comunicare la manifestazione, e i diversi corsi hanno collaborato alla creazione della brand identity e degli strumenti promozionali delle performance.
Realizzato in collaborazione con lo stesso Bright Festival, la cui ultima edizione si è tenuta lo scorso ottobre in Germania, questo lavoro è stato anche finalista della ultima edizione degli IED Roma Design Awards, evento che ogni anno premia i lavori di tesi più innovativi della sede romana di IED.

La partecipazione collettiva all’installazione immersiva “URBAN SECRETS”

Al progetto hanno preso parte Alice Ecossi, Elisa Luzi, Roberta Squitieri (Media Design), Giammarco Benetti, Emanuele Danna, Lorenzo Ferrara, Lorenzo Gardenal (Sound Design), Giorgia Guidi, Giulia Sabatino (Graphic Design), con il coordinamento della docente e sound designer Alice Felloni, presente al Festival anche con una performance personale.

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Redazione

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