Giardinieri d’arte. Il corso di formazione alla Reggia di Venaria Reale diventa tema di convegno
Il corso di formazione, giunto alla quarta edizione, pone l’accento sull’importanza delle figure specializzate in architettura e manutenzione dei giardini storici. Tanto da pensare di riconoscere il “giardiniere d’arte” come un professionista del settore dei beni culturali, al pari del restauratore
Workshop, master, stage, laboratori, seminari, ormai da tempo anche il mondo dell’arte è un pullulare di opportunità grazie alle quali è possibile acquisire nuove conoscenze e sviluppare ulteriori skills, si possa essere (aspiranti) artisti, curatori, advisor, educatori o giardinieri. Ebbene sì, anche giardinieri, o per meglio dire, “giardinieri d’arte per giardini e parchi storici”, stando al titolo del corso di formazione promosso dalla Reggia di Venaria Reale (TO) e di cui in questi mesi si sta svolgendo la quarta edizione che vede la partecipazione di 18 futuri giardinieri. Dell’importanza di questa figura professionale si è parlato nei giorni scorsi, proprio alla Venaria Reale, in occasione del convegno La formazione del giardiniere d’arte per giardini e parchi storici: da qui è partita infatti la proposta – sostenuta dalla stessa Reggia, la Sovrintendenza ai Beni Architettonici e l’Associazione Parchi e Giardini d’Italia – di presentare al Ministero dei Beni e delle Attività Culturali la proposta di istituire la figura del “giardiniere d’arte”.
IL CORSO E LA FIGURA PROFESSIONALE
Secondo la definizione data dalla descrizione del corso di formazione, “il giardiniere d’arte per giardini e parchi storici è un professionista che opera nel settore della sistemazione di parchi, giardini e aiuole. È in grado di realizzare gli interventi volti alla conservazione, al rinnovamento, al rifacimento di elementi, spazi, architetture vegetali del giardino, padroneggiando le tecniche, i materiali e le modalità di messa a dimora, cura, prevenzione e rigenerazione degli elementi vegetali di cui sono composti”. L’ideazione del corso risale al 2010, quando la Direzione Regionale del Mibact Piemonte e l’Assessorato alla Formazione e al Lavoro della Regione Piemonte hanno istituito la figura professionale del giardiniere d’arte. Storia e architettura dei giardini e dei parchi, tecniche di cura e manutenzione della componente vegetale, e tecniche di manutenzione del vivaio sono alcuni dei temi trattati durante il corso – per un totale di 800 ore suddivise tra lezioni e stage conclusivo –, che già nelle edizioni precedenti ha formato professionisti che oggi lavorano ai giardini della regge di Versailles e di Caserta.
UNA FIGURA CHE VA RICONOSCIUTA E PROMOSSA
La promozione del progetto vede impegnato, in prima linea, il Consorzio delle Residenze Reali Sabaude, il cui circuito storico-artistico si presta a essere valorizzato non solo per la bellezza architettonica dei suo edifici, ma anche per la storia e l’importanza dei suoi giardini. “Le carenze nella formazione della figura del giardiniere sono ben note a chi si occupa di giardini storici”, ha spiegato Mario Turetta, direttore del Consorzio Residenze Sabaude. “Si tratta di una figura professionale che va riconosciuta e promossa. Come quella del restauratore. L’Italia ha tanti giardini che ne hanno bisogno”.
– Desirée Maida
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati