Daniele Pitteri è il nuovo Direttore della Fondazione Modena Arti Visive. Succede a Diana Baldon
L’ex Direttore del Complesso Museale di Santa Maria della Scala di Siena succede nell’incarico di Direttore Generale alla FMAV a Diana Baldon, che rimane in seno all’istituzione ricoprendo il ruolo di Curator at large
È Daniele Pitteri il nuovo Direttore Generale di FMAV – Fondazione Modena Arti Visive, e succede nell’incarico a Diana Baldon, che rimane comunque in seno all’istituzione ricoprendo il ruolo di Curator at large. Pitteri giunge a Modena dopo aver diretto il Complesso Museale di Santa Maria della Scala di Siena, e si insedierà ufficialmente a partire dal prossimo 1 aprile.
FONDAZIONE MODENA ARTI VISIVE: DA DIANA BALDON A DANIELE PITTERI
Stando a quanto dichiarato dal Presidente della FMAV Gino Lugli, è stata la stessa Diana Baldon a chiedere alla Fondazione di modificare il proprio ruolo all’interno dell’istituzione: “il Consiglio di Amministrazione di FMAV – Fondazione Modena Arti Visive ha accolto la richiesta della dott.ssa Diana Baldon di modificare il proprio ruolo da Direttrice Generale a Curator at large di Fondazione Modena Arti Visive, per poter conciliare al meglio i suoi impegni professionali con le esigenze indifferibili della sua vita privata, affidando a un’agenzia di recruitment, il compito di selezionare una figura professionale all’altezza del ruolo da ricoprire. Una prima selezione su un ampio campione di candidature”, continua Lugli, “ha portato alla scelta di tre nomi da cui è scaturito quello di Daniele Pittèri, che ha un profilo professionale ampio con competenze curatoriali e comunicative e con una pluriennale esperienza nel management culturale. Il suo incarico avrà una durata di tre anni”.
IL PERCORSO DI DIANA BALDON ALLA FMAV
Già Direttore della Fondazione Fotografia Modena, Diana Baldon è stata nominata Direttore Generale della FMAV nell’ottobre 2017, “sbaragliando” le altre due concorrenti che ambivano al posto di direttore, ovvero Maria Chiara Bertola e Caterina Riva. La rosa delle finaliste, selezionate attraverso un bando pubblico indetto lo scorso anno dal Comune di Modena, era composta anche da Ilaria Bonacossa, che ha deciso di rinunciare alla competizione dopo essere stata nominata direttrice di Artissima. “Ringrazio il Consiglio di Amministrazione e i soci fondatori di Fondazione Modena Arti Visive per la fiducia e la stima riposte, nonché per l’apprezzamento del mio operato, cogliendo l’occasione per sottolineare il continuo lavoro del Consiglio e dei soci, finalizzato a promuovere iniziative di eccellenza nel territorio modenese”, ha dichiarato Diana Baldon. “La nuova soluzione concordata mi consentirà di proseguire nel proficuo rapporto che in questi anni si è consolidato con il Consiglio e con i soci della Fondazione, nel solco di un progetto sviluppato con grande impegno reciproco. Sono certa che la collaborazione nel ruolo di Curator at large ci consentirà di continuare nello sviluppo del lavoro già impostato, conseguendo sempre nuovi e più ambiziosi obiettivi, che si aggiungeranno a tutti quelli raggiunti nel recente passato”.
IL NUOVO DIRETTORE DELLA FMAV DANIELE PITTERI
Nato a Napoli nel 1960, Daniele Pitteri giunge alla direzione della Fondazione Modena Arti Visive direttamente da Siena, dove ha diretto il Complesso Museale di Santa Maria della Scala. Pitteri ha lasciato l’incarico senese lo scorso 1 febbraio, dopo aver contribuito al rilancio del Complesso, in termini di programmazione ma anche di management: come scrive Giulia Maestrini in questo articolo, “Pittèri – selezionato attraverso un bando internazionale dall’ex sindaco Bruno Valentini – ha cambiato il volto del Santa Maria della Scala, non solo nei numeri (staccava meno di 70 mila biglietti nel 2015, nel 2018 sono stati 203 mila) ma anche nell’organizzazione: ha messo in sicurezza il museo con interventi strutturali che ne hanno permesso l’accreditamento regionale; ha ridato spinta a un ruolo di produzione e co-produzione delle mostre (non accadeva da anni); ha chiuso un accordo storico con i «dirimpettai» dell’Opera del Duomo per biglietteria e bookshop unificati. Ognuno commenterà sul valore culturale, scientifico o puramente estetico di quello che si è visto in questi anni nell’ex Spedale (dalla grande monografica su Ambrogio Lorenzetti alle incursioni pop di Musica per gli Occhi), ma non può sfuggire un dato: il Santa Maria è tornato a vivere e attrarre visitatori diventando finalmente un pezzo di città, dopo un lungo periodo di buio, incertezza e silenzio”. Oltre all’incarico al Santa Maria della Scala, Pitteri è stato anche docente di comunicazione e marketing all’Università Sapienza di Roma e all’Ateneo di Siena (sede distaccata di Arezzo), componente della Commissione ministeriale per la valorizzazione del patrimonio culturale (2007-08) e della Commissione impresa/cultura di Confindustria (1999-2003). Ha inoltre collaborato con istituzioni come la Biennale di Venezia, il Premio David di Donatello, gli Incontri Internazionali del cinema, l’Istituto Francese di Napoli, il Museo Palazzo Riso di Palermo, la Triennale di Milano, i Comuni di Milano e Torino, la Regione Toscana, la Fondazione Monte Paschi, la Fondazione Cariplo, la Fondazione Perugiassisi 2019, il Forum Universale delle Culture.
– Desirée Maida
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