Roma: MACRO e Mattatoio cercano i nuovi direttori fino al 2022. Ecco il bando

Entrambi i concorsi, per un incarico triennale 2020-2022, sono promossi dall’Azienda Speciale Palaexpo, cui MACRO e Mattatoio fanno riferimento. Il budget sarà di 400mila euro l’anno, lo stipendio non si sa, la scadenza è il 22 luglio

Come avevamo già annunciato in questo articolo, ci sarà un cambio alla direzione del MACRO di via Nizza: Giorgio De Finis non verrà rinnovato, arriverà a naturale scadenza (31 dicembre 2019) e poi verrà sostituito da un altro direttore, non più a chiamata diretta, ma scelto questa volta tramite bando a evidenza pubblica, di prossima scadenza. Ultimi giorni anche per l’ulteriore bando per una figura che avrà il compito di coordinare tutte le attività del Mattatoio di Testaccio, Pelanda e Padiglioni. Entrambi i concorsi – per un incarico triennale 2020-2022 – sono promossi dall’Azienda Speciale Palaexpo, cui MACRO e Mattatoio fanno riferimento – spazi già sotto l’egida di ASP, presieduta da Cesare Pietroiusti, insieme a Palazzo delle Esposizioni – dopo l’ultima riforma voluta dal Campidoglio: un modo per riunire tutte le strutture sotto la comune denominazione di Polo del Contemporaneo, operativo da gennaio 2020.

LA RECENTE STORIA DEL MACRO

 Come è noto, infatti, Il MACRO – Museo d’Arte Contemporanea Roma, fino al 2017 ha fatto parte del sistema Musei in Comune della Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali, mentre dal 2018 la gestione è affidata all’Azienda Speciale Palaexpo, ente strumentale di Roma Capitale, Assessorato alla Crescita culturale che, pur dispensando parole di elogio per il progetto MACRO Asilo, ha deciso per un cambio di rotta (che punta a mantenere, però, molte di quelle caratteristiche). “In termini di risposta del pubblico, il MACRO, animato dal progetto MACRO Asilo, è riuscito a coinvolgere strati più vasti di popolazione, tradizionalmente lontani dal rapporto col museo, e di proporre messaggi culturali e sociali in maniera nuova dando un senso dinamico alla sua funzione di istituzione pubblica, aprendo a nuove possibilità di interpretazione del patrimonio, di sperimentazione e ricerca, di fare esperienze individuali e collettive”, si legge nel bando. “L’Azienda Speciale Palaexpo intende sostenere, rilanciare, ampliare il progetto di un MACRO aperto e plurale, luogo in grado di proporre un’offerta culturale variegata e accessibile nonché forme di ricerca e sperimentazione sia sui linguaggi artistici che sulle modalità di fruizione della cultura nella società contemporanea”.

CERCASI DIRETTORE DEL MACRO

 Il bando per la figura di direttore artistico del MACRO è aperto sia a figure singole, sia a “più persone fisiche in collaborazione fra loro”, con 10 anni di comprovata esperienza nel settore della curatela di mostre di arte contemporanea e/o organizzazione di attività culturali, di cui 3 anni di comprovata esperienza come direttore o curatore responsabile delle attività culturali di musei, fondazioni e altre istituzioni o organizzazioni nell’ambito della programmazione culturale e artistica di arte contemporanea. Sarà scelto il progetto culturale, elaborato sulla base di un budget destinato al MACRO di euro 400mila annui, in grado di “sviluppare, ampliare e dare continuità alle linee di indirizzo basate su apertura, pluralità, pratiche discorsive e dialogiche, creazione di comunità; promuovere l’accessibilità universale; favorire un ruolo attivo dei pubblici nello sviluppo delle attività; dare spazio alla ricerca e alla sperimentazione artistica anche in senso interdisciplinare; valorizzare le collezioni del Macro attraverso rapporti collaborativi con la Sovrintendenza Capitolina che ne ha la titolarità; promuovere e gestire la collaborazione con le istituzioni culturali e formative, le comunità artistiche, le Accademie straniere a Roma; promuovere e gestire la collaborazione con istituzioni italiane ed estere”. La scadenza per entrambi i bandi è fissata al prossimo 22 luglio 2019 e a Roma c’è un gran subbuglio sotto la cenere. Dopo aver per tanti anni chiesto un bando aperto e trasparente per eleggere il direttore del museo civico d’arte contemporanea, adesso i tanti curatori e critici romani hanno ciò che chiedevano: brutto segnale sarebbe una partecipazione bassa o non accurata da parte dei potenziali nuovi direttori. Che vinca il migliore.

  Claudia Giraud

http://jobs.artribune.com/competitions/bando-direzione-artistica-progetto-macro-2020-2022/3015.php

http://jobs.artribune.com/competitions/bando-responsabile-attivit-mattatoio-2020-2022/3016.php

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Claudia Giraud

Claudia Giraud

Nata a Torino, è laureata in storia dell’arte contemporanea presso il Dams di Torino, con una tesi sulla contaminazione culturale nella produzione pittorica degli anni '50 di Piero Ruggeri. Giornalista pubblicista, iscritta all’Albo dal 2006, svolge attività giornalistica per testate…

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