Il Ministero della Cultura presenta un report sulla reputazione online dei musei durante il Covid
Raddoppia la visibilità dei musei sui social: lo rivela lo studio condotto su 100 luoghi della cultura statali dal Politecnico di Milano a maggio 2020 per la Direzione generale Musei del Ministero per i Beni Culturali
Durante l’emergenza pandemica le attività di musei, parchi archeologici e istituti si sono riversate sui social e questo ha contribuito a raddoppiare la loro visibilità sul web, e di conseguenza la reputazione online, rispetto al periodo pre-Covid. A rivelarlo è uno studio condotto su 100 luoghi della cultura statali dal Politecnico di Milano nel mese di maggio 2020 per la Direzione generale Musei del Ministero per i Beni Culturali. “I musei italiani continuano a registrare un incremento delle performance sul web nel mese di maggio 2020”, si legge nel testo allegato al monitoraggio che rientra all’interno di un servizio di analisi periodiche avviato due anni fa dal Mibact per misurare l’indice di gradimento del pubblico nei confronti dei contenuti culturali online dei musei, e che ora ha evidenziato delle tendenze significative.
I MUSEI ITALIANI SUI SOCIAL DURANTE IL LOCKDOWN
Innanzitutto, la chiusura dei musei ne ha aumentato l’attività sui tre social network più popolari, con un incremento principale su Twitter, dovuto alla campagna MuseumWeek2020, svoltasi nella settimana 11-17 maggio 2020: in questo periodo i post al giorno sono stati 195, circa il triplo rispetto al numero medio giornaliero di Tweet pubblicati negli altri giorni del mese (46 post giornalieri). Per quanto riguarda le interazioni, il loro andamento non è andato, invece, di pari passo con quello del numero dei post ed è variato da canale a canale. Su Facebook, dopo un primo incremento significativo tra febbraio e marzo, la media delle interazioni per post si è abbassata rispetto a marzo, raggiungendo le 116 interazioni per post a maggio. Su Instagram, invece, il numero di interazioni per post ha seguito una tendenza decrescente, attestandosi sulle 520 interazioni per post nel mese di maggio, mentre su Twitter è stata crescente, passando da 26 interazioni per post prima delle chiusure dei musei a 31 interazioni per post.
I FOLLOWER DEI MUSEI ITALIANI
Il capitolo “follower” invece è stato in continua crescita dal mese di febbraio su tutti i canali social, con Instagram risultato il più seguito (26.683 follower medi per account) alla fine del mese di maggio. Infine, il momento della riapertura dei musei a partire dal 18 maggio ha segnato il drastico calo nella percentuale di post giornalieri con hashtag #iorestoacasa, registrando su Instagram la riduzione maggiore: il 37% in meno. Da tutti questi dati arriva però una conferma: il trend crescente dell’attività online dei musei italiani che l’emergenza sanitaria da coronavirus ha contribuito ad accelerare.
– Claudia Giraud
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