#arteculturabenicomuni: la campagna del Forum dell’Arte Contemporanea per l’emergenza Covid
L’arte contemporanea prova ad alzare la voce: finora 100 realtà hanno aderito alla campagna (ancora aperta) di affissioni pubbliche e statement online, lanciata per chiedere l’attenzione del Governo sulla crisi del settore arti visive
Ultimi giorni per poter aderire alla campagna #arteculturabenicomuni lanciata dal Forum dell’arte contemporanea italiana per denunciare la situazione estremamente critica in cui versano le arti visive, finora ignorate nelle misure del Governo, alzando la voce. In che modo? Adottando uno dei sei statement sintetizzati ai tavoli di discussione di maggio 2020 del Forum dell’arte contemporanea italiana, in forma di affissione pubblica, videoproiezione o post sui social. La risposta è stata drammaticamente alta, a conferma della reale gravità della situazione del contemporaneo in Italia e della sua capillarità (da Napoli è arrivato il consenso più ampio) che va dal grande museo alla piccola realtà indipendente.
100 MUSEI E REALTÀ COINVOLTI
Finora un centinaio tra musei pubblici, spazi non profit, fondazioni, gallerie, magazine (ci siamo anche noi di Artribune), comitati, centri studi e progetti del contemporaneo hanno partecipato o stanno per farlo proiettando sulle proprie facciate o pubblicando sulle proprie bacheche online richieste legate al sostegno, a strumenti e spazi per la ricerca, al riconoscimento del lavoro dell’arte e alla cultura come società coesa e mutualistica. “Inaspettatamente le adesioni stanno continuando da quando è partita la campagna il 10 ottobre e le raccogliamo fino a domenica 18 ottobre, dopodiché diffonderemo il video che le documenta”, ci racconta la curatrice indipendente Anna Daneri, membro del primo board del Forum, organizzazione informale nata a Prato nel 2015 che da allora riunisce i professionisti del settore per discutere delle problematiche del sistema dell’arte italiano.
FORUM ARTE CONTEMPORANEA: LA CAMPAGNA
“La campagna è una necessaria mobilitazione che ci siamo sentiti di promuovere a partire dagli esiti del forum di emergenza fatto online a maggio che vorremmo fossero recepiti dal Governo: la nostra è una richiesta di attenzione al comparto del contemporaneo e un invito a ripensare le politiche culturali del Paese”. Per poter aderire alla campagna, ogni ente che si occupa di contemporaneo in Italia può aderire scegliendo di applicare uno statement negli spazi urbani della città oppure sui propri social per alzare la voce e farsi sentire dal Governo: “non si tratta di statement che portano a una qualche risoluzione tecnica”, conclude Daneri, “ma sono più che altro suggestioni filosofiche e visionarie”. In pieno mood del mondo dell’arte contemporanea.
– Claudia Giraud
Forum dell’arte contemporanea
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