Artribune Podcast. L’incontro con Gillo Dorfles, Elio Fiorucci e Giovanni Allevi
In questo audio il prezioso incontro con Elio Fiorucci imprenditore e mecenate, Gillo Dorfles storico, Giovanni Allevi musicista. L’intervista con Elio Fiorucci, Gillo Dorfles e Giovanni Allevi nata per Parallelo42 09 collection, è nel podcast Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani, il podcast pensato per Artribune.
In Contemporaneamente podcast trovate incontri tematici con autorevoli interpreti del contemporaneo tra arte e scienza, letteratura, storia, filosofia, architettura, cinema e molto altro. Per approfondire questioni auliche ma anche cogenti e futuribili. Dialoghi straniati per accedere a nuove letture e possibili consapevolezze dei meccanismi correnti: tra locale e globale, tra individuo e società, tra pensiero maschile e pensiero femminile, per costruire una visione ampia, profonda ed oggettiva della realtà. Con Elio Fiorucci, Gillo Dorfles e Giovanni Allevi parliamo di Love therapy, per una società più a misura d’uomo e di libertà. A fronte dell’enorme sviluppo tecnologico, che rende la cultura e l’arte accessibili a molti, non c‘è stato un parallelo sviluppo delle relazioni interpersonali. Nonostante le tecnologie, la politica che governa e indirizza i popoli, che nel secolo scorso ha prodotto la follia delle guerre, è cambiata molto poco. Certo il nuovo non può che derivare dallo studio del passato, tuttavia è disgustoso il conformismo che prevale dappertutto. La comunione tra gli uomini è la felicità, e poter scegliere resta un grande lusso. La bellezza costa cultura, per questo l’arte dovrebbe essere insegnata nelle scuole elementari, riscoprendo anche la fisicità della creatività; e molto altro.
Ascolta “Elio Fiorucci Gillo Dorfles Giovanni Allevi – Contemporaneamente a cura di Mariantonietta Firmani” su Spreaker.GILLO DORFLES SU ARTRIBUNE PODCAST
Gillo Dorfles (1910-2018), testimone eccellente di tutto il Novecento, è uno dei più stimati intellettuali del panorama culturale italiano. Dopo una laurea in medicina, con specializzazione in psichiatria, ha seguito con passione la storia e l’evoluzione dell’arte non solo come critico e studioso, ma anche come attore e protagonista. Negli anni è diventato critico e filosofo d’arte oltre che professore universitario di estetica. Ha insegnato nelle Università di Milano, Firenze, Cagliari e Trieste, tenendo numerose lectio magistralis in istituzioni e accademie nazionali e internazionali. Nel 1948 ha fondato, con Atanasio Soldati, Galliano Mazzon, Gianni Monnet, Bruno Munari e molti altri intellettuali dell’epoca, il Movimento Arte Concreta (MAC), che promuove l’arte non figurativa e sostiene un astrattismo ‘concreto’ e geometrico, svincolato da qualsiasi tensione imitativa e lontano da ogni finalità lirica. Energico, instancabile scrittore e saggista, ha scritto oltre 30 volumi. Tra le sue opere Il divenire delle arti (1959), Nuovi riti nuovi miti (1965), Le oscillazioni del gusto (1970), Il Kitsch. Antologia del cattivo gusto (1972), L’intervallo perduto (2006). Horror Pleni, La (in)civiltà del rumore (2008), Conformisti (2009) e Fatti e Fattoidi (2009). Inoltre ha scritto numerose monografie su artisti e pittori fondanti nella storia dell’arte, tra cui Hieronymus Bosch, Albrecht Dürer e Antonio Scialoja, e volumi dedicati all’Architettura. Tra le numerose la onorificenze ricevute, ricordiamo il Compasso d’Oro assegnato dall’Associazione per il Design Industriale (ADI), la Medaglia d’Oro della Triennale. Ed ancora, il Premio della Critica Internazionale di Girona, Franklin J. Matchette Prize for Aesthetics. Accademico Onorario di Brera, membro dell’Accademia del Disegno di Città del Messico, Fellow della World Academy of Art and Science. Dottore honoris causa del Politecnico di Milano e dell’Università Autonoma di Città del Messico.
ELIO FIORUCCI PER ARTRIBUNE PODCAST
Elio Fiorucci, nato nel giugno 1935 e scomparso nel luglio 2015, è stato un grandissimo imprenditore e straordinario creativo, grande mecenate divulgatore dello spirito giovane contemporaneo. Nel 1967 il primo negozio in Galleria Passarella a Milano, disegnato dalla scultrice Amalia Del Ponte e con l’impianto musicale curato da Cesare Fiorese noto progettista di discoteche. Il Fiorucci Store proponeva le novità di Carnaby Street, le hit parade londinesi e statunitensi, qui nel 1983 Mendini realizzò il “Grande Metafisico”. Nel 1970 iniziò la produzione di abiti per il tempo libero, jeans in particolare, con il marchio Fiorucci. I suoi prodotti venivano distribuiti anche all’estero, prima in Europa e poi in Giappone, Stati Uniti e Sud America. Poi, nel 1975 aprì il primo negozio a Londra, in Kings Road, nel 1976 nacque il Fiorucci Store di New York. Nel 1979 un nuovo negozio a Los Angeles nel quartiere di Beverly Hills e nel 1982 a Parigi. I suoi prodotti divennero subito un fatto di costume e finiscono con l’attrarre l’attenzione del jet set internazionale. Nel 1978 Elio Fiorucci collaborò con Alfa Romeo e propose un intervento di Sottsass e Branzi, sulla Giulietta. Ancora, nel 1981 produsse un lungometraggio sulla vita di Basquiat uscito con il titolo Downtown 81. Nello stesso anno, dopo un viaggio a Disneyland nacque la moda “fashi-oon” ovvero fashion+cartoon. Nacque la collezione di T-Art di felpe illustrate con immagini di Walt Disney. un successo enorme che porta Fiorucci nel libro d’oro della grande multinazionale. L’80 è il decennio della Fiorucci-dipendenza. I paninari non potevano fare a meno del marchio colorato. Nel 1982 Du Pont lanciò la Lycra e Fiorucci la mischiò al denim, nacque il primo jeans stretch, femminile, aderente e seducente. Dopo, il film Flashdance (1983) Fiorucci lanciò la moda body, scalda-muscoli, fasce antisudore e leggings. Nel 1984, nacque la serie di figurine Panini che pubblicavano tutte le immagini grafiche del lavoro di 30 anni di attività: la collezione vendette 25 milioni di bustine in un anno. Dopo 30 anni di attività, nel 1990 cedette l’attività alla società giapponese Edwin International che mantiene a Milano il centro di design del gruppo. Ma la creatività di Fiorucci non si arrestò e nel 2003 nacque il progetto Love Therapy, che comprendeva jeans, felpe, abiti e accessori. Nello stesso anno il progetto per la Citroën Berligno un’auto che voleva essere una “casa-guscio accogliente e in movimento”. Ed ancora, nel 2006 nacque Baby Angel, la collezione di Elio Fiorucci progettata per il restyling e un nuovo processo di internazionalizzazione del Oviesse Industry. A partire dal 2007 nacquero store Baby Angel in franchising nel mondo, nel 2008 il Gruppo Coin acquisì la licenza esclusiva del marchio Love Therapy. L’enorme contributo di Fiorucci alla cultura contemporanea viene riconosciuto con numerosi premi tra i quali: premio talent scout imprenditore e comunicatore (2004), l’Ambrogino D’Oro (2006). Nel 2007 al Triennale gli dedica Fiorucciland simbolo della rivoluzione del costume degli anni ’70, nella mostra “Anni settanta, il decennio lungo del secolo breve”. Infine il suo grande impegno per la società, lo portarono a essere dal 2011 fra i garanti del manifesto La coscienza degli animali. Inoltre, dal 2014 creò opere t-shirt esclusive a sostegno del Progetto Amazzonia del WWF e con una t-shirt denuncia contro le pellicce d’angora.
GIOVANNI ALLEVI PER ARTRIBUNE PODCAST
Giovanni Allevi, nato nell’aprile 1969, si è diplomato al conservatorio Francesco Morlacchi di Perugia nel 1990 in pianoforte; nel 1998 si è laureato in Filosofia con lode con la tesi Il vuoto nella Fisica contemporanea. Nel 2001 ha conseguito il diploma in composizione al Conservatorio Giuseppe Verdi di Milano e ha frequentato l’Accademia Internazionale di Alto Perfezionamento di Arezzo, sotto la guida del maestro Carlo Alberto Neri. Ha frequentato i corsi di Bio-musica e musicoterapia di Mario Corradini, in cui ha analizzato il potere della musica di rendere liberi, evocare ricordi, immagini ed emozioni. Ha composto la musica per la tragedia Le Troiane di Euripide che è rappresentata al Festival Internazionale del Dramma Antico di Siracusa (1996). E nel 1997 ha vinto le selezioni internazionali per giovani concertisti al Teatro San Filippo di Torino. Ha pubblicato i suoi primi due album per pianoforte solo con Lorenzo Cherubini e Universal Italia: 13 dita (1997) e Composizioni (2003). Allevi con il suo pianoforte, apre i concerti di Jovanotti durante i tour. Nel 1998 sempre con la produzione di Saturnino ha realizzato la colonna sonora del cortometraggio Venceremos presentato al Sundance Film Festival negli Stati Uniti. Nel 1999 la musicista giapponese Nanae Mimura, solista di marimba, ha proposto alcuni brani di 13 dita trascritti per il suo strumento al Teatro di Tokyo ed in un concerto alla Carnegie Hall di New York. Con l’attività di pianista Giovanni Allevi si è confermato musicista eclettico, esibendosi in prestigiose rassegne concertistiche di musica classica, in importanti teatri italiani, e nei festival di musica rock e jazz, in tutto il mondo. Nel 2008 è uscito il suo quinto lavoro per pianoforte e orchestra dal nome Evolution, il primo album in cui è accompagnato da un’orchestra sinfonica. Il 21 dicembre 2008 ha suonato al consueto concerto di Natale presso l’aula del Senato della Repubblica Italiana. All’evento presenzia il capo dello Stato, Giorgio Napolitano, nonché le più alte cariche istituzionali. Allevi ha diretto l’orchestra sinfonica de “I virtuosi italiani”. Nell’occasione oltre alle proprie composizioni, ha eseguito musiche del maestro Puccini in ricordo del 150° anniversario della nascita. I proventi di tale concerto sono stati devoluti all’Ospedale pediatrico Bambino Gesù di Roma e tutto l’evento è stato trasmesso in diretta su Rai Uno. Nel 2008 vengono pubblicati due volumi: il diario autobiografico La musica in testa e il libro fotografico In viaggio con la strega. E molto altro.
-Mariantonietta Firmani
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