Nuovi direttori per importanti musei del Piemonte: ecco chi sono i quattro nominati
Angela Maria Rita Farruggia a Palazzo Carignano, Chiara Teolato a Villa Della Regina, Riccardo Vitale al Castello di Moncalieri e Alessandra Giovannini Luca al Castello di Racconigi: sono quattro i nuovi direttori alla guida dei musei gestiti dalla Direzione regionale Piemonte.
“I direttori neonominati hanno alle spalle non solo anni di esperienza e di confronto con le problematiche poste dalla conservazione e gestione del patrimonio, ma anche percorsi formativi molto qualificati”, spiega Elena De Filippis, direttrice dell’istituto regionale del Ministero in Piemonte, commentando il cambio di guardia per quattro dei nove luoghi della cultura gestiti da questo organo direttivo. Si tratta, nella fattispecie, di Palazzo Carignano, Villa Della Regina, il Castello di Moncalieri e il Castello di Racconigi, le cui redini saranno prese rispettivamente da Angela Maria Rita Farruggia, Chiara Teolato, Riccardo Vitale e Alessandra Giovannini Luca, incaricati per tre anni a seguito di un’apposita selezione tra i funzionari delle carriere tecniche del Ministero. Una sfida che si svolge su più livelli poiché, come prosegue De Filippis, “il loro insediamento avviene in un momento ricco di prospettive. Stiamo infatti lavorando per partecipare ai bandi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) che porteranno nuove risorse ai musei e vediamo i segni di un rinnovato interesse del pubblico dopo i limiti imposti dalla pandemia. Sono certa che i nuovi direttori sapranno cogliere questa nuova sfida con la consapevolezza che la mission dei musei è lavorare al servizio della società, della sua crescita culturale e del suo sviluppo”. Ecco chi sono i nuovi direttori e qual è il percorso professionale svolto finora.
– Giulia Ronchi
ANGELA MARIA RITA FARRUGGIA A PALAZZO CARIGNANO
Angela Maria Rita Farruggia è ora alla guida di Palazzo Carignano, uno dei più suggestivi ed imponenti palazzi del Seicento italiano, sorto per volontà di Emanuele Filiberto di Savoia-Carignano che ospita gli Appartamenti dei Principi di Carignano e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano. Funzionario architetto proveniente dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Città Metropolitana di Torino, Farruggia è in servizio nel Ministero dal 2010, occupandosi di interventi sui beni culturali e attività di promozione e valorizzazione della sede storica di Palazzo Chiablese. È stata assegnista di ricerca e ha svolto attività di docenza a contratto al Politecnico di Torino, dove ha conseguito un dottorato di ricerca in Storia e critica dei beni architettonici e ambientali e di specializzazione post lauream.
CHIARA TEOLATO A VILLA DELLA REGINA
Angela Maria Rita Farruggia prende il posto di Chiara Teolato la quale, da Palazzo Carignano, passa alla direzione di Villa della Regina, di cui da qualche anno era responsabile delle collezioni: si tratta di un complesso di vigna e giardini costruito ad inizio Seicento sulla collina torinese sul modello delle ville romane dal principe cardinale Maurizio di Savoia, figlio del duca Carlo Emanuele I, e che ha visto nel secolo successivo una ridefinizione tra edificio e giardini ad opera di artisti e architetti come Filippo Juvarra. Chiara Teolato, funzionario storico dell’arte nel Ministero dal 2013, è laureata e specializzata in Storia dell’arte presso l’Università degli Studi di Roma “La Sapienza” e ha conseguito il dottorato di ricerca in Storia e conservazione dell’oggetto d’arte ed architettura all’Università degli Studi Roma Tre e un master in management delle amministrazioni pubbliche alla SDA Bocconi di Milano. È stata responsabile delle attività per i siti UNESCO e direttrice, per un breve periodo, del Castello di Agliè. Durante il suo mandato a Palazzo Carignano, il suo operato si è distinto in particolare per l’attenzione all’accessibilità fisica, sensoriale e cognitiva dei visitatori, una linea direttiva di cui sarebbe interessante assistere agli sviluppi anche nel nuovo mandato.
RICCARDO VITALE AL CASTELLO DI MONCALIERI
Dopo sei anni di incarico, Riccardo Vitale lascia la direzione del Castello di Racconigi (dove si è occupato della valorizzazione del sito e della sua promozione) per quella del Castello di Moncalieri, fortilizio medievale ampliato nel XVII secolo attraversato nel tempo da una lunga storia, in cui si sono succeduti nobili, re, duchi, ma anche eserciti, occupanti nazi-fascisti, partigiani e infine sfollati. Laureato in architettura al Politecnico di Torino, Vitale è dal 2008 funzionario architetto del Ministero, nel cui ambito è stato operativo dapprima sul fronte della tutela dei beni architettonici e paesaggistici e poi ha orientato i suoi interessi sulla gestione del patrimonio. Il neo direttore manterrà, in parallelo, anche la guida del Forte di Gavi.
ALESSANDRA GIOVANNINI LUCA AL CASTELLO DI RACCONIGI
La direzione del Castello di Racconigi viene affidata ad Alessandra Giovannini Luca, che ha studiato la cultura figurativa piemontese anche in riferimento ai Castelli di Agliè e di Racconigi, di cui è stata nominata responsabile delle collezioni nel 2018, poco dopo il suo ingresso nel Ministero come funzionario storico dell’arte. Dottore di ricerca in Museologia, critica artistica e del restauro e docente a contratto all’Università degli Studi di Torino, ha dedicato il suo lavoro di ricerca alle interazioni tra storiografia artistica, storia della tutela e del restauro, mentre, più recentemente, si è occupata di indagini sulla storia della fotografia, di committenza e collezionismo dinastico in relazione al circuito delle residenze sabaude. A Racconigi – fondato intorno all’XI secolo e appartenuto nel tempo ai marchesi di Saluzzo e poi ai Savoia – ha lavorato al miglioramento dell’accessibilità al patrimonio con particolare riferimento all’iconografia sabauda, alle raccolte dell’Armeria e alla stagione novecentesca della dimora. Il castello, oggi, presenta nei suoi appartamenti una stratificazione del cambiamento del gusto della corte nel corso di circa quattrocento anni, tra stucchi, affreschi e arredi diversificati. I giardini e il parco, invece, mantengono intatto l’assetto ottocentesco, caratterizzato da un impianto di matrice romantica con corsi d’acqua, laghetti, grotte e monumenti.
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