Morto Peter Weiermair. Fu storico direttore della GAM di Bologna
Aveva 77 anni il critico d’arte tedesco, già direttore del Frankfurter Kunstverein e del Museo di arte moderna Rupertinum di Salisburgo
Peter Weiermair è morto il 26 novembre a Innsbruck: il critico d’arte e storico direttore della Galleria d’arte moderna di Bologna si è spento dopo una lunga malattia nella città austriaca, dove viveva. Editore e scrittore, aveva ricoperto alcuni grandi ruoli di direzione museale tra Germania, Austria e Italia. Era stato chiamato nel 2001 per dirigere la GAM dall’allora sindacoGiorgio Guazzaloca, e vi era rimasto fino al 2005.
LA GRANDE CARRIERA DA CURATORE DI PETER WEIERMAIR
Era nato a Steinhörnig in Baviera nel 1944, in piena guerra mondiale. Dopo gli studi di Storia dell’Arte, Germanistica e Filosofia in Austria, tra Innsbruck e Vienna, ha creato la rivista Ansichten e, nel 1964, fondato la casa editrice, Allerheiligenpresse. Ha diretto tra gli anni Sessanta e Settanta il Forum per l’arte contemporanea di Innsbruck, tra gli anni Ottanta e Novanta il Frankfurter Kunstverein, mentre lavorava come professore di Arte Contemporanea alla Hochschule für Gestaltung di Offenbach, per poi diventare direttore del Museo di arte moderna Rupertinum di Salisburgo. È diventato presidente dell’associazione internazionale dei curatori di arte contemporanea IKT, rimanendovi a capo per dieci anni. Nei primi Duemila ha ricoperto la carica di direttore alla GAM di Bologna (oggi Mambo) quando era ancora nella storica sede, accanto alla Fiera, imprimendovi in cinque anni una svolta dal carattere personale e internazionale, rivoluzionando il programma culturale dell’istituzione. Dalla personale del fotografo inglese John Hilliard a cui a quella del viennese Arnulf Rainer, la prima in Italia, ha continuato a portare negli anni grandi nomi come Erwin Wurm e Friedrich Dürrenmatt, accanto a esposizioni su nature morte e nudi maschili, di cui era esperto di livello internazionale. “Tutto lo staff del MAMbo lo ricorda con grande stima e affetto”, hanno fatto sapere dal museo. Weiermair ha quindi curato la mostra annuale dell’Atelierfrankfurt con gli artisti ospiti di Francoforte, città con cui era già in ottimi rapporti e dove aveva ricevuto la targa Goethe alla fine degli anni Novanta. Negli ultimi dieci anni aveva lavorato come curatore freelance in Europa, tra il Forum europeo Alpbach, la Kunsthalle di Vienna e l’Arnulf Museo Rainer a Baden.
– Giulia Giaume
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati