La ex curatrice della Biennale Christine Macel nominata direttrice del Musées des Arts Décoratifs
Prima la Biennale di Venezia, poi il lavoro di curatrice al Centre Pompidou e ora la direzione di uno dei musei più importanti della capitale francese. La carriera di Macel continua in ascesa
“Senza l’arte non si può reinventare il mondo, non si può immaginare il mondo di domani. Il ruolo degli artisti è anche quello di trasformare la realtà”. Così Christine Macel (Parigi, 1969) raccontava la propria visione ad Artribune in un’intervista. Direttrice della Biennale Arte di Venezia nel 2017 dal titolo Viva Arte Viva, la ritroviamo cinque anni dopo a capo del Musées des Arts Décoratifs, in cui è stata nominata direttrice. Situato nel cuore di Parigi, il museo ospita una delle collezioni di arti decorative più importanti al mondo, una selezione di oggetti che conta quasi 6 mila pezzi di ogni epoca, dal Medioevo all’Art Deco, da opere di design a preziosi gioielli. “Prima francese a dirigere la Biennale Internazionale di Venezia, Christine Macel ha compiuto la carriera più straordinaria nell’arte contemporanea”, ha commentato con entusiasmo la Direttrice Generale Sylvie Corréard. “Sempre creativa e aperta ad altre arti, le mostre che ha progettato hanno lasciato un segno indelebile nel tempo. Sono particolarmente lieta che la sua nomina a direttrice dei Musei delle Arti Decorative rinnovi la visione originaria di questa istituzione, quella dell’unione tra le arti, visione che è prima di tutto quella degli stessi creativi”.
CHI È LA NUOVA DIRETTRICE CHRISTINE MACEL
Storica dell’arte e conservatrice del patrimonio, Christine Macel ha iniziato la sua carriera nel Ministero della Cultura prima di entrare a far parte del Musée national d’art moderne – Centre de Création industrielle del Centre Pompidou nel 2000, dove ha fondato e diretto il dipartimento di Creazione Contemporanea e Prospettiva. Ha curato una cinquantina di mostre, alcune monografiche, lavorando con influenti artisti come Sophie Calle, Gabriel Orozco e Franz West; parallelamente, ha curato esposizioni in collaborazione con importanti istituzioni culturali di tutto il mondo, dal MoMA al Whitney Museum of American Art, passando per Tate Modern, Whitechapel Gallery, Martin Gropius Bau di Berlino, Guggenheim Museum di Bilbao, IMMA di Dublino, Sharjah Art Foundation negli Emirati Arabi Uniti e Haus der Kunst di Monaco. È focalizzata sulle grandi questioni culturali e sociali del mondo contemporaneo, in particolare sulla scena del Medio Oriente, del Nord Africa e dell’ex Est Europa. Tematiche che ha affrontato e sviscerato nelle sue pubblicazioni, tra saggi e cataloghi, come Le temps pris, edito da Flammarion a L’arte nell’era della globalizzazione – Modernità e decentramento. “Mi sono appassionata di arte contemporanea per la molteplicità, la porosità e la reciproca contaminazione dei diversi campi della creazione”, ha dichiarato la neo direttrice, sottolineando come quest’ultimo incarico sia coerente con una carriera che è sempre stata improntata all’interdisciplinarietà. “Assumendo la direzione dei Musei delle Arti Decorative, intendo continuare e scavare nel solco di questa riflessione, in un approccio variegato e in un dialogo proficuo con l’arte, forte di questa convinzione: la mano pensa”.
– Giulia Ronchi
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