Ecco com’è la fiera Artissima diretta da Luigi Fassi
Le immagini e le prime impressioni dalla manifestazione che ha inaugurato all’Oval di Torino. Ecco come è Artissima 2022
“La fiera è molto bella!”, è il commento più sentito da stamattina, da quando a Torino Artissima ha dato il calcio d’inizio all’edizione 2022, la ventinovesima della più sperimentale tra le fiere italiane e la prima curata da Luigi Fassi, che succede a Ilaria Bonacossa. Da stamattina alle 12 si sono infatti aperte le porte per la preview riservata agli ospiti VIP e agli addetti ai lavori e nei corridoi dell’Oval l’entusiasmo è stato da subito evidente e condiviso, continuando a rimbalzare trasversale nei commenti degli espositori e dei collezionisti.
ARTISSIMA, LA VOCAZIONE INTERNAZIONALE
Buona la prima, dunque, per la direzione di Luigi Fassi, che è riuscito a calibrare con eleganza ed efficacia la nuova sfida sul terreno della contemporaneità, libero finalmente dalle pastoie pandemiche e post-pandemiche. A una prima impressione a caldo, Artissima conferma con decisione la propria vocazione alle traiettorie della ricerca contemporanea, sperimentale, internazionalissima. E lo fa mettendo in campo con credibilità una selezione eccellente di 174 gallerie da tutto il mondo, quasi 20 più dell’anno scorso, divise nelle quattro sezioni consolidate della fiera – Main Section, New Entries, Monologue/Dialogue e Art Spaces & Editions – e le tre sezioni curate – Disegni, Present Future e Back to the Future – che proprio al centro dell’Oval accolgono l’ingresso dei visitatori.
ARTISSIMA 2022: CHI SFILA TRA I CORRIDOI
l numero di espositori appare ben calibrato e l’Oval mantiene un display globale più che godibile, ordinato e luminoso nella scansione degli spazi da attraversare. Nei corridoi un numero contenuto e giusto di visitatori delle categorie più strategiche e giustamente attese per gli operatori: collezionisti, direttori di musei, curatori, addetti ai lavori. Che non hanno fatto sentire la propria mancanza, da Marc Spiegler e Vincenzo De Bellis ad Alain Servais, da Andrea Viliani e Claudia Dwek di Sotheby’s a Enea Righi e Andrea Fustinoni, passando anche per il Sottosegretario Vittorio Sgarbi fresco di nomina e anche lui persuaso della qualità della rassegna. E ci siamo anche noi di Artribune con uno stand-jungla (lo stand D nella sezione editoria) curato dal negozio di piante tropicali Palma, di Gabriele De Santis, con le nostre shopper brandizzate e il nuovo numero, fresco di stampa. Passate a trovarci.
Cristina Masturzo
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