La Richard Saltoun Gallery riesce a riaprire a Roma dopo i problemi burocratici

Dopo una lunghissima e forzata pausa estiva, la sede romana della galleria d’arte londinese Richard Saltoun è pronta a riaprire le sue porte al pubblico. Si riparte con americana Eleanor Antin, insieme a 12 litografie di Giorgio de Chirico

Il 9 marzo 2022 la galleria d’arte Richard Saltoun inaugurava la sua nuova sede romana, in Via Margutta, con una mostra personale sull’artista Bertina Lopes (1924 – 2012), considerata la pioniera della pittura contemporanea africana. Dopo di lei, è stata la volta di Bice Lazzari (1900 – 1981) una delle figure più influenti della storia dell’arte italiana del XX secolo. Purtroppo però, nella seconda metà di luglio 2022, il programma espositivo ha subito una brusca frenata a causa di pasticci burocratici che hanno costretto a chiudere le porte. La vicenda ha a che fare con un Regolamento – più volte modificato negli anni – riservato agli esercizi commerciali e artigianali siti nel centro storico della Capitale, molti dei quali ottenevano le licenze altrimenti contingentate spacciandosi per gallerie d’arte ma somministrando in realtà cibi e bevande. La legge intende tutelare non solo i quartieri più iconici ma anche tutte le gallerie e botteghe artigianali costrette a chiudere a causa di una concorrenza sleale. La norma, come spesso avviene nella Capitale, parte dal presupposto che l’esercente sia disonesto e poi sta a lui dimostrare il contrario. Una prospettiva inaudita per imprenditori provenienti da fuori e, ancor più, dall’estero. Per risolvere il problema, la Richard Saltoun Gallery ha dovuto presentare una serie di documenti all’amministrazione comunale che attestassero la natura dell’esercizio, dichiarando che non avrebbero in alcun modo recato un impatto negativo sul territorio. Adesso finalmente “i direttori e lo staff di Richard Saltoun Gallery ringraziano il comune di Roma per l’estesa pausa estiva” e sono pronti a far ripartire il loro ciclo di mostre ospitando le opere dell’artista americana Eleanor Antin (Bronx, 1935).

ELEANOR ANTIN IN MOSTRA ALLA RICHARD SALTOUN GALLERY DI ROMA

Roman Allegories & Greek Mythologies: così si intitola la mostra che vedrà protagonista una delle artiste femministe più importanti d’America durante gli anni Sessanta, ovvero Eleanor Antin. Nella sua lunga carriera, l’artista ha interrogato la costruzione dell’identità espandendo i limiti della propria attraverso il linguaggio dell’ironia, mixato perfettamente alla performance, alla fotografia, ai film e ai travestimenti. Una comicità dal retrogusto amaro, come si nota dalla serie di fotografie di grande formato che ritraggono la città di San Diego minacciata da un susseguirsi di emergenze ambientali, proprio come successe a Pompei. Così facendo l’eco del passato torna prorompente, rimarcando la mancata attenzione da parte della società contemporanea sulle problematiche ambientali. A far da cornice alla mostra ci saranno dodici litografie di Giorgio de Chirico, realizzate traendo ispirazione dai racconti mitici del suo paese natale: la Grecia. Sebbene gli artisti abbiano esperienze e linguaggi diversi, entrambi condividono una fascinazione per il passato e la sua intrinseca capacità di far riflettere i contemporanei.

Valentina Muzi 

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Valentina Muzi

Valentina Muzi

Valentina Muzi (Roma, 1991) è diplomata in lingue presso il liceo G.V. Catullo, matura esperienze all’estero e si specializza in lingua francese e spagnola con corsi di approfondimento DELF e DELE. La passione per l’arte l’ha portata a iscriversi alla…

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