Gioconde: il podcast sulla storia dell’arte di Michela Giraud
Si tratta di un racconto dedicato alla scoperta dei capolavori di Raffaello, Tiziano, Bernini, Kandinskij, Reni e Gemito. Sei episodi in compagnia di ospiti d’eccezione
Non tutti sanno che Michela Giraud (Roma, 1987) attrice e comica, regina della stand-up comedy romana, si è laureata in storia dell’arte. Proprio per questo ha deciso, dopo i successi su Netflix con uno show da protagonista intitolato La verità, lo giuro! e nel reality comico Lol di Amazon Prime, di dar voce alle sue passioni in un podcast dal titolo Gioconde disponibile su Spotify e sulle altre piattaforme. Giraud conduce gli episodi insieme alla sua amica e compagna di studi Maria Onori, dottoranda in materia presso la Sapienza di Roma. “È il podcast sulla storia dell’arte di cui non sapevate di aver bisogno, ma che noi abbiamo deciso di fare lo stesso”: è questo lo slogan che apre tutti gli episodi.
GIOCONDE. IL PODCAST
A settembre Michela Giraud ha annunciato sul proprio account Instagram il debutto del format e a partire da ottobre ha preso il via la programmazione, con un episodio dedicato a Raffaello. Gioconde si articola in sei puntate che raccontano in chiave ironica e dissacrante artisti del calibro di Tiziano, Gian Lorenzo Bernini, Guido Reni, Vincenzo Gemito e Vasilij Kandinskij. Anche se il podcast ha un tono di voce leggero, le notizie e gli aneddoti al centro delle puntate sono frutto della passione e della formazione artistica delle conduttrici. Le due conduttrici si affiancano ad ospiti d’eccezione tra cui Francesca Cappelletti, direttrice della Galleria Borghese di Roma, lo scultore Jago, Fabrizio Federici, giornalista e storico dell’arte e la conduttrice, dj e scrittrice Ema Stokholma. Gli episodi, divertenti e coinvolgenti, raccontano di opere come Amor sacro e Amor profano (1514) di Tiziano o Il ratto di Proserpina (1621-1622) del Bernini. Chiacchierando proprio di quest’ultimo durante una puntata Michela racconta “è un artista poliedrico… proprio come me”.
Gloria Vergani
Artribune è anche su Whatsapp. È sufficiente cliccare qui per iscriversi al canale ed essere sempre aggiornati