Ceravento. A Pescara c’è un nuovo spazio dedicato all’arte contemporanea

Giovane realtà sorta nel 2021, la galleria Ceravento è uno spazio aperto all'arte e al confronto. Abbiamo incontrato il suo direttore, per farci raccontare il progetto e le sue ambizioni

Un’ampia sala, due stanze e un corridoio che ben si prestano a ricevere mostre personali e collettive; una stanza con un tavolo, alcune sedie e una libreria da riempire di storie da raccontare. Questa è Ceravento, la nuova galleria aperta nel cuore di Pescara e già protagonista nelle dinamiche culturali locali. Diretto da Loris Maccarone, lo spazio sarà una delle tappe di Artribune Travel: Pescara: sguardi contemporanei su una città che cambia, il viaggio culturale in programma nella città abruzzese il 24, 25 e 26 marzo. In vista di questo appuntamento abbiamo incontrato il direttore della galleria, per farci raccontare l’anima e le ambizioni del progetto.

Loris Maccarone. Ritratto di Roger Angeles con Hasselblad

Loris Maccarone. Ritratto di Roger Angeles con Hasselblad

Ceravento è uno degli spazi espositivi più recenti aperti a Pescara. Ci racconti com’è nato il progetto? Quando hai deciso di lanciarti in quest’avventura?
Ceravento nasce dall’unione di due mie necessità. La prima, piuttosto egoistica, è quella di circondarmi e vivere quanto più possibile di ciò che appaga i miei sensi e di ciò che mi rasserena: col tempo ho imparato che il rapporto, il contatto visivo e tattile, con le opere d’arte mi rende felice e di conseguenza una persona migliore. La seconda, altruistica se vogliamo, è quella di veder realizzato il desiderio di restituire tutto quanto immagazzinato con il tempo, far conoscere artisti e condividere, con chi lo vorrà, progetti, visioni ed emozioni. Un sogno che porto dentro di me da tanto. Il lockdown mi ha imposto uno stop dandomi la possibilità, al netto delle angosce e per quanto il futuro potesse essere messo in discussione, di capire che era quello il momento. Che quello era il progetto che più mi premeva realizzare.

Una veduta della mostra “Psicogiardini” di Andrea Serio. Ceravento, 2022

Una veduta della mostra “Psicogiardini” di Andrea Serio. Ceravento, 2022

Nello statement online della galleria le parole “condivisione”, “dialogo”, “scambio” emergono in maniera calcata. Quali sono le intenzioni che guidano il progetto?
Sono sempre stato convinto del fatto che senza condivisone di idee e senza un dialogo costante e “aperto” non potrà mai nascere qualcosa di “vero” e non potrà mai esserci crescita. Lo scambio è arricchimento. Questo spazio nasce per dare la possibilità agli artisti di mostrarsi e raccontarci di loro. Ogni progetto espositivo finora ospitato è frutto di una comunione di intenti tra me e l’artista. L’obiettivo principe è quello di aprirsi al pubblico, rendersi fruibili, raccontarsi. Non nascono nuovi progetti senza avere prima bene chiaro qual è l’obiettivo dell’artista, qual è la sua urgenza. La mia, è quella di dare loro la possibilità di esprimersi.

Una veduta della mostra “Psicogiardini” di Andrea Serio. Ceravento, 2022

Una veduta della mostra “Psicogiardini” di Andrea Serio. Ceravento, 2022

C’è una fascia di pubblico o uno spazio ideale che punti a conquistare nello scenario cittadino? In altre parole: cosa vi distingue, e come vorresti che in futuro la gente vedesse la galleria?
A essere sinceri non mi sono mai posto questa domanda. Riconosco di non aver mai “mirato” a un pubblico piuttosto che a un altro. Ceravento è giovane, sta per compiere due anni. Credo che i prossimi appuntamenti possano in qualche modo definire una sua particolare natura. Mi piacerebbe che Ceravento diventasse un punto di riferimento sia per gli artisti che non possono prescindere dal farsi conoscere anche in luoghi non propriamente centrali nel panorama dell’arte contemporanea, sia per tutti coloro che hanno il piacere di conoscere quelle stesse realtà e idee artistiche che altrimenti sarebbe stato difficile scoprire.

UNO SGUARDO SU PESCARA CON IL DIRETTORE DELLA GALLERIA CERAVENTO 

Una veduta della mostra “Le Tenere Distanze” di Cristina Gardumi. Ceravento, 2021

Una veduta della mostra “Le Tenere Distanze” di Cristina Gardumi. Ceravento, 2021

Il 24, 25 e 26 marzo prossimi porteremo i nostri lettori a Pescara, per una tre giorni all’insegna dell’arte contemporanea. Che periodo sta vivendo la città a livello culturale?
A me sembra in pieno fermento. Tanti gli eventi e tante le opportunità. Il potenziale è molto alto. L’apertura di nuovi spazi e un’importante e consistente programmazione di eventi fanno sì che ci sia sempre la possibilità di crescita e di condivisione. E sono felice di fare il mio e contribuire a questo fermento. Far parte di un tessuto vivo non ci fa sentire isolati.

Quali sono i punti di forza della città, e quali carte dovrà giocarsi in vista del domani?
Pescara è una città con ampio orizzonte. Mi auguro sappia aprirsi a nuove possibilità. Ha davanti a sé il mare, come l’occasione e la forza di un territorio ancora da valorizzare. Me la immagino pronta ad accogliere nuovi prosperosi venti. Altresì, ha alle spalle le montagne forti e tenaci che le danno sicurezza e stabilità.

IL PROGRAMMA DELLA GALLERIA CERAVENTO

Una veduta della mostra “Le Tenere Distanze” di Cristina Gardumi. Ceravento, 2021

Una veduta della mostra “Le Tenere Distanze” di Cristina Gardumi. Ceravento, 2021

L’idea di aprire Ceravento è maturata in piena pandemia e si è concretizzata subito dopo: la prima mostra è stata di Luigi Christopher Veggetti Kanku e risale al maggio 2021. Quali sono state le sfide principali nel nascere in un periodo così complesso?
Ero talmente motivato e fiducioso che non ho potuto fare altro che assecondare quella energia che si era messa in moto. Sentivo che c’era un gran bisogno di una ventata di “bellezza”. Credo di aver fatto leva solo su questo… E la risposta del pubblico è stata davvero superiore a ogni mia aspettativa. Evidentemente in quel periodo si aveva bisogno di vivere momenti di condivisione che potessero dare uno sguardo aldilà del buio di quei giorni. Con le misure di tutela necessarie sono state tante le persone che abbiamo accolto nelle nostre stanze. Ricordo l’opening della mostra svoltosi durante tutta la giornata, dal mattino alla sera, su prenotazione e con un massimo di persone contemporaneamente presenti.

Una veduta della mostra “N” di Iacopo Pasqui. Ceravento, 2021

Una veduta della mostra “N” di Iacopo Pasqui. Ceravento, 2021

Quanti e quali artisti hanno esposto in galleria in questi mesi?
Luigi Christopher Veggetti Kanku artista afro-italiano che vive in Brianza con la sua 50 volte Pescara: la sua idea della nostra città in cinquanta opere, perlopiù di formato mini; Nicolas Denino, uruguaiano ora stabile in Italia, con Contrastiha portato la sua prima mostra personale ispirata alla “società liquida” di Zygmunt Bauman; Iacopo Pasqui, fotografo pescarese che ha presentato le opere e il volume del suo progetto N, momenti e istanti della vita di una provincia italiana con particolare focus sulla generazione dei trentenni; Cristina Gardumi, da Pisa ci ha portato le sue illustrazioni con Le Tenere Distanze; Simone Cerio, fotografo documentarista ospite con La Chance, progetto ancora in corso sulla disuguaglianza di salute (con Simone abbiamo affrontato anche la sfida della nostra prima fiera di arte, Roma Arte In Nuvola, dove abbiamo portato il suo progetto “intimo” Pandora); infine l’illustratore Andrea Serio, una delle matite più luminose in Italia, che abbiamo accolto la personale Psicogiardini.

Una veduta della mostra “50 Volte Pescara” di Luigi Christopher Veggetti Kanku. Ceravento, 2021

Una veduta della mostra “50 Volte Pescara” di Luigi Christopher Veggetti Kanku. Ceravento, 2021

Pittura, fotografia, illustrazione: i linguaggi ospitati in questi primi mesi di attività sono molto diversi tra loro. Sembra quasi che tu preferisca lasciare la galleria libera di muoversi tra le varie discipline. Quali sono i punti di forza di questa scelta?
Principalmente lasciare libero il mio sentire: seguo la linea di portare quegli artisti e quei progetti che sento più vicini a me, che muovono le corde della mia anima. Solo così sento di poter dare il massimo e di poter essere davvero utile alla loro arte. Mi piace l’idea di essere il tratto d’unione tra loro e il pubblico. Prendere per mano entrambi e percorrere insieme un piccolo cammino, che duri il tempo dell’esposizione o che prosegua in futuro. Non pongo limiti in questo. L’incontro tra Ceravento e i vari linguaggi quando avviene è privo di forzature. Che mostra dopo mostra naturalmente si definisca una direzione, se proprio deve esserci.

LA GALLERIA CERAVENTO DI PESCARA, UNO SPAZIO CONDIVISO

Basta fare un giro negli spazi di Ceravento per percepirne l’anima fortemente personale: in un certo senso lo spazio è una tua opera d’arte, un luogo che riflette i tuoi interessi, e nel quale di volta in volta accogli gli artisti e li inviti ad esprimersi.
Ti ringrazio per quello che dici. Ceravento in effetti mi rappresenta. Sentirmelo dire mi gratifica. E mi spinge a continuare nel mantenermi sempre fedele al mio sentire. Agli artisti ospitati offro la possibilità di portare il progetto che in quel momento hanno più a cuore. Voglio dire: si parte da lì! Insieme poi si costruisce il progetto espositivo. Importante per me è sapere che loro, prima di altri, siano contenti e motivati. Li cerco, li seguo, ne apprezzo il lavoro e timidamente li invito. Mi presento e presento Ceravento. Con trasparenza, li invito a comunicarmi quale è il loro obiettivo in quel momento. Quali sono le loro aspettative. Laddove riconosco di poter essere un contributo al loro intento, di poter essere un supporto per loro, ci si mette subito al lavoro! Ho proprio un bisogno fisico di vivere queste stanze, di esporre i progetti in cui credo, di accogliere i visitatori, di osservarli e sentire i loro passi mentre fruiscono dell’arte ospitata. Avere un loro riscontro, prezioso, necessario.

Alex Urso

https://www.ceravento.it/

 

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Alex Urso

Alex Urso

Artista e curatore. Diplomato in Pittura (Accademia di Belle Arti di Brera). Laureato in Lettere Moderne (Università di Macerata, Università di Bologna). Corsi di perfezionamento in Arts and Heritage Management (Università Bocconi) e Arts and Culture Strategy (Università della Pennsylvania).…

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