La sconfinata collezione dell’UnicreditArt è anche online, tra galleria virtuale, mostre e contenuti didattici

Il gruppo bancario possiede una delle più grandi collezioni aziendali d’Europa, con oltre 60mila opere, già in parte digitalizzate per figurare nella galleria virtuale appena lanciata sul web. S’inizia con la mostra virtuale sull’arte aniconica

C’è stato un tempo, neppure troppo lontano (era il 2019), in cui UniCredit annunciava la decisione di dismettere la propria collezione d’arte – tra le più grandi e prestigiose collezioni aziendali d’Europa – con l’obiettivo di finanziare progetti a impatto sociale, attraverso un’operazione di Social Impact Banking. Poi, nel 2021, il cambio di rotta, con l’intenzione, di segno opposto, di concentrarsi sulla valorizzazione e la promozione del proprio patrimonio, puntando innanzitutto a favorire la fruizione e l’accessibilità alla collezione d’arte del gruppo bancario, tramite programmi educativi rivolti ai giovani, mostre itineranti e un investimento sul digitale per l’accesso virtuale alla raccolta di opere della banca. Sempre prefiggendosi come fine ultimo un beneficio per lo sviluppo sociale.

Un sito web per l’UniCredit Art Collection

Detto fatto, ora il gruppo presenta il nuovo sito web di UniCredit Art Collection, piattaforma online (in italiano, inglese e tedesco) che riunisce già oltre 200 opere di più di 100 artisti provenienti dalle collezioni della banca in Austria, Germania e Italia (nel complesso, UniCredit vanta una raccolta d’arte di 60mila opere, in prevalenza moderne e contemporanee), tra cui Giacomo Balla, Georg Baselitz, Pizzi Cannella, Antonio Donghi, Dan Flavin, Jakob Gasteiger, Hans Hartung, Axel Hütte, Cornelius Völker e Walter Pichler. Italia, Austria e Germania sono i Paesi che ospitano le collezioni più nutrite del gruppo, che però possiede raccolte importanti anche in Turchia, Polonia e Russia, spaziando dall’arte antica alla seconda metà del XX secolo.

Tra approfondimenti e mostre virtuali

La nuova piattaforma online per la condivisione dell’arte con il grande pubblico sfrutta l’infrastruttura digitale della banca per allestire una galleria virtuale che comprende anche una sezione didattica, con l’obiettivo di facilitare l’interesse e l’apprendimento della materia, anche in relazione a una platea di bambini e studenti. Già disponibili sul sito un approfondimento sull’iconografia della Madonna con Bambino attraverso i secoli e un focus sull’arte italiana tra le due guerre del XX secolo, oltre alle schede biografiche dedicate agli artisti più celebri della storia dell’arte. Si affiancheranno, sempre nella spazio virtuale del sito, un programma di mostre curate da personalità di rilievo del settore, interviste agli artisti (da Francesco Jodice a Ruth Beraha) e aggiornamenti su mostre e prestiti museali.
Si parte con il progetto Inversamente, esposizione curata da Bartolomeo Pietromarchi, un viaggio nell’arte aniconica che spazia dai primi Anni Sessanta ai Duemila, accostando opere di Hans Hartung, Mario Schifano, Gerhard Richter, Shirin Neshat e altri, riunendo i lavori di 12 artisti la cui ricerca si è concentrata sull’assenza di immagini.

UniCredit ha operato negli ultimi anni per favorire la conoscenza del proprio patrimonio: nel primo semestre del 2023 la banca ha gestito 6 prestiti a breve termine con 6 diverse istituzioni italiane, coinvolgendo 26 opere d’arte. E diversi sono gli accordi di sponsorizzazione stipulati con istituzioni artistiche di alto profilo, dall’Arena di Verona alla Scala di Milano, al Teatro San Carlo di Napoli. In questo momento, circa l’impegno nella cultura, c’è un abisso tra le due principali banche italiane, con Intesa SanPaolo che sbaraglia ogni concorrenza grazie all’incredibile impatto delle sue Gallerie d’Italia. Chissà che nei prossimi anni UniCredit non decida di colmare il gap. Sarebbe una grandiosa opportunità per tutto il sistema oltre che per la banca stessa.

Livia Montagnoli

www.artcollection.unicredit.eu

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