Il Museo Novecento di Firenze sempre più accessibile. Inaugurato nuovo percorso tattile
Il museo diretto da Sergio Risaliti dedica un percorso di visita pensato per le persone ipovedenti: di alcuni capolavori sono state realizzate riproduzioni da fruire con il tatto, per un’esperienza inclusiva e aperta a tutti i pubblici
Accessibilità e inclusione sono i concetti cardine sui quali si basa la più recente definizione di “museo” elaborata dall’ICOM – International Council of Museums, organizzazione internazionale fondata nel 1946 che rappresenta i musei e i suoi professionisti. Stando a essa, i musei sono luoghi “aperti al pubblico, accessibili e inclusivi”, e “promuovono la diversità e la sostenibilità”. Una visione che determina una serie di azioni e operazioni mirate affinché tutti possano accedere ai musei non solo dal punto di vista fisico, ma anche fruitivo. Visione che è stata messa in pratica dal Museo Novecento di Firenze, che di recente ha inaugurato un nuovo percorso tattile e polisensoriale che permette di esperire di alcune opere d’arte del Novecento attraverso il tatto e l’udito, con repliche tattili e strumentazioni digitali realizzate ad hoc.
Il nuovo percorso tattile e polisensoriale del Museo Novecento di Firenze
“Nel decennale di nascita del museo, aggiorniamo le nostre prestazioni museali con un importantissimo intervento dedicato alla rimozione delle barriere fisiche e cognitive per consentire un’esperienza dell’arte inclusiva che accolga in un percorso tattile polisensoriale un pubblico sempre più ampio senza frapporre ostacoli e impedimenti a quanti hanno il diritto di godere l’arte nelle sue diverse forme”, spiega Sergio Risaliti, direttore del Museo Novecento. “Al progetto voluto e sostenuto dall’Amministrazione comunale e coordinato da Mus.e, il Museo Novecento ha voluto dedicare una delle sale più belle dell’edificio, dove ospitare le riproduzioni tattili di alcuni capolavori della collezione. E abbiamo voluto aggiungere anche un’esperienza sonora che contribuisce a una visita più completa, coinvolgente e non divisiva. Entrando in sala”, conclude Risaliti, “chiunque potrà ascoltare le descrizioni delle opere tattili esposte, informazioni sugli artisti e i soggetti rappresentati. Siamo orgogliosi di questa sinergia tra soggetti diversi, tutti uniti nel migliorare la qualità esponenziale e l’accessibilità al Museo”.
Il nuovo percorso tattile e polisensoriale del Museo Novecento di Firenze. Come è strutturato
Oltre al Comune di Firenze e Mus.e, il progetto vede la collaborazione dell’Unione Italiana ciechi e ipovedenti di Firenze e il Laboratorio GeCo del Dipartimento di Ingegneria civile e ambientale dell’Università degli Studi di Firenze, con il sostegno del Ministero della Cultura nell’ambito dei progetti PNRR destinati alla “Rimozione delle barriere fisiche e cognitive in musei, biblioteche e archivi per consentire un ampio accesso e partecipazione alla cultura”. Sono stati così sviluppati strumenti “polisensoriali” finalizzati a una fruizione delle opere d’arte che non preveda soltanto la vista, ma anche il tatto e l’udito. Di alcuni capolavori custoditi nel Museo, sono state realizzate repliche tattili, tra cui opere di Giorgio Morandi, Arturo Martini, Marino Marini, Fortunato Depero e Ottone Rosai: i dipinti sono stati interpretati in chiave tridimensionale, mentre per le sculture sono stati utilizzati materiali affini agli originali.
Il nuovo percorso tattile e polisensoriale del Museo Novecento di Firenze. Gli strumenti
Le riproduzioni delle opere sono accompagnate da una serie di strumenti il cui fine è agevolare il pubblico durante l’esperienza di visita. Tra questi vi sono mappe tattili, percorsi podotattili, contenuti digitali fruibili in loco tramite QR code o da remoto navigando sul sito web del museo, come audiodescrizioni e video con sottotitoli e in LIS; è disponibile inoltre un vademecum di orientamento e di accoglienza per tutti i pubblici.
Desirée Maida
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