Nasce BCC Arte&Cultura: “Siamo il più grande museo diffuso privato d’Italia”
Il Gruppo BCC Iccrea (oivvero le Banche di Credito Cooperativo e Rurali italiane) va a promuovere l’arte e la cultura dei territori, tra mostre, piani didattici e programmi di lettura. Aprendo a tutti un nutrito gruppo di capolavori (anche riscoperti)
Un grande museo diffuso, nazionale e privato, che riunisca le collezioni d’arte e del patrimonio storico e architettonico delle BCC, visitabile di persona e su internet. Così le 114 banche del Gruppo BCC Iccrea presentano BCC Arte&Cultura, la più grande iniziativa di integrazione culturale territoriale della cooperazione di credito. Un progetto strategico, ma anche relazionale, che valorizza il ruolo delle BCC come “intermediari culturali” sul territorio avvicinando gli abitanti delle comunità di riferimento a un grande patrimonio artistico-culturale.
I progetti di BCC Arte&Cultura
Anche con un occhio rivolto al Giubileo 2025 – dopotutto le Casse Rurali nascono a fine Ottocento con l’enciclica Rerum Novarum di Leone XIII -, il progetto curato da Cesare Biasini Selvaggi si compone di una serie di attività interconnesse fra loro, delineando un percorso artistico-culturale che dall’archeologia della Magna Grecia arriva all’arte contemporanea (coprendo oltre 2500 anni di storia). Attorno al museo diffuso, cuore dell’iniziativa, si sviluppano delle attività ad alto coinvolgimento territoriale: la diffusione del catalogo L’Arte dei Territori. Lavori e capolavori della maestria italiana nelle collezioni delle Banche di Credito Cooperativo; l’apertura di una galleria online in 3D; l’inaugurazione di un piano didattico rivolto a ragazze e ragazzi delle scuole medie; e un programma di diffusione della lettura, con il coinvolgimento delle librerie di tutta Italia. E non è un caso che l’annuncio venga fatto alla Biblioteca Nazionale Braidense di Milano (parte della Grande Brera, finalmente inaugurata con l’apertura di Palazzo Citterio): proprio qui le BCC hanno finanziato il restauro di due importanti opere, i volumi del catalogo del Gabinetto Numismatico e quelli del Museum Mazzuchellianum, che raccoglie la vasta collezione di medaglie del conte bresciano Giovanni Maria Mazzuchelli.
“Con BCC Arte&Cultura abbiamo raccolto una sfida ambiziosa: fare luce sulla nostra identità e sui nostri valori, accompagnando la crescita della dimensione locale in quella nazionale“, ha ricordato Giuseppe Maino, presidente del Gruppo. Visto il lavoro di integrazione realizzato nel corso dell’ultimo quinquennio (cioè dalla costituzione del gruppo BCC Iccrea dal 2019), ha continuato Maino, “vogliamo far conoscere il filo rosso che lega ogni Istituto alla sua gente e alla sua terra e niente, più dell’arte e della cultura, è in grado di renderlo visibile“. Come? Riunendo “i ‘campanili’ della creatività italiana, i talenti e la maestria espressi dai territori attraverso i secoli”. L’iniziativa, come sottolineato anche dal direttore generale Mauro Pastore, è “tesa ad ampliare l’impronta sociale” delle banche, ponendosi in linea con il PNRR “negli interventi afferenti ai settori strategici della digitalizzazione, dell’innovazione, della competitività, della cultura e del turismo, diretti a ristrutturare proprio gli asset chiave del patrimonio culturale italiano con la nascita di nuovi servizi e utilizzando la partecipazione sociale come leva di inclusione e rigenerazione“.
Il museo diffuso BCC Arte&Cultura: i capolavori riscoperti
Accompagnato dal catalogo-guida, il museo diffuso ospita oltre 100 lavori e capolavori dalle collezioni d’arte delle BCC, suddivise in sei categorie: archeologia, architettura, archivi storici, artigianato artistico, pittura e scultura. Si tratta di opere spesso inedite o poco note, risultato di una complessa ricerca e di un lungo studio: “Alcune di queste opere sono delle vere e proprie scoperte e riscoperte“, spiega il curatore Biasini Selvaggi: è il caso del dipinto del Cristo deriso del 1625-30 attribuibile alla bottega di Antoon Van Dyck, probabilmente la migliore copia dell’originale conservato a Princeton (USA); o ancora la monumentale tela inedita di Romualdo Locatelli La classe degli asini del 1936; disegno e bozzetti degli Evangelisti di Cesare Maccari (probabilmente per il suo primo ciclo di affreschi del 1863); la grande tela di Franco Gentilini Donna addormentata del 1931 e il Senza titolo (nero) di Afro del 1963; il Cristo che bacia l’umanità di Filippo Carcano del 1897.
E nella collezione ci sono anche lavori di Lavinia Fontana, Emilio Borsa, Antonio Ligabue, Pietro Aldi e Luca della Robbia, e ancora palazzi e castelli di mezza Italia (splendidi il Palazzo Sciarra di Acquaviva Picena e il Castello di Carrù sulle Alpi Marittime) e ceramiche archeologiche daune e apule. Dipinti, manufatti e sculture – tutti visitabili di persona e consultabili online sul sito di BCC Arte&Cultura – sono presenti anche in una galleria 3D realizzata da E-Muse, start-up specializzata nella digitalizzazione e valorizzazione dell’arte.
Le attività di BCC Arte&Cultura nelle scuole e per la lettura
Per quanto riguarda le attività a contatto con il territorio e i suoi abitanti, sono previste in tutto il Paese delle iniziative didattiche e comunitarie. Sul primo fronte, sarà fornito ai docenti delle scuole medie delle diverse comunità di insediamento un testo digitale (a cura di Stefano Cravedi) con cui inaugurare percorsi didattici per prendere confidenza con le opere delle BCC attraverso schede ed esercizi. A questo testo saranno affiancati laboratori creativi e iniziative di didattica inclusiva volti alla scoperta delle opere del grande patrimonio privato.
Infine, nel contesto di uno sprone alla lettura (tasto ancora dolente in Italia), sarà lanciato nelle varie comunità anche un Book Club per soci e clienti, a cura dello scrittore e Ad di Romanzi.it Massimo Cuomo, con tre romanzi sul tema del viaggio selezionati insieme alle librerie del territorio (che offriranno sconti e incontri speciali). Sono il libro vincitore del Premio Campiello 2024 Alma di Federica Manzon (Feltrinelli), Piero fa la Merica di Paolo Malaguti (Einaudi) e il romanzo vincitore del Premio Selezione Bancarella 2024 Tangerinn di Emanuela Anechoum (Edizioni e/o).
Giulia Giaume
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