Strategic Art Management. A Milano un corso per la progettazione culturale urbana

Nasce a Milano il laboratorio di Strategic Art Management, due giornate di formazione intensiva e di networking nell’ambito della progettazione culturale urbana. Rivolto principalmente a professionisti, manager, creativi, ricercatori, docenti universitari e giovani laureati, il laboratorio si svolgerà ad ottobre da Base, l’hub creativo nato nel 2015 a Milano negli spazi dell’ex-Ansaldo…

Sempre più spesso le industrie creative e culturali sono considerate come una possibilità concreta per la crescita dell’economia e per il miglioramento della qualità della vita urbana. A partire dagli studi di Richard Florida, economista americano della Carnegie Mellon University di Pittsburgh, la creatività è al centro di ricerche che la considerano come un motore generale del cambiamento non solo negli stili di vita o nella gestione del tempo libero, ma anche nelle attività produttive e nel lavoro. Florida sostiene in L’ascesa della nuova classe creativa, il suo testo più conosciuto, che oggi sia la creatività la forza dotata di maggiore effetti nel determinare la crescita economica nei diversi paesi. Un modello di sviluppo che pone l’arte, il design, la cultura in generale all’interno di un processo di progresso che è anche economico. Affronterà questi temi in maniera strutturale il laboratorio di Strategic Art Management che si svolgerà il 20 e il 21 ottobre da BASE, l’hub creativo nato nel 2015 a Milano negli spazi dell’ex-Ansaldo.

UNA TIPOLOGIA DI FORMAZIONE INNOVATIVA

Superando i tradizionali format accademici d’aula, il laboratorio si basa sul continuo scambio analitico e critico delle esperienze di una serie di professionisti che lavorano ed operano su un determinato territorio, in questo caso, l’area urbana di Milano. “Abbiamo pensato ad un tipo di formazione che partisse dal territorio”, ci racconta Michele Trimarchi, professore ordinario di Economia Pubblica all’Università di Catanzaro e di Cultural Economics dell’Università di Bologna che coordina il laboratorio, “e coinvolgesse le personalità più brillanti che vi lavorano. È una tipologia di formazione innovativa che esula dai soliti master accademici che coinvolgono generalmente i professori che lavorano all’interno di quell’istituzione”. Due giornate di formazione intensiva e di networking nell’ambito della progettazione culturale urbana rivolta più che a studenti a manager, ricercatori, docenti universitari, imprese culturali e start up.

IL LABORATORIO COME STRUMENTO DI CONFRONTO

Una tipologia di formazione che ha nel confronto il suo punto di forza. Il laboratorio si basa sulla continua interazione tra esperti e partecipanti. “Prima del laboratorio ciascun partecipante”, continua Trimarchi, tra i massimi esperti in Italia di economia e politiche della cultura, “dovrà inviare un progetto che descriva idee da sottoporre all’analisi degli esperti e alla discussione critica all’interno del gruppo, realizzando in questo modo un workshop di simulazione e sperimentazione che copre un ventaglio molto esteso di aree e competenze”. Una sinergia ed un confronto destinato a durare anche al di là dei due giorni di laboratorio. “La cultura torna ad occupare gli spazi urbani”, conclude Trimarchi, “ed è importante avere a disposizione tutti gli strumenti per interagire all’interno del sistema”.

Mariacristina Ferraioli

Strategic Art Management
21-22 ottobre 2017
BASE MILANO
Via Bergognone 34, 20144Milano –
www.base.milano.it

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Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli

Mariacristina Ferraioli è giornalista, curatrice e critico d’arte. Dopo la laurea in Lettere Moderne con indirizzo Storia dell’Arte, si è trasferita a Parigi per seguire corsi di letteratura, filosofia e storia dell’arte presso la Sorbonne (Paris I e Paris 3).…

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