Didattica e mostre. L’esempio del Chiostro del Bramante
Parola a Laura de Marco del dipartimento del Chiostro del Bramante di Roma. A partire da “DREAM”, la mostra attualmente in corso.
In una mostra immersiva e oserei dire “perfettamente congegnata” come DREAM, cos’altro può aggiungere e proporre al pubblico un dipartimento educativo?
Immedesimazione e apertura culturale: questi gli obiettivi della didattica di Dart Chiostro del Bramante. Attraverso visite dinamiche, in collaborazione con professionisti e insegnanti, le attività sono impostate per i tanti pubblici, con attenzione agli studenti con bisogni educativi speciali o con disabilità.
La trama in cui i curatori sembrano cullarci, in un vero e proprio sogno a occhi aperti, vi è stata utile per ideare le vostre proposte didattiche?
Il progetto collaterale Le voci del sogno è nato dall’incontro tra Danilo Eccher, curatore di DREAM, e Ivan Cotroneo. Gli studenti sono stati conquistati da questa scelta e dalla possibilità di farsi guidare attraverso l’audioguida dai propri beniamini, come Alessandro Preziosi, Matilda de Angelis, Brando Pacitto e gli altri attori protagonisti del “racconto di mostra”.
Visitando la mostra, in ogni sala risulta necessaria una vera e propria alleanza tra l’operatore e gli artisti presenti. Che dialogo ne è scaturito? Avete prediletto alcune opere rispetto ad altre?
Le opere di per sé creano dialogo, immedesimazione, emozioni. Poi, con le proposte didattiche, abbiamo cercato di creare un’empatia grazie al lavoro di attori / formatori, trasformando lo spazio espositivo in teatro, in una formula laboratoriale sperimentale.
A quali pubblici vi rivolgete? E quali le reazioni più inaspettate e interessanti fino a ora registrate?
Il pubblico del Chiostro è ampio, dai romani ai turisti, con un’attenzione ai più giovani. Il 60% degli utenti che ci seguono via social media visita le mostre nei primi tre mesi di apertura e il 20% torna a vedere la stessa esposizione. Chi visita DREAM. L’arte incontra i sogni dice di aver vissuto un sogno, in mostra. Siamo orgogliosi di aver raggiunto il nostro obiettivo.
Proponete anche attività laboratoriali a seguito della visita in mostra?
Immedesimazione e ispirazione: questi gli elementi su cui si basa la nostra proposta didattica. Abbiamo trasformato i laboratori in programmi di apprendimento, sviluppando le attività dall’interno del percorso espositivo.
Iniziative o eventi speciali da qui a fine mostra?
Un’estate di Chiostro e di sorprese. Stay tuned.
‒ Annalisa Trasatti
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