Arte contemporanea per i bambini in contesti difficili. L’esperienza di Pianoterra 

Nel 2026 Pianoterra aprirà un nuovo spazio di comunità a Spaccanapoli in via Benedetto Croce con un ampio programma di mostre, incontri e presentazioni per tutti. Le aree gioco dedicate ai bambini e alle bambine saranno realizzate grazie al sostegno degli artisti. L’intervista

Arte contemporanea e benessere dei bambini, questo il binomio dei progetti dell’associazione Pianoterra, nata a Napoli ma attualmente impegnata a San Giminiano, presso la Galleria Continua, con la collettiva The Milky Way, fino al 17 febbraio, una mostra di raccolta fondi che ha quest’anno come obiettivo la realizzazione di due aree giochi nel nuovo spazio di comunità per famiglie che Pianoterra inaugurerà a Napoli nel 2026, offrendo ai bambini e bambine provenienti da contesti difficili attività educative di qualità a partire dai primi 1000 giorni di vita. Ci sarà inoltre un’area dedicata a programmi culturali, con mostre, eventi e presentazioni di libri. Abbiamo incontrato il Presidente Ciro Nesci.

Intervista a Pianoterra ETS

Quando è nata l’associazione Pianoterra e l’interesse per progetti legati all’arte contemporanea è nata sin da subito?
L’Associazione Pianoterra è nata a Napoli nel 2008, dal desiderio dei suoi soci fondatori – Alessia Bulgari, Ciro Nesci eFlaminia Trapani – di dare vita a interventi a supporto di famiglie con bambini molto piccoli. L’obiettivo è stato, sin dall’inizio, quello di provare a offrire a bambini e bambine venuti al mondo in contesti di estrema vulnerabilità pari opportunità e pari diritti, sostenendo i loro genitori e costruendo attorno a loro una rete di protezione e cura. Il primo progetto introdotto da Pianoterra racchiude – ancora oggi – i punti irrinunciabili del suo metodo di intervento. Intitolato Diritto di poppata, il progetto prevedeva la distribuzione di latte in formula a nuclei familiari particolarmente fragili, per garantire ai neonati di poter crescere sani, e ai genitori di essere accompagnati nel loro ruolo, con incontri periodici con esperti della salute materno-infantile, orientamento ai servizi territoriali, possibilità di ricevere consulenze psico-educative. 

Come si arriva da questo progetto all’arte?
In questo modo il bene materiale – il latte in formula – diventava uno strumento per alleviare un’emergenza momentanea e al tempo stesso avviare un percorso di crescita e accompagnamento per tutto il nucleo familiare. 
Quel progetto è stato talmente importante (prosegue ancora oggi) da ispirare il titolo della mostra The Milky Way, una formula felice che condensa il riferimento al latte come emblema della nutrizione e della vita e alla galassia come insieme infinito di corpi lontanissimi tra loro ma legati in un tutt’uno che si fa sistema. Proprio questa idea di interconnessione ci ha portati ad accogliere con entusiasmo la proposta che Damiana Leoni, amica di Pianoterra sin dai suoi primi passi, ci ha fatto nel 2012: chiamare a raccolta artisti, galleristi, collezionisti e appassionati di arte e trasformare il potere creativo e generativo dell’arte in azione concreta a sostegno dei progetti di Pianoterra. Quella prima mostra, The Milky Way, ospitata dalla galleria Lia Rumma di Napoli, è poi diventato un format, replicato in altre gallerie in tutta Italia.

seguono i neo-genitori prima e dopo la nascita del bambino, accompagnandoli ai servizi socio-sanitari presenti sul territorio e intervenendo per fare da ponte nel caso di nuclei familiari particolarmente fragili.
Le nostre operatrici seguono i neo-genitori prima e dopo la nascita del bambino, accompagnandoli ai servizi socio-sanitari presenti sul territorio e intervenendo per fare da ponte nel caso di nuclei familiari particolarmente fragili.

Quali sono stati i vostri primi progetti e gli artisti con cui avete collaborato? 
Se Diritto di poppata è stato il primo progetto che ha ispirato la suggestione iniziale di The Milky Way, la seconda edizione della mostra ha preso spunto da un altro intervento che Pianoterra realizza sin dai suoi primi anni di attività: 1000 Giorni, un programma dedicato a futuri e neo-genitori e bambini fino ai tre anni di età, che si basa su quello che da decenni ci dicono gli scienziati, ossia che tutto quello che accade – di positivo o negativo – nei primi tre anni di vita di un bambino (e in effetti anche prima, durante la gravidanza) è destinato ad avere effetti di lungo periodo sulla sua crescita e il suo sviluppo. 1000 Giorni accompagna futuri e neogenitori vulnerabili affinché possano offrire ai loro bambini, sin dalla nascita, il nutrimento di cui hanno bisogno, materiale ed emotivo. Quel programma prosegue ancora oggi, e ad esso sono state dedicate altre edizioni di The Milky Way. Gli artisti che ci hanno supportato in queste sette edizioni sono quasi 300. A questo link i dettagli di tutte le precedenti edizioni, con i nomi degli artisti che vi hanno partecipato. 

Quali sono stati i destinatari delle vostre attività e con che risultati o meglio riscontri? 
I beneficiari diretti dei progetti di Pianoterra sono bambini e bambine e i loro genitori che vivono in contesti di estrema fragilità a Napoli, Roma e Castel Volturno. Dalle prime trenta famiglie seguite con il primo progetto “Diritto di poppata” nel 2008, siamo arrivato oggi a raggiungere, supportare e accompagnare oltre 1600 genitori e oltre 1000 bambine e bambini, offrendo loro un sostegno concreto e opportunità educative di qualità. In tutti i territori in cui operiamo lavoriamo in rete con altri enti del terzo settore, con le scuole, i servizi sociosanitari e tutti i soggetti che possono concorrere a costruire una comunità in grado di prendersi cura di se stessa, a partire dalle componenti più fragili. A sostenerci nel nostro lavoro sono enti filantropici, aziende o singoli individui – ad esempio i tanti artisti e collezionisti che nel corso degli anni hanno contribuito a rendere The Milky Way uno straordinario evento di raccolta fondi. 

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Cosa c’è in cantiere ora? Progetti, sogni, idee?
Il 2025 sarà un anno molto importante per Pianoterra, che ha scelto di investire risorse ed energie per aprire in un centro storico divorato dall’iperturismo e sempre più ostile alle persone più fragili uno spazio di accoglienza e comunità a misura di famiglie e bambini. Questo nuovo spazio, che sorgerà nel cuore di Spaccanapoli, accoglierà le attività dell’Associazione a sostegno dei nuclei familiari più fragili e al tempo stesso si aprirà al territorio, offrendo alla comunità che vi risiede o vi transita attività di cura e supporto che mettano al centro il benessere di bambini e bambine. La settima edizione di The Milky Way, ospitata da Galleria Continua a San Giminiano (SI), sta contribuendo alla realizzazione di due spazi giochi all’interno di questo nuovo spazio, che verrà inaugurato alla fine del 2025. 

Annalisa Trasatti

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Annalisa Trasatti

Annalisa Trasatti

Sono laureata in Beni culturali con indirizzo storico artistico presso l'Università di Macerata con una tesi sul Panorama della didattica museale marchigiana. Scrivo di educazione museale e didattica dell'arte dal 2002. Dopo numerose esperienze di tirocinio presso i principali dipartimenti…

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