Fare impresa è più facile
Il decreto legge n. 76 del 28 giugno 2013 è stato emanato dal Governo allo scopo di promuovere l’occupazione. Nel contesto del provvedimento sono contemplati anche alcuni interessanti aggiustamenti alla disciplina delle srl semplificate e delle start-up innovative.
Il decreto legge ha eliminato il limite dei 35 anni di età per la creazione di una società a responsabilità limitata cosiddetta semplificata (categoria già disciplinata all’art. 2463bis del Codice civile). Questo tipo di società ha un regime particolarmente agevolato, sia per l’ammontare del capitale sociale necessario per la sua costituzione (è sufficiente la cifra meramente simbolica di 1 euro), sia per i minori costi da sostenere in fase d’avvio.
La modifica ha come scopi quelli di allargare la platea dei potenziali beneficiari della normativa in oggetto e di prevenire le inevitabili trasformazioni in s.r.l. “normali” una volta che i soci avessero superato l’età dei 35 anni, prevista questa come condizione essenziale per la costituzione semplificata. Con il naturale raggiungimento dei limiti d’età dei soci, le semplificate avrebbero dovuto trasformarsi quindi automaticamente in s.r.l. “normali” con un notevole aggravio di costi. Il presunto risparmio iniziale si trasformava quindi in un differimento di maggiori costi futuri con il risultato nei fatti di scoraggiare l’adozione di tale forma societaria soprattutto nei soggetti vicini ai 35 anni d’età.
Tutte le società a responsabilità limitata semplificate potranno ora godere degli sconti in merito ai diritti di segreteria e all’imposta di bollo e, se costituite mediante l’utilizzo degli statuti standard, non saranno tenute al pagamento delle spese notarili.
Lo stesso atto normativo contiene inoltre una serie di significativi interventi anche relativamente alle start-up innovative, di cui vengono semplificati ed ampliati i requisiti previsti per accedere alla normativa di favore:
a) è stata abrogata la disposizione che richiedeva ai soci persone fisiche, al momento della costituzione e per i successivi 24 mesi, di detenere il controllo della società;
b) è stata ridotta dal 20% al 15% la quota minima di spesa in ricerca e sviluppo richiesta alla società per essere qualificabile come start-up;
c) è stato esteso l’accesso al regime agevolato delle società alle imprese con almeno 2/3 della forza lavoro costituita da persone in possesso di una laurea magistrale e alle società titolari di un software originario registrato presso la Siae.
Entrambi gli interventi mirano a rafforzare notevolmente il ruolo dell’imprenditorialità nella creazione di occupazione: da oggi chiunque a prescindere dall’età può aprire una società a costi pressoché nulli con la possibilità di fruire anche di normative di favore per l’inizio della propria attività.
Claudia Balocchini
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