Art Bonus: a chi, come e quando
Il decreto del Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo contiene svariate misure definite urgenti per il rilancio del settore della cultura e del turismo. In particolare, il cosiddetto Art Bonus per il riconoscimento di un credito d’imposta pari al 65/50% a favore delle donazioni in denaro per i beni culturali pubblici…
Il Decreto del Ministero dei Beni Culturali, già sottoscritto dal Presidente della Repubblica e in corso di pubblicazione, inizia considerando “la straordinaria necessità e urgenza di reperire risorse, anche mediante interventi di agevolazione fiscale, per garantire la tutela del patrimonio culturale della Nazione e lo sviluppo della cultura, in attuazione dell’articolo 9 della Costituzione” e “la straordinaria necessità e urgenza di porre immediato rimedio allo stato di emergenza e degrado in cui versano numerosi siti culturali italiani, con particolare riguardo all’area archeologica di Pompei, al complesso della Reggia di Caserta e alle aree colpite da calamità naturali quali la Regione Abruzzo e la città di L’Aquila”.
Nello specifico, l’art. 1 intitolato Art-Bonus – Credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura, ha come oggetto esclusivamente le erogazioni liberali in denaro (effettuate nei tre periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013) volte a consentire interventi di manutenzione, protezione e restauro di beni culturali pubblici, per il sostegno degli istituti e dei luoghi della cultura di appartenenza pubblica e per la realizzazione di nuove strutture, il restauro e il potenziamento di quelle esistenti delle fondazioni lirico-sinfoniche o di enti o istituzioni pubbliche che, senza scopo di lucro, svolgono esclusivamente attività nello spettacolo.
Per tali erogazioni liberali, effettuate sia da persone fisiche ed enti non commerciali, sia da imprese e soggetti che producono reddito d’impresa ai fini fiscali, non si applicano le norme previste dal testo Unico per l’Imposta sui redditi (Tuir) e spetta invece un credito d’imposta, nella misura del 65% delle erogazioni liberali effettuate in ciascuno dei due periodi d’imposta successivi a quello in corso al 31 dicembre 2013; e del 50% delle erogazioni liberali effettuate nel periodo d’imposta successivo a quello in corso al 31 dicembre 2015.
Il credito d’imposta così determinato non può però superare alcune soglie ben determiniate dalla legge: alle persone fisiche e agli enti non commerciali il credito d’imposta è concesso nei limiti del 15% del reddito imponibile, ai soggetti titolari di reddito d’impresa invece nei limiti del 5×1000 dei ricavi annui.
I soggetti che beneficeranno di tali erogazioni liberali dovranno comunicare mensilmente al ministero l’ammontare delle erogazioni liberali ricevute nel mese di riferimento, nonché provvedere a dare pubblica comunicazione dell’ammontare, della destinazione e dell’utilizzo di tali erogazioni, anche con un’apposita sezione nei propri siti web istituzionali.
Con il decreto il ministero si impegna inoltre, pur servendosi delle dotazioni organiche già definite e senza nuovi o maggiori oneri per la finanza pubblica, a individuare apposite strutture dedicate a favorire le elargizioni liberali tra i privati e la raccolta di fondi tra il pubblico.
Il decreto inoltre provvede a statuire, tra le altre, misure urgenti per la semplificazione delle procedure di gara e altri interventi urgenti per la realizzazione del Grande Progetto Pompei, nonché per la tutela e la valorizzazione del complesso della Reggia di Caserta. Per la tutela del decoro dei siti culturali, il ministero precisa che si potrà procedere al riesame delle autorizzazioni e delle concessioni di suolo pubblico che risultino non più compatibili con il contesto. In caso di revoca del titolo autorizzativo, ove non risulti possibile il trasferimento dell’attività commerciale in una collocazione alternativa equivalente in termini di potenziale remuneratività, al titolare è corrisposto da parte dell’amministrazione un indennizzo nel limite massimo di un dodicesimo del canone annuo dovuto.
Claudia Balocchini
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